Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

camaleonte

Forumer storico
Uno scenario che potrebbe vedere la luce:
Alfonso Tuor: fuori dalla Zona euro i paesi più forti. | Ticinolive

L'ho postato perchè guarda caso l'articolo di fondo del Sole 24ore di ieri:
"La danza sulle uova dell'Europa" mette in evidenza, per chi non ne fosse a
conoscenza, di come gli istituti di credito francesi, olandesi ed ora anche
tedeschi, si siano già liberati del 50% di titoli greci. Nel collegare le due
cose, il rischio che possa verificarsi quanto sostiene il Tuor potrebbe salire.

_____________________________________

" L'immaginazione è più importante della conoscenza, la conoscenza è limitata, mentre l'immaginazione abbraccia tutto il mondo ".

A. Einstein
 

angy2008

Forumer storico
Uno scenario che potrebbe vedere la luce:
Alfonso Tuor: fuori dalla Zona euro i paesi più forti. | Ticinolive

L'ho postato perchè guarda caso l'articolo di fondo del Sole 24ore di ieri:
"La danza sulle uova dell'Europa" mette in evidenza, per chi non ne fosse a
conoscenza, di come gli istituti di credito francesi, olandesi ed ora anche
tedeschi, si siano già liberati del 50% di titoli greci. Nel collegare le due
cose, il rischio che possa verificarsi quanto sostiene il Tuor potrebbe salire.

In pratica vogliono accollare la ristrutturazione ai privati definendo come tali le banche e queste si stanno liberando dei Tds greci x evitare la ristrutturazione, ma intanto la pagano già ora vendendo ai prezzi attuali. Anche navigare a vista è difficile in questo mare agitato.
Ad esempio guardando Alpha pensavo che non era poi tanto coinvolta avendo 50 bill di disponibilità ma poi pensandoci bene una parte rilevante della liquidità forse deriva da anticipazioni sui Tds dati in garanzia, dal bilancio non si capisce quindi quanto possa valere la banca perchè non trovo le valorizzazioni dei Tds sia in portafoglio che a pegno. Il discorso vale anche per le altre banche, si può solo fare valutazioni a spanne in base alla quantità aggiornate di titoli greci posseduti ma per avere un'idea delle perdite possibili occorre anche sapere i valori di carico e chi li sà può giocare da posizioni di vantaggio.
 

Rottweiler

Forumer storico
Effetti della fine del QE2

Più di uno di noi ha fatto riferimento, con qualche timore, alle possibili conseguenze della fine del QE2: caduta dei corsi azionari in Usa e nel resto del mondo, possibili ricadute negative specialmente sui finanziari, effetto negativo sui titoli subordinati...
Se tutto questo dovesse aggiungersi, a fine mese, all'attuale debolezza dei corsi, potremmo dover attraversare una fase alquanto difficile.

La maggior parte dei commentatori sembra aver condiviso queste preoccupazione.

E' stato con qualche sollievo che ho letto, più recentemente delle opinioni molto meno preoccupate, espresse da fonti pur sempre "autorevoli" quali sono le 2 principali banche svizzere.

Nell'ultimo report mensile, UBS si limita a prevedere un aumento di volatilità con la fine del QE2.

Più articolato, e più ottimista, il parere di Credit Suisse, che si spinge ad affermare, con un ragionamento che mi pare degno di nota quanto segue:
"Sussiste il timore che la crescita possa risentire della fine del programma di acquisto di obbligazioni della Fed (QE2) il 30 giugno. Esso venne introdotto lo scorso anno, quando si nutrivano delle perplessità sull’efficacia della politica convenzionale, caratterizzata da tassi d’interesse poco elevati. Da allora, il rialzo dell’inflazione ha portato ad una riduzione dei tassi d’interesse reali. Inoltre dai dati delle ricerche si evince che le banche mostrano attualmente una maggiore disponibilità a concedere dei prestiti, cosicchè lo stimolo dei tassi poco elevati a breve dovrebbe diventare più consistente, andando a controbilanciare, e forse più che a controbilanciare, la fine delle misure di QE2"

Che dire?

Speriamo che le due banche, in particolare il CS, abbiano (pre)visto giusto.
 
Ultima modifica:

camaleonte

Forumer storico
Ho postato il Link dell'intervista a Tuor solo per un motivo: nella difficile
fase che stiamo attraversando, mi sembra opportuno valutare ogni possibile scenario, per evitare che molti di noi possano incorrere in scottature tipo quelle irlandesi ma, che sarebbero ben peggiori.
L'invito alla prudenza che il buon Negus spesso ci rivolge, non va dimenticato! Solo chi gestisce il potere sa dove arrivare e, mi pare che, i fatti, contano solo questi, dicono che solo 2 o 3 paesi manovrano in Europa.
__________________________________

" Chi ha il potere non ama "

V. Hugo
 

camaleonte

Forumer storico
Più di uno di noi ha fatto riferimento, con qualche timore, alle possibili conseguenze della fine del QE2: caduta dei corsi azionari in Usa e nel resto del mondo, possibili ricadute negative specialmente sui finanziari, effetto negativo sui titoli subordinati...
Se tutto questo dovesse aggiungersi, a fine mese, all'attuale debolezza dei corsi, potremmo dover attraversare una fase alquanto difficile.

La maggior parte dei commentatori sembra aver condiviso queste preoccupazione.

E' stato con qualche sollievo che ho letto, più recentemente delle opinioni molto meno preoccupate, espresse da fonti pur sempre "autorevoli" quali sono le 2 principali banche svizzere.

Nell'ultimo report mensile, UBS si limita a prevedere un aumento di volatilità con la fine del QE2.

Più articolato, e più ottimista, il parere di Credit Suisse, che si spinge ad affermare, con un ragionamento che mi pare degno di nota quanto segue:
"Sussiste il timore che la crescita possa risentire della fine del programma di acquisto di obbligazioni della Fed (QE2) il 30 giugno. Esso venne introdotto lo scorso anno, quando si nutrivano delle perplessità sull’efficacia della politica convenzionale, caratterizzata da tassi d’interesse poco elevati. Da allora, il rialzo dell’inflazione ha portato ad una riduzione dei tassi d’interesse reali. Inoltre dai dati delle ricerche si evince che le banche mostrano attualmente una maggiore disponibilità a concedere dei prestiti, cosicchè lo stimolo dei tassi poco elevati a breve dovrebbe diventare più consistente, andando a controbilanciare, e forse più che a controbilanciare, la fine delle misure di QE2"

Che dire?

Speriamo che le due banche, in particolare il CS, abbiano (pre)visto giusto.


Vorrei segnalare al CS il parere di un economista loro concittadino, se non
lo conoscono già:
Crisi del debito. La prossima che salta è l’Italia. Lo dice lo svizzero Zulauf. | Ticinolive

pensate che casino se dovesse avere ragione!
 

Rottweiler

Forumer storico
Vorrei segnalare al CS il parere di un economista loro concittadino, se non
lo conoscono già:
Crisi del debito. La prossima che salta è l’Italia. Lo dice lo svizzero Zulauf. | Ticinolive

pensate che casino se dovesse avere ragione!

Ciao Camaleonte,

non credo che segnalare lo Zulauf al Credit Suisse farebbe loro cambiare idea.

Il problema con tutte queste voci, "autorevolmente" in grado di predire il futuro e fortemente contrastanti tra di loro, è che si finisce di non capirci più nulla.

Personalmente mi sono orientato a limitare la mia area di ascolto tra le opinioni delle grandi banca d'affari, solo per la ragione che, rispetto ai piccoli/medi titolari di hedge funds o di asset management (come Zulauf), hanno meno bisogno di cercare i titoli della stampa con previsioni choc.
Ovviamente mi rendo anche conto che nessuna di loro ha la sfera di cristallo, ma tant'è.

Peraltro avevo letto anch'io (su CNBC) quelle dichiarazioni di Zulauf e mi ero premurato di conoscere un po' meglio il personaggio. Il quale avrà certo visto bene alcune volte, ma altre l'ha fatta proprio fuori dal vaso. Ad esempio, nel marzo 2009, si era lanciato in previsioni a dir poco avventurose. Dopo aver immaginato una ripresa per l'immediato, era stato altrettanto deciso nel vaticinare che l'S&P500 nel 2011 sarebbe stato "...in the 400s". Speriamo proprio che abbia esagerato un tantinello, anche se il QE2 verrà a mancare.:lol:

Comunque credo il nostro forum non possa che trarre giovamento dalle varie opinioni di terzi che vengono postate: a ognuno poi il compito di scegliere quello/i a cui dare maggior peso.
 
Ultima modifica:

camaleonte

Forumer storico
Ciao Rott.
Spero proprio che sia come tu dici. Personalmente ho ripreso a investire
spostando l'asticella su emittenti e paesi più solidi. La visione di CS è
condivisibile per la semplice ragione che l'America ha bisogno di attrarre
capitali in vista della fine dei vari Q..., deve farlo, secondo me, presentando
un $ forte e, poichè la sua economia non scoppia di salute, qualcosa dovrà
succedere per riconsiderare il $ valuta rifugio. Le banche le hanno salvate con l'immensa liquidità a discapito di imprese e famiglie, adesso c'è bisogno di un'inversione a U per far scendere l'inflazione e rendere i tassi reali positivi.
 

bia06

Listen other's viewpoint avoid conflicts & wars.
I diversi volani dell'economia USA.....

Ciao Rott,

mi sembra che gli USA stiano preparando forme alternative di stimolo all'economia, specie export: in primis il deprezzamento USD vs EUR.
Con la situazione in cui siamo oggi coi PIGS (mi rifiuto anche solo di citare l'Italia) è impressionante vedere il dollaro oltre 1,40.
Meno di dodici mesi fa analoghe pressioni e una situazione meno grave (di oggi) della Grecia avevano spinto a 1,1875 il dollaro.....

IMHO.

PS: i report mensili di CS ed UBS dove li peschi? Sono dispo online free?

Ciao Camaleonte,

non credo che segnalare lo Zulauf al Credit Suisse farebbe loro cambiare idea.

Il problema con tutte queste voci, "autorevolmente" in grado di predire il futuro e fortemente contrastanti tra di loro, è che si finisce di non capirci più nulla.

Personalmente mi sono orientato a limitare la mia area di ascolto tra le opinioni delle grandi banca d'affari, solo per la ragione che, rispetto ai piccoli/medi titolari di hedge funds o di asset management (come Zulauf), hanno meno bisogno di cercare i titoli della stampa con previsioni choc.
Ovviamente mi rendo anche conto che nessuna di loro ha la sfera di cristallo, ma tant'è.

Peraltro avevo letto anch'io (su CNBC) quelle dichiarazioni di Zulauf e mi ero premurato di conoscere un po' meglio il personaggio. Il quale avrà certo visto bene alcune volte, ma altre l'ha fatta proprio fuori dal vaso. Ad esempio, nel marzo 2009, si era lanciato in previsioni a dir poco avventurose. Dopo aver immaginato una ripresa per l'immediato, era stato altrettanto deciso nel vaticinare che l'S&P500 nel 2011 sarebbe stato "...in the 400s". Speriamo proprio che abbia esagerato un tantinello, anche se il QE2 verrà a mancare.:lol:

Comunque credo il nostro forum non possa che trarre giovamento dalle varie opinioni di terzi che vengono postate: a ognuno poi il compito di scegliere quello/i a cui dare maggior peso.
 
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