Vaccino

Eseguiva solo gli ordini, mi ricorda il periodo nazi.

photo_2025-04-15_14-59-26.jpg
 

LA PSICOPANDEMIA E LA PSICOLOGIA DELLE FOLLE​

Durante la pandemia, con nostro sommo stupore, «tutti-noi-complottisti», abbiamo assistito impotenti ad un’impressionante suggestione di massa; una suggestione talmente forte da sconvolgere per mesi, anzi per anni, le abitudini, le consuetudini di quasi tutte le nazioni del globo.

Uomini di diversa nazionalità ed estrazione sociale hanno aderito pedissequamente alla narrazione pandemica ed hanno accettato di sacrificarsi, dal loro punto di vista, per il benessere sia individuale che comunitario. Miliardi di esseri umani si sono dimostrati pronti a tutto, persino a rinunciare ad ogni libertà e ad ogni necessità (fonti di reddito), pur di sconfiggere il nemico invisibile «Covid 19».

Molti di noi si chiedono come sia stato possibile convincere miliardi di esseri umani sparsi per il globo che per colpa di un virus, di cui non si sapeva praticamente nulla, tutti noi saremmo morti ammenoché non ci fossimo «tappati» in casa, sottoposti a tamponi, distanziamenti, lock down e vaccini obbligatori?

Com’è stato possibile scatenare nelle masse quel sentimento primordiale di paura che ha spinto miliardi di esseri umani ad aderire senza nemmeno batter ciglio ad ogni decreto emergenziale varato dai governi se non addirittura a chiedere misure restrittive ulteriori ed ancor più stringenti pur di contenere questo cotanto temuto «nemico invisibile»?

Ciò è stato possibile perché grazie ad un sapiente uso dei mezzi di comunicazione (sopratutto le tecnologie a schermo), il potere mediatico ha potuto letteralmente scioccare e traumatizzare le masse tramite il magistrale utilizzo di una massiccia quanto sottile propaganda comunicativo-informativa sul covid-19 ed i suoi presunti effetti mortali che ha visto coinvolti a più livelli esperti di ogni sorta: biologi, epidemiologi, sociologi, scienziati, medici, politici, giudici, magistrati, burocrati, giornalisti, opinionisti; addirittura gli influencer, le starlette ed i vip si sono dati un gran da fare per sostenere la balla pandemica.

Gli «stregoni della notizia» sono intervenuti sulla sfera simbolica degli individui, bombardandoli con immagini di morte, scatenando l’emotività delle masse. Poi hanno utilizzato questa forte emotività delle masse ed il senso di allarmismo che ne è scaturito per spingere quest’ultime al sacrificio nel nome del benessere comunitario e della nuda vita («o ti vaccini o muori»).

Il temibile archetipo del nemico invisibile (Covid 19), evocato ad arte e con grande maestria dalle istituzioni e dai media, ha contagiato tutti i popoli della Terra in pochissimo tempo. Sono bastati pochi video made in China, qualche statistica sui contagi, qualche tampone di troppo, qualche medico con la tuta spaziale, qualche intubato e la grande truffa pandemica, in qualche mese, è divenuta una verità incontestabile.

Gli stregoni della notizia sono riusciti a veicolare un determinato messaggio («moriremo tutti») che è penetrato nel subconscio (anima) delle masse così profondamente da spingere quest’ultime a «seguire» ciecamente i consigli degli «esperti» (scienziati) e i decreti emergenziali emanati dai governi.
 

LA PSICOPANDEMIA E LA PSICOLOGIA DELLE FOLLE​

Durante la pandemia, con nostro sommo stupore, «tutti-noi-complottisti», abbiamo assistito impotenti ad un’impressionante suggestione di massa; una suggestione talmente forte da sconvolgere per mesi, anzi per anni, le abitudini, le consuetudini di quasi tutte le nazioni del globo.

Uomini di diversa nazionalità ed estrazione sociale hanno aderito pedissequamente alla narrazione pandemica ed hanno accettato di sacrificarsi, dal loro punto di vista, per il benessere sia individuale che comunitario. Miliardi di esseri umani si sono dimostrati pronti a tutto, persino a rinunciare ad ogni libertà e ad ogni necessità (fonti di reddito), pur di sconfiggere il nemico invisibile «Covid 19».

Molti di noi si chiedono come sia stato possibile convincere miliardi di esseri umani sparsi per il globo che per colpa di un virus, di cui non si sapeva praticamente nulla, tutti noi saremmo morti ammenoché non ci fossimo «tappati» in casa, sottoposti a tamponi, distanziamenti, lock down e vaccini obbligatori?

Com’è stato possibile scatenare nelle masse quel sentimento primordiale di paura che ha spinto miliardi di esseri umani ad aderire senza nemmeno batter ciglio ad ogni decreto emergenziale varato dai governi se non addirittura a chiedere misure restrittive ulteriori ed ancor più stringenti pur di contenere questo cotanto temuto «nemico invisibile»?

Ciò è stato possibile perché grazie ad un sapiente uso dei mezzi di comunicazione (sopratutto le tecnologie a schermo), il potere mediatico ha potuto letteralmente scioccare e traumatizzare le masse tramite il magistrale utilizzo di una massiccia quanto sottile propaganda comunicativo-informativa sul covid-19 ed i suoi presunti effetti mortali che ha visto coinvolti a più livelli esperti di ogni sorta: biologi, epidemiologi, sociologi, scienziati, medici, politici, giudici, magistrati, burocrati, giornalisti, opinionisti; addirittura gli influencer, le starlette ed i vip si sono dati un gran da fare per sostenere la balla pandemica.

Gli «stregoni della notizia» sono intervenuti sulla sfera simbolica degli individui, bombardandoli con immagini di morte, scatenando l’emotività delle masse. Poi hanno utilizzato questa forte emotività delle masse ed il senso di allarmismo che ne è scaturito per spingere quest’ultime al sacrificio nel nome del benessere comunitario e della nuda vita («o ti vaccini o muori»).

Il temibile archetipo del nemico invisibile (Covid 19), evocato ad arte e con grande maestria dalle istituzioni e dai media, ha contagiato tutti i popoli della Terra in pochissimo tempo. Sono bastati pochi video made in China, qualche statistica sui contagi, qualche tampone di troppo, qualche medico con la tuta spaziale, qualche intubato e la grande truffa pandemica, in qualche mese, è divenuta una verità incontestabile.

Gli stregoni della notizia sono riusciti a veicolare un determinato messaggio («moriremo tutti») che è penetrato nel subconscio (anima) delle masse così profondamente da spingere quest’ultime a «seguire» ciecamente i consigli degli «esperti» (scienziati) e i decreti emergenziali emanati dai governi.
Un po' semplicistica, c'è qualcosa di ancestrale in questa paura.
 
Un po' semplicistica, c'è qualcosa di ancestrale in questa paura.

La paura di morire fa parte della nostra cultura occidentale, a vedere i risultati sicuramente una debolezza.
Il discorso è lungo e toccherebbe molti argomenti.

Dovrebbe essere un istinto di sopravvivenza, ma l'ostinazione a voler apparire sempre dei 30enni anche a 60 anni è diventato qualcosa di patologico.
Anche a livello di responsabilità e maturità morale ci sono moltissime tare.

Riflettendoci, tra le varie fasce di età una cosa ci accomuna, il fatto di non volerci fermare, vedere una fine (non intendo la morte)
E' come se tutti noi fossimo costretti a dover fare, correre, ottenere risultati, amplificare budget, rimanere attivi nella società, non pesare sulle istituzioni pubbliche, mentre incassano sempre più soldi e non restituiscono quasi NULLA.

Stanno giocando con la nostra sensibilità, i sentimenti che sono i nostri stati interiori, che ci fanno percepire e reagire alla realtà che ci circonda.
Gran parte di noi sono già totalmente ADDORMENTATI, nello svolgere una vita da api operaie, lavoro, casa, casa, lavoro, svago, ad orari predefiniti ed iper controllati.
Dominare i sentimenti è più complesso ma ci stanno riuscendo benissimo ugualmente.
Ti dicono chi odiare, ed hanno un ampio seguito. Ti dicono chi sostenere ed hanno risultati, ed ottengono pure finanziamenti.

Senza troppo mascherarsi fanno capire che è ora di morire, perché i soldi per le pensioni non ci sono più, ma i soldi per un riarmo (contro la ns costituzione) 850 miliardi di € si devono trovare velocemente ed indebitare le prossime 10 generazioni, va benissimo.

DIRE CHE FACCIO QUELLO CHE MI PARE AD OGNI ORA DELLA MIA MIA MIA VITA SEMBRA DI IMPRECARE 😂 E SE NON SI ASCOLTANO LE CAZZATE CHE HANNO RACCONTATO IN QUESTI 5 ANNI E' UNA OFFESA A CHI SI E' COSTRETTO AD UNA VITA DA REPLICANTE.

Per non dilungarmi oltre, si vuole rimandare sempre più in la il momento della propria morte, perché non si è appagati e soddisfatti della propria vita, tanti sacrifici per poi morire magari soffrendo, NON LO VUOLE NESSUNO.
Credo che sia per questo motivo che gran parte dei lavoratori sia disposto a continuare a perdere qualcosa pur di continuare a fare la stessa vita di sempre, con l'illusione di poter arrivare ad un giorno felice e sereno.
 
Si dovrebbe istituire il partito del "vivere serenamente e gioire" :D
Solo per vedere le facce attonite di chi legge il manifesto e di come verrebbe censurato.
 
Si dovrebbe istituire il partito del "vivere serenamente e gioire" :D
Solo per vedere le facce attonite di chi legge il manifesto e di come verrebbe censurato.
Ad oggi il Loro manifesto, ma solo per noi, è:
Non avrai nulla e sarai felice
Che non sarebbe neanche brutta come idea, il problema è che Vogliono la gestione totale-itaria.
Avere la coscienza di vivere in un acquario mi sta diventando pesante.
 

Users who are viewing this thread

Back
Alto