Dax - Caccia al tesoro
Cri,
un forte augurio di Buon Natale.
Con l'anno nuovo spero di aver tempo da dedicare anche al dax in modo da accompagnarti nell'avventura.
Un abbraccio
Ale
Ale, come facevi a sapere che...
in ogni modo sei il primo invitato a partecipare
Dax: caccia al tesoro
Prego, accomomodatevi: c’è ancora posto. L’evento ciclico del 2013 sta per iniziare: una avventura senza precedenti nella storia dell’analisi tecnica; una affascinante ricerca virtuale del tesoro dell’esperienza fra mappe, grafici e cartine; un percorso ciclico fra insidiosi trabocchetti, perigliosi passaggi segreti e insperati indizi malcelati.
Partiremo insieme se avrete la pazienza e la bontà di seguirci, in un meraviglioso viaggio alla ricerca di un tesoro nascosto nel… futuro.
Tutto ebbe inizio – narrano le leggende di Borsa – alla Frankfurter Wertpapierbörse in una fredda giornata del lontano gennaio del 1988, solo pochi mesi dopo il crollo di Walll Street del lunedì nero del 19 ottobre 1987.
Capitan Deutsche Aktienindex 30, meglio conosciuto come Dax
, proprio in quei giorni partì con i suoi trenta fedelissimi per una missione segreta: nascondere nello spazio
e nel tempo
i tesori dello studio e dell’applicazione che, in un precedente viaggio temporale, Otto von Bismark, cancelliere del Reich e su ordine di Guglielmo I, gli affidò insieme ad una mappa cifrata in cui era riportato l’andamento dell’indice della Borsa di Prussia dei futuri 150 anni, dal 1871 al 2021.
“Il futuro della Grande Germania, le sorti della sua economia – gli fu detto – sono nelle tue mani!”.
sulle tracce del tesoro: il trend
La pimpante redazione di Appunti ciclici, sita a Pavia (che i Longobardi di provenienza teutonica fra il VI e il VII secolo d.C proclamarono
capitale del Regno), nelle sue ricerche cicliche è venuta in possesso, sapientemente occultate presumibilmente da
Dax in persona in un anfratto della
Cripta di Sant’Eusebio, di una raccolta di preziosi manoscritti di alto interesse storico e scientifico.
In particolare abbiamo rinvenuto una parte delle Mappe del viaggio spazio-temporale di
Dax, un prezioso cifrario e alcuni sparsi e disordinati
Appunti di viaggio con coordinate per appuntamenti, vincoli di incontri e sequenze non meglio definite.
Ciò che è apparso subito evidente, confrontando i reperti rinvenuti con alcuni valenti colleghi (Charles Henry Dow, Ralph Nelson Elliott, J.M. Hurst), è che insindacabilmente e senza alcun dubbio il
percorso, per quanto possibile abilmente camuffato e disseminato di false e fuorvianti indicazioni, intrapreso da Dax durante la missione ha un nome in codice:
TREND.
Il trend dunque è la direzione del percorso, il Nord e il Sud, la stella cometa di questo viaggio di
Appunti ciclici alla ricerca del tesoro; e la misurazione del trend è la faticosa sfida quotidiana dell’avventura intrapresa. Non vi è meta raggiungibile se non si individua il trend.
alla ricerca del trend: attrezzatura
1. blocco per Appunti
2. lapis a due colori
3.
fasi cicliche: fattori di prezzo e tempo per orientarsi sulla mappa del trend
4.
sequenze e vincoli per determinare alcuni passaggi obbligati del trend
5.
una clessidra ciclica con sabbia del Ticino per misurare approssimativamente le tappe del trend
6.
uno specchio ciclico che, come sapientemente intuito da
Elico64, permette di utilizzare a proprio vantaggio la reciprocità presente fra il Nord e il Sud di una cartina
7. pochi e banali strumenti di ricerca (Macd, Will%, Bollinger Band)
Lasceremo invece e volutamente fuori dal nostro zainetto le modaiole velocità centrate e i mirabolanti indicatori ciclici che tanto piacciono ai conti correnti di cartomanti, incantatori e fattucchieri.
Li lasceremo, prima di partire, non da soli ma accompagnati al mittente da un ragionamento solido quanto artigianale, nel senso più bello e concreto del termine:
una velocità centrata è in sostanza un price oscillator fra due medie mobili centrate
il price oscillator è la differenza fra una media mobile breve ed una più lunga
una media mobile centrata è una media mobile semplice shiftata nel passato di n periodi a cui viene aggiunta per i periodi di shift un valore pari all’ultima rilevazione possibile. Appare evidente che la media centrata per definizione non può che essere falsa in quanto calcolata in una parte del suo database su dati fittizi
la velocità centrata è un indicatore basato sulla differenza fra due medie mobili falsificate che avrebbe una funzione leading, ossia di prevedere il futuro andamento di una serie storica; la media mobile semplice, sempre per definizione, è un indicatore lagging, che segue per forza di cose l’andamento di una serie storica
Ho capito! Ecco cosa è una velocità centrata: un price oscillator di un indicatore lagging (due medie mobili semplici) traslate indietro nel tempo con l’aggiunta di metà dati di pura fantasia per farlo diventare leading.
No grazie! Tuttalpiù, perché in verità e fuor di costose e commerciali metafore di questo si tratta, sapremo affidarci all’evenienza alle più tradizionali e per quanto possibile sincere divergenze, di forza e momentum.
Ci teniamo per cui romanticamente stretti per affrontare il nostro viaggio ciclico i più appropriati e collaudati attrezzi del mestiere: prezzo e tempo e poco altro. Almeno sono reali!
decifrato il manoscritto: le tappe
Il primo passo obbligato, ancor prima di partire, è stato quello di decifrare una parte della preziosa documentazione rinvenuta. Grazie all’utilizzo di un
cifrario amorevolmente custodito nei secoli dall’ordine dei benedettini del monastero di Maulbronn nella Foresta nera settentrionale, abbiamo via via ricostruito le principali annotazioni temporali riportate sulle Mappe di Dax:
Per farla breve le
Tappe del trend hanno una durata e precise caratteristiche comuni:
si chiamano tutte
CICLO
hanno una fase espansiva e una recessiva. A volte l’una a volte l’altra sono predominanti
sia quando iniziano sia quando finiscono hanno l’obbligo di sottostare ad un preciso cerimoniale minimo
una tappa è composta, proprio come nel principio delle matrioske che presumiamo Dax abbia conosciuto in una campagna spazio temporale russa, da una serie di tappe frattalmente simili a quella superiore ed in essa contenute
sono spesso specularmente identificabili sulla Mappa sia nel suo
dritto che nel suo
rovescio
le fasi dei cicli (o tappe) minori sono influenzate nel loro espandersi o nel loro recedere da quelli maggiori
l’osservazione però dell’andamento delle fasi dei cicli minori offrono solidissime informazioni su quale sarà l’andamento di quelli maggiori e di tutto il trend
Abbiamo per finire individuato e opportunamente tradotto in modo da interpretarlo con il nostro calendario gregoriano la maggior parte degli acrononimi riportate sulle preziose Mappe.
In sintesi troveremo nel quadranti che compongono le Mappe la ricorrenza di alcuni Cicli:
il ciclo T+8 definisce una tappa la cui durata in anni può essere contata su due mani, circa 8-10 anni
il ciclo T+7 dura circa metà T+8 tanto da trovarlo spesso come sua prima e seconda parte e dura circa 4-5 anni
il T+6 anche esso spesso ma non necessariamente presente due volte in un T+7 dura circa 2-3 anni
il T+5 dunque è una tappa ciclica dalla durata di circa un anno, circa 250 sedute di borsa più che 250 tramonti del sole
il T+4 di conseguenza può durare circa la metà di un T+5
il T+3 poi è quasi sempre presente all’interno di T+4 e T+5 e può durare da 50 ad 80 sedute.
Tale bizzarra misurazione del tempo, in parte dovuta alla fantasia di un connazionale almeno nella sua classificazione, sembra spingersi, sempre ossequiando il principio delle matrioske, fino alle più piccole Tappe del trend, seppur di durata di poche ore.
***
Queste e numerose altre opere di traduzione, decifratura e di catalogazione dei reperti sono state archiviate, dopo innumerevoli e minuziosi
test, nella sezione
Appunti del Blog.
Abbiamo poi riscontri, testimonianze e conferme oggettive di come, quasi inspiegabilmente, dopo la consultazione della sezione Appunti, i pochi temerari passati anche alla sezione
Appunto! o
Donazioni godano ancora di ottima salute, non abbiamo contratto alcun tipo di infezione e abbiano evitato la fila per la visione della
solita pellicola natalizia.
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Ora siamo davvero pronti.
Fasten seat belts e finalmente diamo inizio alla ricerca del tesoro!
sulle tracce del trend: 1° tappa la bolla si sgonfia
La prima Mappa catalogata permette con certezza di affermare che Dax è passato il 7 marzo 2000 da 8136,16. Il nostro viaggio inizia qui!
Bei tempi quelli dei
tassi bassi per tutti di Greenspan e delle Dot-com presentate come
slot machine. Ma poi…
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