Vediamo se riusciamo a fare il collegamento:
No,... non mi viene, faccio un copia e incolla, scusate.
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Drenaggio
Trading & Zen
Data registrazione: Dec 2007
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Behavioral trading...cos'è...a cosa serve..
Behavioral trading o Behavioral Finance è una branchia relativamente giovane della finanza, nasce dalla effettiva constatazione della sostanziale inefficenza dei mercati.....dopo che per anni e anni i maggiori studiosi in campo finanziario, (econometristi, statistici..) hanno continuato a sostenere la possibilità di studiare e comprendere i mercati finanziari tramite un approccio meramente quantitativo, si è finalmente arrivati a capire ciò che in realtà già si sapeva da sempre....i mercati sono irrazionali....questa constatazione che sembra un'ovvietà è invece una vera e propria rivoluzione copernicana in campo finanziario, si viene infatti da un'epoca ('900) che ha formato e indottrinato schiere di cultori dell'approccio VAR ai mercati, la stima quantitativa del rischio come religione, migliaia di gestori di fondi e dirigenti bancari che si sono avvicendati nella storia economica si sono affidati alla misurazione del rischio per gestire i portafogli dei clienti....e fin qui non ci sarebbe nulla di male, senonchè adesso tutti hanno preso atto che quell'approccio si scontrava con ciò che esso stesso da solo sostanzialmente negava, cioè l'irrazionalità delle decisioni che impera un pò in tutti i settori...al punto che molti gestori che ufficialmente si dichiaravano econometristi...finivano poi per prendere decisioni avventate presi dall'immancabile panico o euforia, e questo badate bene, nemmeno accorgendosene....
Insomma, decenni di fallimenti e di portafogli che hanno sottoperformato costantemente il mercato stanno forse insegnando qualcosa....
Ma forse bisognava passare attraverso quest'epoca, come una specie di processo di crescita, la ceca fede nell'equilibrio nash in campo finanziario risulta ormai come un periodo quasi velleitario, una specie di pubertà in campo economico.
La pretesa che gli investitori facciano sempre e comunque il loro interesse è stata costantemente smentita dai fatti.....non che negli ultimi secoli non lo fosse già abbastanza, ma come insegna il vecchio detto, "verba volant scripta manent"....e quindi finchè qualcuno non si è messo in testa di verificare questa realtà scentificamente, questa è come se non fosse mai esistita...
Ormai invece sono disponibili numerose pubblicazioni in cui scrupolosamente si registrano i comportamenti degli operatori professionali (non si parla del trader ma del gestore o del banchiere)....ne viene fuori un duro colpo per chi crede nelle regie occulte dei mercati, il quadro distingue chiaramente le categorie di operatori in 2 campi ben distinti, coloro che sono preda delle loro emozioni (la maggioranza) in varie gradazioni, e coloro che invece sanno approfittare del comportamento di questi ultimi......
Behavioral finance mette sul tavolo la cruda realtà, cioè che la maggioranza degli operatori non è così professionale come ci si aspetterebbe, che gli errori di valutazione, le decisioni avventate e repentine, la mancanza di metodo, sono la vera quotidianità dei mercati....e sono anche l'origine delle oscillazioni.
Si evidenzia chiamente un quadro in cui i movimenti degli operatori istituzionali sono generati nella grande maggioranza da Lag informativi...cioè si riesce a costruire un movimento in anticipo solo quando si è in possesso di informazioni privilegiate che regalano un effettivo vantaggio sul mercato....altrimenti ci si limita a vivacchiare operando alla meglio.
Quindi sappiate che non c'è un effettiva mano dietro al mercato....ma esso è mosso essenzialmente dalla speculazione nella sua accezione più blanda....Lag informativi e oscillazioni emozionali sono la base delle oscillazioni di prezzo.
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"Graham's conviction rested on certain assumptions. First, he believed that the market frequently mispriced stocks. This mispricing was most often caused by human emotions of fear and greed. At the height of optimism, greed moved stocks beyond their intrinsic value, creating an overpriced market. At other times, fear moved prices below intrinsic value, creating an undervalued market."
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Robert G. Hagstrom,
The Warren Buffett Way
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"Markets invariably move to undervalued and overvalued extremes because human nature falls victim to greed and/or fear."
William Gross,
Everything You've Heard About Investing is Wrong![/FONT]
[FONT=arial, helvetica]"
In summary, people trade for both cognitive and emotional reasons. They trade because they think they have information when they have nothing but noise, and they trade because trading can bring the joy of pride. Trading brings pride when decisions turn out well, but it brings regret when decisions do not turn out well. Investors try to avoid the pain of regret by avoiding the realization of losses, employing investment advisors as scapegoats, and avoiding stocks of companies with low reputations."[/FONT]
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Meir Statman ("Investor Psychology and Market Inefficiencies," Equity Markets and Valuation Methods, The Institute of Chartered Financial Analysts, 1988)[/FONT]
[FONT=arial, helvetica]Quale insegnamento dobbiamo tratte da tutto ciò....essenzialmente sembrerà un'ovvietà, ma la base del successo è quella di avere un metodo e seguirlo.....dobbiamo cercare ciò di abolire il giudizio e l'unico modo per riuscirvi è quello di operare sempre usando una specie di check list, questo essenzialmente ci mette al riparo dalla nostra componente emozionale e quindi ci permette di mettere in pratica la lesson learned del [/FONT]Behavioral Finance...non è essenziale riuscire in un vero distacco dalle proprie emozioni poichè questa è più un'aspirazione che una realtà, insomma sarebbe bello riuscire ad essere veramente freddi nella nostra operatività e mettere in pratica certe frasi poetiche che spesso popolano libri e forum..."la via zen al trading" hehehe....non conosco purtroppo nessuno che riesca a realizzarla.....pertanto è molto meglio e sicuramente più efficace trattare il trading in maniera pragmatica....se non si riesce proprio ad essere distaccati dalle proprie emozioni, si può invece riuscire ad ignorarle con successo, dandosi un metodo e usando sufficente forza di volontà per rispettarlo...basterebbe che perima di compiere una mossa si verificassero come una vera check list i passi del nostro metodo e si operasse solo quando tutto torna....
Certo esistono anche persone particolarmente dotate d'intuito e freddezza naturale per le quali non è necessario fare una cosa del genere, persone che hanno particolari attitudini verso il commercio e riconoscono d'istinto le buone occasioni (questo genere di persone esistono a tutti i livelli e generalmente sono l'unica categoria di operatori istituzionali vincenti)....ma la massa non può fare altrettanto....basta essere onesti con se stessi, siamo trader disciplinati? Se la risposta è no allora dovremmo avere dalla nostra un forte intuito per gli affari.....se invece non lo possediamo e dovremmo ammetterlo, sarebbe bene dotarsi di un metodo....uno qualsiasi purchè abbia una qualche validità, e seguirlo scrupolosamente.
Io naturalmente rientro nella categoria priva d'intuito naturale ed è perciò che da diverso tempo stò cercando di diventare il più disciplinato possibile....
Ma Behavioral Finance non è solo la presa d'atto della situazione in cui versano i mercati....ci sono studi che vengono portati avanti su come sia possibile sfruttare a proprio vantaggio la sostanziale inefficenza degli stessi...in pratica su come sia possibile sfruttare scentificamente le emozioni degli altri hehehe
....
Qui si aprirebbe una discussione di metodo su quali tecniche siano migliori o peggiori per poter rispondere ad una gestione ottimale di un mercato irrazionale ed inefficente....
Io non ho certo la pretesa di essere il depositario della verità e quindi posso solo elencarvi quello che fin qui è il mio percorso....cioè ciò che io personalmente ho trovato utile.
Visto che mi sono arrivate diverse richieste in merito ai migliori testi da seguire e in merito a quale sia un percoso ottimale per l'approccio al trading riporto di seguito un abbozzo di percorso:
Credo che un percorso corretto, almeno dal mio punto di vista, non possa prescindere da una buona dose d'analisi psicologica dei mercati, pertanto è INDISPENSABILE conoscere bene la tecnica delle candlestick japponesi, i loro significati e via dicendo....è una delle poche tecniche che ti dice qualcosa di "oggettivo" su ciò che accade sul mercato e su ciò che ci si può aspettare dal mercato.
Quindi testo numero 1 da leggere e imparare:
MANUALE DI ANALISI CANDLESTICK di G.Morris
Secondo, credo che una buona base sia associare alle candlestick un'altra tecnica peculiare e potente che ha in se il prezioso dono della sintesi e alla quale si possono applicare SOLO tecniche semplici direttamente sul prezzo e ZERO e dico ZERO indicatori....stò parlando del Point&Figure....questa tecnica ti servirà per rafforzare la visione del nudo prezzo, capire come deve essere trattato, e soprattutto dona la capacità impagabile di imparare ad essere più freddo e paziente, in quanto è una tecnica non basata sul tempo, ma solo sul prezzo per giunta filtrato, percui insegnerà a considerare solo i movimenti buoni, qui si possono usare solo armi che fanno leva su principi fondamentali e che quindi nessuno potrà mai mutare o mandare all'aria come invece accade ai vari indicatori, nel Point&Figure si utilizzano solo TREND e FIGURE di prezzo...
Un buon libro per partire col P&F è:
POINT & FIGURE di Maurizio Maziero
Cene sono anche altri ma ti consiglio di partire da questo per la semplicità con la quale è trattato e poi costa anche poco.
Per ultimo ma non ultimo c'è uno dei miei testi preferiti, che assomma una buona dose di Behavioral trading ad altrettanta buona tecnica....si distacca un pò dagli altri due in quanto è scritto in modo più colloquiale e riporta in modo diretto i consigli sia comportamentali che operativi di due grandissimi trader:
Master Trader di Greg Capra e Oliver Velez
Bene....spero di avere interessato chi si troverà a leggere questo post e di essere stato almeno un pò utile.
saluti
Drenaggio
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Kaizen!!!
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Se pensi che il Casinò sia meglio della borsa non hai capito nulla...