Se questo è il quadro generale, che si potrebbe riassumere in "generalmente positivo, per gli emittenti più solidi ed appartenenti a stati meno o per niente coinvolti nella crisi dei periferici", non riesco sinceramente a capire questa frenesia per situazioni distressed che sembra avere contagiato "quasi" tutti.
Avendo tutt'ora a disposizione decine e decine di emissioni che, nella peggiore delle ipotesi, verranno rimborsati al massimo fra una decina di anni, con rendimenti compresi fra il 7% ed il 10%, magari pure indicizzati, e quindi esenti dal rischio di un rialzo dei tassi, non vedo quale può essere la molla che spinge a ricercare istituti alle prese con problematici ed incerti programmi di risanamento, che spesso dipendono dall'intervento determinante di istituzioni terze che al momento sembrano tutt'altro che ansiose di intervenire.
Faccio un esempio: qualcuno giorni fa paragonava la situazione di SNS a quella del Banco Popolare. E' vero, ci sono delle analogie, ma anche differenze sostanziali. Tralasciando il modello di business, simile in certi settori ma non perfettamente sovrapponibile, la nostra conoscenza della realtà territoriale italiana mi ha sempre portato a sostenere che, in caso di difficoltà, il Banco non avrebbe avuto problemi ad aumentare il capitale facendo ricorso alla sua capillare presenza nelle zone in cui opera. E così è stato.
Siamo sicuri che SNS possa fare lo stesso con la stessa facilità? E allora perchè non l'ha fatto restituendo gli aiuti al governo? Io non ho certezze a questo riguardo, non sto dicendo che SNS è un investimento a rischio, dico semplicemente che col Banco mi sento sufficientemente tranquillo (e molto ben remunerato
![Big Grin :D :D](data:image/gif;base64,R0lGODlhAQABAIAAAAAAAP///yH5BAEAAAAALAAAAAABAAEAAAIBRAA7)
) e con SNS no. E quindi la evito per il momento.
Per non parlare di altri emittenti di cui sento spesso parlare, e su cui vedo che si puntano fiches in certi casi anche consistenti, il cui destino mi sembra precario, incerto, ad altissimo rischio di default. D'altronde che il rischio ci sia lo dicono anche le quotazioni di mercato, che sbagliano sì qualche volta, ma di solito...
Capisco che è anche colpa mia se si parla meno spesso di emittenti più "tranquilli", causa le frequenti assenze dal forum, ma vorrei invitarvi a riflettere di più su questi temi, anche in considerazione del fatto che molti ci leggono in silenzio e non necessariamente sono tenuti a sapere che fra di noi ci sono pazzi, kamikaze, sminatori, cacciatori di trifole ed aspiranti suicidi.
Non vorrei che l'effetto emulazione nei confronti di utenti più scafati, e con una propensione al rischio al di fuori del normale, portasse qualcuno a farsi veramente male.
Va da sè che auguro comunque a tutti che vada tutto bene, altrimenti se dovesse scoppiare una mina saremmo comunque tutti sulla stessa barca