Certificati di investimento - Cap. 3

Stato
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E' anche la mia paura. La situazione è da affrontare con tutte le misure necessarie, ma continuo a pensare che si dovesse gestire in modo diverso (una stupidaggine, ma esemplificativa... che non ci sia un politico alla conferenza quotidiana è aberrante)...
Mi trovo spesso a sottoscrivere ogni tua opinione.
Più` che arrovellarmi su come si sarebbe dovuta gestire internamente al paese la crisi (che non e` italiana ma mondiale e come tale dovrebbe essere gestita), sono sconvolto dalla`totale assenza delle istituzioni europee che oltre a non fare nulla, condizionano pesantemente le nostre potenziali (se presenti...me lo auguro!) risposte e reazioni.
DI più`, consente colpevolmente che alcuni membri (i soliti noti, ma il codazzo e` sempre più nutrito) e paesi extra unione possano identificarci come untori, dileggiarci e porre in atto manovre macro e micro economiche volte a speculare sul nostro paese esanime.
Mi dispiace, ma quanto sta accadendo sta rendendo del tutto illogico fare parte di un'unione di stati.
 
COME I BO’ IN MEZZO AL SOTURCO (ovvero: diamoci una mano tutti) C’è un difetto iniziale in questa vicenda: riguarda la comunicazione. È un’epidemia destinata a sterminarci tutti oppure una forma virale molto contagiosa che rischia di mandare in tilt il nostro servizio sanitario? Lo scrive meglio di me Pier Aldo Rovatti. Nelle emergenze sanitarie ci sono quattro protagonisti che devono andare d’accordo: la Scienza, la Politica, l’Economia e l’Informazione. La Scienza deve fornire la conoscenza del problema, la Politica deve prendere le decisioni a tutela di tutti, l’Economia deve valutarne le conseguenze e predisporre le contromisure, l’Informazione deve descrivere con misura e precisione la situazione. Se, come in questo caso, ognuno va per conto proprio il risultato sarà che ognuno pensa di saperla più lunga degli altri. E dunque il politico diventa scienziato, il medico fa il giornalista, l’industriale fa il politico, il cronista fa il politico. Una sarabanda. Nel Veneto diciamo: come i bò in mezo al soturco... La priorità del Paese in questo momento dev’essere quella di arginare il contagio per non mettere in crisi la rete sanitaria: tutte le limitazioni che ci sono state imposte riguardano la compressione del contagio. E dunque scuole, chiese, uffici, negozi e locali pubblici. Meno gente c’è in giro, meno gente si ammala, meno gente va in ospedale. Se perdiamo il controllo di questo, non riusciremo a gestire l’impatto sanitario delle nostre terapie intensive (5000 posti in Italia, 500 nel Veneto: ne serviranno presto il doppio). E se non riusciamo a gestire gli ospedali non riusciamo ad assicurare le cure agli ammalati. A tutti gli ammalati. E qualcuno dovrebbe essere costretto a scegliere il destino degli altri: tu sì, tu no... Per questo davvero dobbiamo - tutti - darci una mano: smetterla con le polemiche, con l’esasperazione, la drammatizzazione, con le chat della minchia, con gli allarmi untoriali, con gli avvisi di fallimento dell’Italia. Primo: fermiamo il contagio e aiutiamo la rete sanitaria a reggere. Poi, tutti insieme, rilanceremo l’Italia come hanno fatto i nostri nonni dopo la guerra. Da questa epidemia rinasceremo più forti e, forse, più saggi. Ecco, se tutto questo fosse stato spiegato bene all’inizio non saremmo a questo punto.
 
il virus crea polmonite e sintomi peggiori sono in un numero ridotto di casi.

Giusto per capire, a tuo avviso non dovevano prendere questi provvedimenti?
A livello nazionale no perché si è già passato in uno stadio che l'epidemia non è più controllabile. Avrei emesso decreto con obbligo d'indossare la mascherina e guanti a tutti, ma le cose col senno non le faranno mai.
 
Io sinceramente sto entrando nella fase dove mi preoccupo di più dello stato e della salute dei familiari rispetto a denaro e risparmi ai quali ci penserò dopo!!!

Meglio avere un domani anche se in ipotetica povertà che non averlo!!!

Pensiero davvero personale e che non vuole controbattere nessuna altra visione del problema altrettanto corretta e giustificabile
 
A livello nazionale no perché si è già passato in uno stadio che l'epidemia non è più controllabile. Avrei emesso decreto con obbligo d'indossare la mascherina e guanti a tutti, ma le cose col senno non le faranno mai.

Trovarle ....... non le hanno quasi più nemmeno i reparti ospedalieri!!
 
No so usare gli short, quindi potrei dire stupidate, ma mi viene da pensare che in giornate molto negative sia psicologicamente difficile aprirli o incrementarli...

Io se interessa ho frizzato tutti gli OC sui certificati………. Riaprirò tra qualche giorno la piatta (incrocio le dita)
 
Purtroppo o per fortuna, non sono social.
Quel che al momento davvero mi rende difficile anche solo dormire e` che al governo abbiamo: M5S, che alterna al buio pesto la decrescita felice; Italia Viva, ossia quella frangia del PD che quando`era al governo tutto fece fuorché` tutelare gli interessi economici del paese; LEU, difficile uscire dalle varie declinazioni di patrimoniale; PD, in quarantena come il suo leader.
All'opposizione, o presunta tale: Forza Italia o quel che e`, sembra aver raccolto il pacchetto di pop corn di Renzi ed osserva; Lega, non molto più` che la caciara ed elezioni subito; Fratelli d`Italia, affetto dalla sindrome del partito d`opposizione perenne.

Ritengo che al risparmio degli italiani il governo (e l`UE) stia pensando più come ad una risorsa utilizzabile che ad un bene da tutelare. Il che, per usare un eufemismo, mi ripugna.
Per quanto concerne l'economia reale, temo che alla stregua del risparmio privato, l`abbiano già` sacrificata sull`altare della troika.

Sono addolorato, ma da questa guerra ne usciremo socialmente cancellati.

In questo momento, pur essendo ideologicamente un liberale, penso che una patrimoniale per la rinascita del paese ci possa stare...il che significa che purtroppo prevedo una prossima rovinosa caduta.
 
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