Mi permetto di risponderti , anche se hai sollecitato l' osservazione di due che ne sanno qualche milione di volte più di me .
Il raffronto più immediato che mi viene da fare è con la Raiff. 040 post call che paga l' Irs 10 anni ( 1,4 cedola in corso ) che quota 54 .
La 025 se ricordo bene post call paga eur3 + 195 bps .
Fai la differenza tra i rendimenti e dalle un fair value .
Senza calcolo , così a naso , a cacchio di cane .....mi lascio scappare un 63/65.
Poi vediamo se uno dei buoni ci risponde , già una volta qualcuno mi aveva fatto una osservazione in proposito al costo di sostituzione di questo titolo che mi aveva totalmente sorpreso , facendomi notare che dopo la call non partecipava più al capitale e che un senior Raiff rendeva pochissimo , qualcosa tipo circa 1 % .
Ma volendo mantenere l' eligibility a capitale secondo me quei rendimenti possono sognarseli , naturalmente . Un bel segnale arriverebbe da una seppur tardiva call o Lme sulla 040 , ma al momento mi sembra nessuno ne parli nemmeno .
Amor, Rott, qualche idea? Grazie
Il "bon ton" finanziario richiede che una subordinata step-up (sia essa T1 oppure T2) sia richiamata al momento del re-pricing.
Questo dovrebbe prevalere sugli aspetti meramente economici, e in effetti così accade tra emittenti "per bene".
Poichè viviamo in un'epoca in cui le "buone maniere" vengono sovente dimenticate, è giusto che un investitore proceda con i piedi di piombo.
Non mancano gli esempi di banche "sgarbate", anche se mi sembra si contino sulle punta delle dita di una mano.
Una di queste è Santander, notoriamente di braccino corto con i subholders. Lo dimostra il comportamento adottato per la XS0206920141, una UT2 non richiamata allo step circa 1 anno fa, e caduta, credo, tra 90 e 95.
Scusante per Santander: l'aver comunque offerto una possibilità di uscita (tender) circa 1 anno e mezzo prima.
Un'altra, purtroppo, è la stessa Raiffeisen.
Nel caso della T1 con finale 862 non hanno richiamato allo step, ma qualche mese più tardi. Nel frattempo le quotazioni si erano scostate di qualche punto percentuale da 100.
Nel caso della T2 con finale 609 il bond (che ha una cedola post-call veramente ridicola) ha navigato in post-call qualche punto sotto 100, prima di essere coinvolta nelle sofferenze di tutte le subordinate RBI.
Il criterio di valutazione suggerito da Rocky (confronto con la irs sulla base del rendimento immediato, se capisco bene) mi sembra
poco appropriato, visto che non considera un aspetto importante: le irs contribuiscono al capitale (in qualche misura) sino al 2022. Nessuno sul mercato considera probabile una call prima di quella data. Una step-up in post-call, invece, potrebbe essere richiamata ogni 3 mesi senza intaccare il ratio di capitale. Si tratta di una differenza molto importante nel decidere a quale data ipotetica prezzare il rendimento.
In conclusione sulla 025 a mio modesto parere la decisione dipenderà sia dalle considerazioni meramente economiche (costo dell'eventuale senior sostitutivo) che dal grado "rudezza" che la banca vorrà applicare verso gli investitori. In pratica:
1)rudezza nulla: richiama a maggio 2016;
2)rudezza media: offre exchange con T2 (dubito possa permettersi un AT1). Oppure richiama 3-6 mesi dopo lo step;
3)rudezza massima: non richiama e non fa nulla. In tal caso le quotazioni dovrebbero perdere qualche punto, se il mercato avesse fatto capire di attendersi la call. Molto meno, se il mercato non l'avesse ritenuta probabile.