Tanto per....nessuna VOGLIA di partecipare alla rappresentazione ..diciamolo un po' "esagitata" ( già dichiarato) faccio solo presente che tra gli studiosi e gli storici della medicina è un fatto noto che i sentimenti di contrarietà alle vaccinazioni siano antichi quanto i vaccini stessi.
Se ne hanno tracce fin da quando il medico britannicoEdward Jenner alla fine del Settecento, infettò un bambino di 8 anni per verificare l’efficacia della sua soluzione contro il vaiolo. Jenner, considerato oggi l’inventore dei vaccini, utilizzò sul figlio del suo giardiniere del liquido infetto prelevato da lesioni di una persona malata di vaiolo bovino. Le pratiche che sviluppò con successo a partire da quella intuizione radicalmente innovativa sollevarono . prevedibilmente, critiche immediate e trasversali, basate su argomenti di carattere sanitario, religioso, politico e scientifico.
Per certe persone e per il clero locale il problema del vaccino di Jenner era la sua origine animale, che lo rendeva “non cristiano”.
In altri casi l’avversità era il riflesso di una più ampia sfiducia nella medicina e nelle idee di Jenner.
E per altre persone ancora, il problema era la limitazione della libertà, opinione ancora più diffusa quando nei decenni successivi il governo adottò progressivamente politiche di vaccinazione obbligatoria.
Tanto mi da' sempre tanto....è la proporzionalità delle azioni che crea la proporzionalità delle reazioni...