Vaccino

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lo bannano perchè fa troppo bene...

🤣
 
IL CONTROLLO DEL VACCINO

Da giovane laureato mi veniva spiegato che nelle sperimentazioni cliniche con i vaccini era corretto somministrare al gruppo di controllo le medesime preparazioni vaccinali senza l'antigene, in analogia con quanto accade con gli altri medicinali, per i quali si utilizza un placebo indistinguibile dal prodotto in sperimentazione ma senza principio attivo.

Il punto tuttavia che sfugge in questo ragionamento è che i vaccini, oltre all'antigene, non contengono soltanto sostanze inerti bensì anche soprattutto i cosiddetti "adiuvanti" ovvero sostanze che attraverso azioni "proinfiammatorie" hanno lo scopo di "aizzare" maggiormente il sistema immunitario contro l'antigene. Sostanze dunque che hanno effetti di per se stesse e che, se utilizzate come confronto, rischiano di mascherare gli effetti avversi derivanti dall'azione proinfiammatoria dell'antigene, e che comunque essendo contenute nel prodotto finale contribuiscono a determinare effetti avversi che non possono quindi essere semplicemente derubricati a quanto accade con un normale "placebo".

D'altra parte, utilizzare un semplice "placebo" con i vaccini rischia di aumentarne indebitamente l'efficacia. Basti pensare al caso dell'antiinfluenzale: con un placebo una persona continua la sua vita di sempre, finendo per esporsi tra l'altro al rischio di contrarre l'influenza, mentre con i vaccino una certa percentuale di persone ha reazioni locali o sistemiche similfebbrili, sta chiuso in casa per qualche giorno e riduce l'esposizione ai virus stagionali. Senza contare che con un vero "placebo" è abbastanza semplice rendersi conto di non aver ricevuto i vaccino, e viceversa, e la cecità dello studio va a farsi benedire.

Che fare, allora, avrebbe detto quello?

La risposta la fornisce Vinay Prasad, oncoematologo alla UCSF, nel post di ieri sul suo blog substack, ed è di una banalità disarmante: gli studi con i vaccini devono avere due gruppi di controllo, uno per la sicurezza con un "placebo" e uno pr l'efficacia con gli adiuvanti.

E ora consideriamo gli studi con i vaccini covid, che hanno utilizzato un "placebo", favorendo così l'efficacia del vaccino, per poi dopo qualche settimana vaccinare in fretta e furia tutto i gruppo di controllo. Indubbiamente questi studi sono preziosissimi come strumenti didattici per esemplificare tutto quanto non va fatto in un "trial" clinico, con vaccini o altri medicinali che sia.


Adesso il zanza, se avesse un briciolo di coerenza, dovrebbe scrivere a questo ricercatore e parlargli dell'istat e della tempra degli svizzeri.
Ora che ha un aiutante imbrattatore in meno, magari potrebbe aumentare le visite, altrimenti per chi scrive?
 
UOMINI E TOPI
Lo studio di oggi proviene da Taiwan, dove alcuni ricercatori hanno iniettato il vaccino covid Moderna in alcune topine pregne scoprendo che l'RNA attraversa la placenta, finisce nel feto un po' dappertutto ma soprattutto nel fegato e viene tradotto in proteina Spike la quale provoca una risposta immunitaria fetale misurabile in termini di titoli anticorpali IgG e IgM. Esultano i ricercatori ipotizzando che in tal modo la vaccinazione materna possa originare nel nascituro un'immunità non solo passiva bensì ache attiva. Forse a questi ricercatori non sono noti gli studi Pfizer che mostrano negli animali vaccinati il doppio di mancati impianti e un imprecisato aumento di malformazioni (Marco Cosentino). E forse nemmeno gli studi nell'essere umano che escludono l'immunità passiva nel nascituro (Marco Cosentino). Purtroppo, pare invece che anche nell'umano l'RNA giunga nella placenta (Marco Cosentino), questione problematica e da considerare con la giusta dose di preoccupazione.

 
Per quelli che bevono tutto su x

IL VACCINO CURA I TUMORI?
Stranamente, nessun "sacerdote del vaccino" ha ancora rilanciato questo articolo, disponibile in rete dal 13 febbraio scorso:
In questo studio, gli autori iniettano il vaccino covid a RNA Moderna nella massa tumorale in un modello di melanoma indotto nel topo e osservano una minore crescita del tumore e, dicono loro, una migliore sopravvivenza. Ora, rispetto a questi risultati va detto che in certi tumori quali melanoma, vescica e rene, molto sensibili alla risposta immunitaria, molti stimoli proinfiammatori hanno effetti adiuvanti. Il vaccino per la tubercolosi viene utilizzato ancora oggi a questo scopo, e peraltro in modelli animali simili il melanoma regredisce ache con l'iniezione di frammenti batterici come LPS:
In questo studio gli autori usano anche e particelle lipidiche senza RNA e vedono pure con queste un "beneficio" a riprova del fatto che si tratta probabilmente di infiammazione aspecifica.
Nel frattempo, rimangono da valutare le evidenze riguardo invece alla possibilità che i vaccini covid a RNA i tumori in qualche caso li possano facilitare. Le evidenze principali sono ancora quelle riassunte in questo post di qualche mese fa:
Avendone la possibilità, i tumori che per primi studierei sono quelli dipendenti dagli estrogeni, ad esempio il tumore mammario positivo per i recettori di questi ormoni, e i tumori legati alle mutazioni dei geni BRCA-1 e 2, quelli resi famosi da Angelina Jolie che pur di ridurne il rischio (lei le mutazioni le ha) si fece asportare preventivamente entrambe le mammelle. E poi ovviamente proprio il melanoma, per cui esistono preliminari evidenze che i vaccini covid a RNA favoriscano il processo metastatico. Questo è, per ora.

Ma l'RNA delle bistecche funziona allo stesso modo? Chiedo per un idiota
 
per evitare DISINFORMAZIONE e la manipolazione delle informazioni tanto cara ai VERMI che si alimentano di altri vermi come alcune teste vuote presenti su questo sito.

l'autogene cevumeran (BNT122, RO7198457) lo dice la parola stessa AUTO-GENE... significa che è materiale genetico prelevato dalla persona che è in cura.
Questi geni vengono elaborati con tecnologie avanzate e costose, proteine mRNA PERSONALIZZATE e poi trasferite nel corpo del paziente, con lo scopo di stimolare il sistema immunitario a riconoscere le cellule dannose ed aiutarlo ad eliminarle.
Espresso in modo molto elementare.

Sono cure ancora in fase sperimentale nonostante siano in studio dal 2016...... 9 anni di studi e sono ancora in fase 2.
Vuol dire che la sperimentazione è stata testata su un numero molto limitato di pazienti 100 e 300 persone.
La fase 2 può durare anche anni.

Per ottenere una cura utilizzabile per tutti ci potrebbe volere 5/8 anni ad essere ottimisti ed io lo spero.



Fare DISINFORMAZIONE è paragonare uno studio scientifico personalizzato in fase sperimentale con mRNA a dei sieri, che i governi hanno chiamato vaccini, inventati per CREARE MALATTIE attraverso dei componenti GENERICI e GENETICI uguali per tutti a base di mRNA .


E' chiara la differenza?

fatevi qualche domanda... e cercate le risposte da soli non attraverso le pubblicità della TV o dei luridi corrotti al governo che ci VENDONO come più gli conviene.
 
Per quelli che bevono tutto su x

IL VACCINO CURA I TUMORI?
Stranamente, nessun "sacerdote del vaccino" ha ancora rilanciato questo articolo, disponibile in rete dal 13 febbraio scorso:
In questo studio, gli autori iniettano il vaccino covid a RNA Moderna nella massa tumorale in un modello di melanoma indotto nel topo e osservano una minore crescita del tumore e, dicono loro, una migliore sopravvivenza. Ora, rispetto a questi risultati va detto che in certi tumori quali melanoma, vescica e rene, molto sensibili alla risposta immunitaria, molti stimoli proinfiammatori hanno effetti adiuvanti. Il vaccino per la tubercolosi viene utilizzato ancora oggi a questo scopo, e peraltro in modelli animali simili il melanoma regredisce ache con l'iniezione di frammenti batterici come LPS:
In questo studio gli autori usano anche e particelle lipidiche senza RNA e vedono pure con queste un "beneficio" a riprova del fatto che si tratta probabilmente di infiammazione aspecifica.
Nel frattempo, rimangono da valutare le evidenze riguardo invece alla possibilità che i vaccini covid a RNA i tumori in qualche caso li possano facilitare. Le evidenze principali sono ancora quelle riassunte in questo post di qualche mese fa:
Avendone la possibilità, i tumori che per primi studierei sono quelli dipendenti dagli estrogeni, ad esempio il tumore mammario positivo per i recettori di questi ormoni, e i tumori legati alle mutazioni dei geni BRCA-1 e 2, quelli resi famosi da Angelina Jolie che pur di ridurne il rischio (lei le mutazioni le ha) si fece asportare preventivamente entrambe le mammelle. E poi ovviamente proprio il melanoma, per cui esistono preliminari evidenze che i vaccini covid a RNA favoriscano il processo metastatico. Questo è, per ora.

Ma l'RNA delle bistecche funziona allo stesso modo? Chiedo per un idiota

.azzo gli frega al zanza e al suo (ormai l'unico rimasto) amichetto? Tanto leggono solo i titoli, mica leggono tutto. Eppoi se non è certificato da Istat e Burioni per loro non vale niente
 

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