Val
Torniamo alla LIRA
Un fingere di non capire che fa disperare.
Poi il ministro aggiunge tra le presunte cause anche il lockdown, ma si direbbe più per legittimarlo,
il coprifuoco quale male necessario indotto dal Covid.
E noi dovremmo fidarci di questi qua?
A me sembrano un’unica cosca da destra a sinistra, oggi stretta in laido abbraccio nella leggendaria Commissione.
Una voglia di tornare alla cara vecchia repressione che ha del patologico,
il “cummannà è meglio che fottere” che una volta sperimentato non sai più farne a meno
e le provi tutte per averlo ancora, come una donna che ti ha fatto godere all’impossibile e alla cui sparizione non sai rassegnarti.
Oh santo cielo, che vi ci vuole a dire una volta tanto una verità?
A riconoscere un dato di fatto?
Ecco qua il ciclista Filippo Ganna del quale “preoccupano le condizioni”:
non sta in piedi, e dire che è il recordman dell’ora, uno che filava come nessuno. Adesso non riesce a pedalare.
“Non ha sintomi e non si sente male, ha solo spossatezza e non riusciamo a capire”.
Ma se a migliaia hanno gli stessi disturbi
(e che altro sarebbe lo sfinimento se non un sentirsi male, un sintomo fin troppo perentorio?),
e sono reduci da plurime dosi, come fai a non fare due più due?
L’informazione da postribolo non lo fa, fa due meno due e conclude: mah!
Forse ci vorrà un vaccino contro la stanchezza.
Anche il chitarrista dei Queen Brian May ha qualcosa da raccontarci:
di colpo un ictus “ma piccolo” e meno male che è piccolo:
“Non posso andare in aereo, guidare, uscire, alzare la frequenza cardiaca ma sto bene”.
Pensa se stava male.
Ma perché nessuno ricorda quando, tre anni fa, la saccente rockstar faceva proselitismo
vantando le sue tre, quatto dosi vaccinali? E come mai lui stesso non ha dubbi di sorta?
Perché almeno il beneficio del dubbio.
Poi il ministro aggiunge tra le presunte cause anche il lockdown, ma si direbbe più per legittimarlo,
il coprifuoco quale male necessario indotto dal Covid.
E noi dovremmo fidarci di questi qua?
A me sembrano un’unica cosca da destra a sinistra, oggi stretta in laido abbraccio nella leggendaria Commissione.
Una voglia di tornare alla cara vecchia repressione che ha del patologico,
il “cummannà è meglio che fottere” che una volta sperimentato non sai più farne a meno
e le provi tutte per averlo ancora, come una donna che ti ha fatto godere all’impossibile e alla cui sparizione non sai rassegnarti.
Oh santo cielo, che vi ci vuole a dire una volta tanto una verità?
A riconoscere un dato di fatto?
Ecco qua il ciclista Filippo Ganna del quale “preoccupano le condizioni”:
non sta in piedi, e dire che è il recordman dell’ora, uno che filava come nessuno. Adesso non riesce a pedalare.
“Non ha sintomi e non si sente male, ha solo spossatezza e non riusciamo a capire”.
Ma se a migliaia hanno gli stessi disturbi
(e che altro sarebbe lo sfinimento se non un sentirsi male, un sintomo fin troppo perentorio?),
e sono reduci da plurime dosi, come fai a non fare due più due?
L’informazione da postribolo non lo fa, fa due meno due e conclude: mah!
Forse ci vorrà un vaccino contro la stanchezza.
Anche il chitarrista dei Queen Brian May ha qualcosa da raccontarci:
di colpo un ictus “ma piccolo” e meno male che è piccolo:
“Non posso andare in aereo, guidare, uscire, alzare la frequenza cardiaca ma sto bene”.
Pensa se stava male.
Ma perché nessuno ricorda quando, tre anni fa, la saccente rockstar faceva proselitismo
vantando le sue tre, quatto dosi vaccinali? E come mai lui stesso non ha dubbi di sorta?
Perché almeno il beneficio del dubbio.