Ma ci sei o ci fai?
La cubanizzazione vi ha atrofizzato il cervello.
Il prezzo lo fanno le aspettative.
In questo momento le aspettative danno un prezzo di 20 ma 6 mesi fa cinque o zero, dite voi.
Le aspettative di una possibile o parziale democratizzazione del paese quindi hanno fatto lievitare di molto le quotazioni.
Se non ti é chiaro ti faccio un esempio con un titolo che spero che tu conosca altrimenti siamo messi male davvero.
Il titolo è il btp 72
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Finché c'erano aspettative di aumento dei tassi il prezzo é calato.
Da settembre fino a dicembre ha avuto un poderoso rally per le prime voci di imminenti tagli dei tassi; a dicembre invece si é cominciato a capire che i tagli sarebbero stati rimandati e il prezzo ne sta ancora soffrendo.
Vedrai che quando inizieranno davvero i tagli il prezzo salirà ancora.
L'emittente é sempre lo stesso, la sua economia più o meno la stessa ma il prezzo è cambiato molto.
Credo che tutto questo si chiami "finanza".
Mi sembra che tu non ti renda conto delle condizioni di PIL, infrastrutture, riserve pensionistiche, bilancio federale, bilanci locali, necessità di import, richieste dell'esercito, necessità di ricapitalizzazioni, del Venezuela.
Quello Stato, come segnalai anni fa con i relativi dati del FMI e della Banca Mondiale (inutilmente, visto che sull'altro forum i dati e calcoli non volevano leggerli), quello Stato, ripeto, è praticamente fallito da 7-8 anni, oltre che in default.
Non significa, attenzione, che i risparmi riposti lì siano evaporati completamente. Tutt'altro.
Ma non sono attualmente nelle condizioni di "ristrutturare" un bel niente.
Quanto al "recovery" in caso di ristrutturazione, il piccolo risparmiatore italiano, che non risiede e non vota in Venezuela, viene dopo (in questo preciso ordine):
1) Creditori statali Stato/Stato (Russia, Iran e Cina).
2) Creditori industriali con lodi arbitrali passati in giudicato (per esempio Crystallex, Conoco, etc.).
3) Creditori industriali con lodi pendenti prima dell'uscita del Venezuela.
4) Riserve della Banca centrale.
5) Investimento per PDVSA (altri 100 miliardi?).
6) Import di medicinali e macchinari sanitari bloccati.
7) Manutenzione dei mezzi militari bloccata.
8) Salari all'esercito con arretrati.
10) Salari alla polizia con arretrati
11) Salari alla pubblica amministrazione federale.
12) Fondi al sistema di sussidi del Partito (Carnet della Patria).
13) Salari al personale sanitario.
14) Fondi per le infrastrutture.
15) Tangenti sui punti 5, 6, 7, 12, 14.
16) Crediti dei Vultures Funds.
17) Crediti dei fondi.
Ed è a questo punto che il piccolo risparmiatore attirato dalla cedola diviene un potenziale destinatario di una percentuale di recovery.