a munnezza da gent con kivemmuort incorporato
il peggior min dell ambente della storia italiana, uno che c'è l ha a morte contro le rinnovabili e che vede eni e enel come unici interlocutori. e passera approva. con trivelle..ecco cosa accade. ogni santo gg. IL GOVERNO ITALIANO REGALA 2...
,4 MILION DI EURO AL GIORNO ALLE FONTI TRADIZIONALI ATTRAVERSO UNA VOCE IN BOLLETTA, IN PRIMIS ALL ENEL. MENTRE CLINI E PASSERA AFFOSSANO LE RINNOVABILI..Il meccanismo dello spreco è questo: la previsione della produzione da rinnovabili non programmabili comunicata al mercato del giorno prima (MGP) e al mercato infragiornaliero (MI) della Borsa elettrica, soprattutto quella sul FV, viene sistematicamente sottostimata di percentuali notevoli: spesso del 30-40%. Capita così che il giorno successivo, sul mercato per il servizio di dispacciamento (MSD), ci si trovi con troppa elettricità rispetto a quella prevista e acquistata da Terna; il gestore di rete, visto che le rinnovabili hanno priorità di dispacciamento, deve così chiedere di produrre meno agli impianti termoelettrici, dai quali ha già acquistato l'energia sul mercato del giorno prima. Questi non restituiscono per intero la somma ricevuta sul mercato del giorno prima, bensì incassano la differenza tra il prezzo sul MGP (più caro) e quella sul MSD: una cifra che solitamente si aggira sui 100 euro a MWh.
Ed ecco da dove vengono i circa 2,4 milioni di euro al giorno di cui parlavamo: 100 euro moltiplicati per i megavattora di differenza tra la realtà e una previsione sottostimata del 40% in una giornata di media produzione del fotovoltaico (cioè 24mila MWh su una produzione FV totale di 60mila MWh). Soldi che finiscono in tasca a chi possiede le centrali termoelettriche chiamate a ridurre la produzione e che così risparmia pure sul combustibile. A fermarsi solitamente sono i cicli combinati, che sono nel parco di possiedono un po' tutti i grandi dell'energia convenzionale attivi in Italia.costo in bolletta annuo 500 milioni di euro.
A questo si aggiunga che il fenomeno di mantenere il prezzo dell'energia più alto di quello che potrebbe essere se concorrenza e apporto di elettricità a costo marginale zero da rinnovabili potessero dispiegare a pieno il proprio potenziale (l'ormai famoso effetto peak shaving grazie al quale il solo fotovoltaico nel 2011 ha tagliato di 400 milioni di euro la bolletta, vedi Qualenergia.it).