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Forumer storico
Uscire con gain, avendo un pmc di 39, ora che quota 26, vuol dire up di oltre 50%.
Una bella convinzione.
La puoi motivare?
Anche se non hai chiesto a me, spendo una semplice considerazione.
Anche passasse così com'è, nella prima versione così povera di rendimenti, se prendiamo ad esempio il New bond 2043 euro, una delle possibili scelte di concambio con i K-bond in euro, nel 2025 avrebbe cedola facciale del 2.5% e dal 2030 inizierebbero ammortamenti annui del capitale 100 a botte del 7% annuo. Con cedola che dal 29 sarà passata al 3.875%
Se si torna in uno scenario di rendimenti bassissimi su titoli di stato (tra l'altro è anche la situazione attuale in UE, USA e nella maggior parte dei paesi delle maggiori economie) prezzalo tu un titolo così. Certo è un titolo di defaultatori seriali. Tuttavia giá oggi governa la linea ideologica più avversa ai bondholders. In futuro nel peggiore dei casi ci troveremmo con loro riconfermati e sarà in corso la ristrutturazione da loro confezionata o quello che uscirá dalla contrattazione.
Oppure se verrá eletta l'alternativa, sarà verosimilmente quella pro-mercato, che indipendentemente dai suoi precedenti fallimenti nelle politiche economiche, è sempre salutata dal mercato finanziario con entusiasmo, perchè ha, almeno nelle intenzioni, un atteggiamento più friendly verso gli investitori.
In sintesi, certo a meno che non si vada verso una somalizzazione dell'Argentina con anni di decrescita e pessimi risultati un anno dopo l'altro che facciano considerare anche questa ristrutturazione insostenibile e da ri-ristrutturare, se ci saranno i termini minimi per poterci credere a questi patti, il mercato non fará fatica a crederci. Il mercato non vuole altro che crederci, ogni volta, che ci sia possibilitá di estrarre rendimenti almeno degni di nota. E quindi almeno verso il 2025 potrebbero tranquillamente prezzare intorno ai 50. Anche più se addirittura il mercato, per mille motivi che oggi appaiono molto lontani da immaginare, fosse addirittura ottimista sul fatto che poi questa volta vengano onorati i patti.
Non dimentichiamoci che lo stesso comitato di grandi fondi sta rigettando l'offerta, che ha comunque valutato ad oggi, come NPV, essere tra i 35 e i 40.
Ma la rigetta perché vorrebbe qualcosa che già oggi prezzasse sopra 50. Auspicabilmente tra 55 e 60.
Per cui la stessa valutazione che ne fanno i grandi fondi, pure se ritengono sia troppo poco per loro, é già superiore ai prezzi che vediamo oggi sul mercato.
I prezzi che vediamo oggi sono sotto pressione perchè scontano la quota di rischio di uno stallo, del non riuscire a ristrutturare e magari che si finisca in un default, magari lungo con titoli che non pagano e che neanche si sa in quali termini e quando si trasformeranno in qualcosa che ha corso legale. Insomma questi prezzi stanno scontando rischio non accordo e lungaggini.
Personalmente ritengo che il più grande limite di questa situazione oggi, é l'enormitá di alternative di investimento che ci sono in giro. Personalmente infatti non ho nessun pregiudizio verso asset class che in linea teorica sarebbero più rischiose, ma poi la veritá la stiamo vedendo: i titoli di stato si ristrutturano eccome o vanno pure in default complicati per anni.
Di fronte ai crolli apocalittici dei mercati come quelli che stiamo vedendo, lo stesso azionario torna estremamente interessante. E sinceramente si é passati dall'assenza di opportunitá, all'eccesso di opportunitá (e rischi ovviamente, perché sui mercati l'opportunità porta con sé sempre rischi). E oggi si può sbagliare mossa anche solo a disperdere risorse in opportunitá meno performanti di altre. Pure nell'ipotesi che a questi prezzi tutto possa concludersi con un upside sul medio periodo.
Inoltre il paragone con le azioni ci sta. Avevo appena definito i titoli in concambio come un asset dal valore puramente speculativo e basato sulle aspettative, che gli stessi analisti lo hanno definito un concambio equity-like con titoli privati di flussi di rendimento per anni.
Quindi si muoveranno solo su aspettative prezzando momento per momento la bontá della promessa argentina. Il problema oggi è che non c'è ancora in piedi neanche una promessa in corso, ma una proposta rifiutata dai big boys di WS, della controparte. E quindi una implicita minaccia anche di finire in default.
Comunque ripeto, per i prossimi 2/3 anni stare su questa roba, pure passasse la ristrutturazione e stare sull'azionario è la stessa cosa.
Per questo oggi si confronta con una marea di alternative di investimento.
Personalmente sono stato bravo a liquidare tutte le PAR verso i 40 e rotti con un piccolo profitto (le avevo a 38) verso fine febbraio, prima che il coronavirus fosse preso realmente sul serio da tutti e conseguentemente anche dai mercati.
Dopo l'offerta tuttavia ho sbagliato l'entrata a 30, sempre sulle PAR. Fortunatamente piccola tranche molto inferiore a quante ne avevo prima. Voleva essere una prima tranche da accaparrare a prezzi formalmente ancora un po' inferiori al fair value attuale. Ma il fair value conta poco rispetto all'incertezza di portare a casa o meno una ristrutturazione che abbia corso.
Quindi ritengo di aver sbagliato mossa giorni fa, non tanto per un pmc che in futuro non possa tornare con buone probabilirá in profitto. Quanto per i dubbi che ho su quanto velocemente possa essere performante questo investimento speculativo di fronte alla miriade di alternative.
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