Un dilettante allo sbaraglio (3 lettori)

ciclista52

Forumer storico
Ti correggo, i 769 milioni di cucuzze da pagare, non sono all'FMI, ma sono le cedole dei bond 2037 e 2040 che hanno il giorno di stacco cedola appunto il 20 settembre.

La Grecia ha dichiarato che aveva soldi in cassa fino a metà ottobre.
Presumo che nel computo del fabbisogno di denaro che hanno valutato da qui al 15 ottobre, abbiano già considerato oltre alla spesa corrente dello stato, anche le scadenze degli interessi sul debito.

Quindi, forse, si, al momento ci dovrebbero essere 769 milioni di cucuzze, più i soldi per pagare stipendi, pensioni e altri oneri fino a metà ottobre.

Non è un caso che la famosa tranche da concedere la stanno portando in extremis.

Google Traduttore
Giorno 20 settembre è di default greco?
 

kenshiro

Forumer attivo
Ciao a tutti cosi' è come la vedo io.
 

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StockExchange

Forumer storico
questi era i discorsi che giravano qui sul forum domenica scorsa, tutti pensavano a crolli.
Poi abbiamo visto com'è andata.

e invece il long non era così rischioso ...... come oggi lo short potrebbe non esserlo


Io scrivevo messaggi simili a questi fin da lunedì :


Mi pare che il mercato fin qui si è comportato come pensavo.
Da settimane ho detto 4 giorni di salita. Se poi sono stati 5 .......

Ma perchè ti sembre che lo short ora sia da "contrarian" o controintuitivo?
Tutt'altro direi.
Il mercato ha avuto un weekend per decantare le riflessioni sullo schifo di meeting Ecofin di venerdì e per capire che è stata l'ennesima delusione.
Tra l'altro già venerdi prima della chiusura il mercato ha tirato le somme e invertito la rotta.
Sul FOL ho trovato un commento semplicemente perfetto, lo avrei scritto nello stesso modo, quindi mi risparmio la fatica e citerò direttamente la brillante riflessione di questo forumista del FOL:

La vera notizia di venerdì è passata quasi inosservata...
...perchè tutti erano concentrati sulle scadenze tecniche e sulle decisioni di moodys. In realtà la notizia importante (e che ha prodotto il crollo dei bancari) è stata la fumata nera alla riunione dell'Eurogruppo a Wroclaw: l'incontro è naufragato contro il muro eretto dai governi più oltranzisti in materia di conti pubblici (Germania in primis), ormai decisi a spingere la Grecia verso la bancarotta. I membri dell'Eurogruppo hanno stabilito di rinviare di un mese la consegna della sesta rata del prestito alla Grecia (8 miliardi) denaro che sarebbe dovuto arrivare a settembre e di cui il governo greco ha disperatamente bisogno. Questo perchè Atene non sembra in grado di raggiungere gli obbiettivi di risanamento concordati e di fronte a ciò i governi rigoristi hanno puntato i piedi rifiutando la consegna del denaro.

Ma questa non è l'unica zeppa che i falchi stanno mettendo sul cammino del salvataggio dell'euro. La Finlandia preme perchè il secondo prestito alla Grecia (già deciso prima dell'estate ma non ancora operativo) sia condizionato alla concessione di "garanzie collaterali" da parte di Atene che dovrebbe offrire terreni, beni immobili o quote di società di proprietà pubblica.

Infine c'è il problema, diventato ormai scottante, del potenziamento del fondo salva stati, l'Efsf, deciso in agosto. La riforma, essenziale per consentire alla BCE di trasferire all'Esfs il compito di aiutare gli Stati sotto attacco, avrebbe dovuto essere operativa entro settembre. Ma molti parlamenti nazionali (tra cui quello tedesco, olandese e austriaco) non hanno ancora ratificato le modifiche necessarie.

Ed è proprio per chiedere un potenziamento del fondo che Tim Geithner, segretario al tesoro americano, si è recato (senza nemmeno essere invitato), alla riunione di Wroclaw preoccupatissimo per le esitazioni degli europei. Geithner ha duramente criticato le divisioni degli europei e ha rimproverato ai falchi le chiacchiere vuote su un ipotetico abbandono dell'euro. "I governi e le banche centrali devono scongiurare i rischi catastrofici sui mercati ed evitare le chiacchiere vuote sullo smantellamento delle istituzioni dell'euro. E' molto dannoso non solo vedere le divisioni europee nel dibattito sulle strategie, ma il conflitto continuo tra i paesi e le banche centrali".

Mai gli USA avevano preso una posizione così dura nei confronti dell'Europa. Durezza che non è piaciuta ai ministri europei: "noi non discutiamo con un non-membro dell'eurozona dell'aumento della capacità dell'Efsf".

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Vedete dunque come le ultime puntate della crisi stiano aumentando la distanza fra le due sponde dell'Atlantico. Non è un buon segno che il segretario del tesoro USA si autoinviti alla riunione dell'Eurogruppo, tantomeno se è per dare degli irresponsabili ai suoi colleghi europei. Non è un buon segno che i suoi colleghi europei lo mandino sostanzialmente a quel paese (del resto perchè accettare lezioni da chi ebbe grosse responsabilità del crollo lehman?). Questo è lo stato penoso delle relazioni USA-UE di fronte a una crisi, finora solo tamponata dalle banche centrali.

Ora vi faccio una domanda: le disponibilità del fondo salva stati sono attualmente di 440 miliardi. Sufficienti a salvare la Grecia, ma del tutto inadeguati se il default dovesse minacciare Spagna o Italia. Perchè secondo voi stanno disperatamente cercando di aumentare le capacità di intervento del suddetto fondo? Perchè questa lotta intestina tra falchi e colombe europeiste?? Perchè l'italia, terzo paese dell'area euro per importanza non ha voce in capitolo in questa discussione, completamente tagliata fuori???

Una delle ragioni per cui gli americani sono così allarmati è che la FED ha dovuto attivare negli ultimi tre giorni una ciambella di salvataggio speciale: un'apertura di credito in dollari a lungo termine nei confronti della BCE perchè quest'ultima possa a sua volta rifornire di biglietti verdi le banche europee. E' solo una pezza ovviamente. La casa bianca è convinta che il problema di fondo non sia stato risolto: e cioè il rischio di default degli stati membri dell'euro.


Tra l'altro la Troika, sta richiedendo ad Atene nuove misure severissime di tagli dei costi (tra l'altro dalle ulteriori implicazioni recessive e di calo del gettito, parallelamente). Ha richiesto 15 nuove misure tra cui spicca la richiesta di 100.000 licenziamenti di dipendenti pubblici entro il 2015 (è l'1% della popolazione totale :eek:).
Sembra quasi che ogni volta si alzi la posta per creare il "casus belli" e scaricare sulla controparte le responsabilità del "punto di rottura".
 
Ultima modifica:

crupps62

Forumer storico
Sta contando i soldi:D

Ma quanto ci mette a contarli tutti......?

Scherzi a parte, penso che se Lud non scrive avrà cose molto importanti che lo tengono lontano dal forum.
La sua assenza si sente molto.

Aveva detto che nel w.e. avrebbe studiato molto la situazione ma la sua visione x le prox settimane non era cambiata con la sparata di giov e ven in occasione delle scadenze di settembre.

La mia personale idea è la stessa di Lud (non date il peso che date alle sue).
I mercati sono condizionati a scendere....le dichiarazioni dei politici possono portare dei veloci rimbalzi....i problemi, molto gravi, dei debiti sovrani non si risolvono con una dichiarazione alla stampa.
Stampare moneta e regalarla alle banche produce solo un rinvio di qualche settimana o mese una discesa degli indici a seguito alla ricaduta in recessione dell'economia reale....che arriverà sicuramente l'anno prossimo.

Aspettiamo tutti il ritorno di Lud x sapere cosa ha elaborato nel w.e.
 

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