popov
Coito, ergo cum.
«Sesso per lavorare in tv», il racconto della vicentina Michela Morellato
«Decisi di denunciare pubblicamente quel sistema perché volevo dare un messaggio forte, all’Italia intera e a tutte le donne: non si devono accettare simili ricatti».
Quali furono le conseguenze? «Venni boicottata: le tivù nazionali mi tennero alla larga. Ma non mi sono mai pentita di nulla».
... seguì una procedimento giudiziario chiuso con un accordo tra le parti per diverse decine di migliaia di euro. Se era una battaglia di principio, perché accettò quel denaro? «Un giorno trovai la mia sorellina davanti al computer: leggeva le chat che parlavano del mio caso. La gente diceva cose terribili: che me l’ero cercata, che meritavo quanto era accaduto... Fu terribile. Decisi che non valeva la pena battermi per queste persone, e che era meglio chiudere definitivamente con quella storia ...».
stiamo parlando di una ragazza che ebbe il coraggio di denunciare il suo molestatore, ma come è facile comprendere i forti rimangono forti e i deboli rimangono deboli.
«Decisi di denunciare pubblicamente quel sistema perché volevo dare un messaggio forte, all’Italia intera e a tutte le donne: non si devono accettare simili ricatti».
Quali furono le conseguenze? «Venni boicottata: le tivù nazionali mi tennero alla larga. Ma non mi sono mai pentita di nulla».
... seguì una procedimento giudiziario chiuso con un accordo tra le parti per diverse decine di migliaia di euro. Se era una battaglia di principio, perché accettò quel denaro? «Un giorno trovai la mia sorellina davanti al computer: leggeva le chat che parlavano del mio caso. La gente diceva cose terribili: che me l’ero cercata, che meritavo quanto era accaduto... Fu terribile. Decisi che non valeva la pena battermi per queste persone, e che era meglio chiudere definitivamente con quella storia ...».
stiamo parlando di una ragazza che ebbe il coraggio di denunciare il suo molestatore, ma come è facile comprendere i forti rimangono forti e i deboli rimangono deboli.