In una sola settimana
– secondo quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti a Fiaso, la Federazione delle aziende sanitarie e ospedaliere –
il numero dei pazienti ospedalizzati per Covid è salito del 25,3%.
Si tratta per la stragrande maggioranza di pazienti ricoverati nei reparti Covid ordinari,
mentre il 3% del totale degli ospedalizzati è in terapia intensiva.
I dati rivelano come negli ospedali solo il 26% sia ricoverato ‘per Covid’, ovvero con sindromi respiratorie e polmonari,
mentre il 74% è ricoverato ‘con Covid’, cioè arrivato in ospedale per curare altre malattie, ma trovato positivo al coronavirus Sars-CoV-2.
Una distinzione importante ma che non deve fare abbassare la guardia,
perché soprattutto nella popolazione più anziana la somma di diverse patologie può risultare pericolosa.
Come sottolinea il presidente della Fiaso, Giovanni Migliore,
“Assistiamo a una maggiore circolazione del virus che impatta anche sugli ospedali, incrementando i ricoveri.
L’età media dei pazienti, tuttavia, rimane elevata, pari a 76 anni,
e questo evidenzia come il Covid in questa fase sia pericoloso soprattutto per anziani
affetti da altre patologie che il virus contribuisce ad aggravare”.
Tanto che la Foce – Federazione degli oncologi, cardiologi ed ematologi-
teme 15mila morti se non si interviene a livello vaccinale. ( MENTITORE BUFFONE)