Visto che stiamo assistendo da qualche tempo ad una interessante salita delle perp, sarebbe utile confrontare le nostre osservazioni sui titoli che, essendo cresciuti meno di altri, hanno maggiori probabilità di recupero.
Il confronto da me fatto qui di seguito è tra l’attuale prezzo del bond e i 2 massimi (aprile e ottobre) dell’anno scorso.
Da un esame, in verità un po’ frettoloso, vi propongo queste osservazioni, che escludono le distressed:
1)perpetuals a TV (sia irs che Eur 3 mesi): esaminato il gruppo ING, Aegon, Van Lanschot, CA, BFCM, Axa, BaCa, Erste, RZB, Jyske, Bawag;
quelle che sono cresciute meno sono: CA, Axa, RZB, Bawag
2)perpetuals a tasso fisso non inferiore all’8%: esaminato il gruppo ING, Eureko, Ageas, KBC, Intesa, Unicredit, BPM, BPCE, CA, BNP, SocGen, DB, SNS;
quelle che sono cresciute meno sono: le italiane e KBC
3)perpetuals step-up: esaminato il gruppo Groupama, Erste, RZB, DPB, BPVN, Generali, BPCE, BFCM, CNP, Swiss Re, Swiss Life, Eureko;
quelle che sono cresciute meno sono: BPVN, Generali, Groupama.
Le ragioni del minor recupero vanno analizzate prima di decidere su quale cavallo (eventualmente) puntare. E’ tuttavia probabile che, se la tendenza alla crescita si conferma, i maggiori progressi, nei gruppi da me evidenziati, saranno effettuati dai ritardatari. Come vedete, nel mio ragionamento ci sono molti “se” che non vanno sottovalutati.
Chi aggiungereste voi alla lista dei titoli non distressed candidabili ad una maggiore crescita nelle prossime settimane?