Certificati di investimento - Cap. 3 (21 lettori)

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satoshi

Nuovo forumer
Un mese fa hanno detto che non potevano certificare il bilancio perchè c'era qualcosa di poco chiaro.

No no calma, Wirecard in occasione del 3° rinvio il 25 maggio ha comunicato che "not all audit procedures have been completed" mentre E&Y non ha proferito verbo. E' ben diverso direi.

dove sta la colpa del revisore?

E' da una decina di anni che E&Y certifica i bilanci di Wirecard, solo adesso si accorgono di un piccolo buco di un paio di miliardi?
Solo perché un paio di banche filippine gli hanno detto "no guardate che non non abbiamo mai avuto niente e non sono nemmeno nostri clienti"?
Non per niente un paio di settimane fa, quindi prima che scoppiasse il casino di giovedì scorso, è partita una causa verso E&Y.

Non è colpa del revisore la propria scelta personale di investimento e/o di mantenerlo, OK, ma sul fatto che sia stato un santo vedremo.
Ricordiamo che E&Y aveva patteggiato per una causa in cui era accusata di aver aiutato Lehman Brothers a nascondere le sue frodi amministrative che avevano contribuito al tracollo.
 

Losco&Lasco

È l'unico gioco in cittá.
No no calma, Wirecard in occasione del 3° rinvio il 25 maggio ha comunicato che "not all audit procedures have been completed" mentre E&Y non ha proferito verbo. E' ben diverso direi.



E' da una decina di anni che E&Y certifica i bilanci di Wirecard, solo adesso si accorgono di un piccolo buco di un paio di miliardi?
Solo perché un paio di banche filippine gli hanno detto "no guardate che non non abbiamo mai avuto niente e non sono nemmeno nostri clienti"?
Non per niente un paio di settimane fa, quindi prima che scoppiasse il casino di giovedì scorso, è partita una causa verso E&Y.

Non è colpa del revisore la propria scelta personale di investimento e/o di mantenerlo, OK, ma sul fatto che sia stato un santo vedremo.
Ricordiamo che E&Y aveva patteggiato per una causa in cui era accusata di aver aiutato Lehman Brothers a nascondere le sue frodi amministrative che avevano contribuito al tracollo.
Non è proprio così lineare la faccenda. Dopo che molte fonti indicavano magheggi nei bilanci, è stata chiamata Kpmg come revisore esterno, la sede di wirecard era già stata perquisita dalle autoritá. Insomma può essere che E&Y fosse connivente per gli anni scorsi ma che stavolta fosse troppo scontato che si sarebbe bruciata se avesse certificato ancora il falso.
 

oldmouseit

Forumer storico
No no calma, Wirecard in occasione del 3° rinvio il 25 maggio ha comunicato che "not all audit procedures have been completed" mentre E&Y non ha proferito verbo. E' ben diverso direi.



E' da una decina di anni che E&Y certifica i bilanci di Wirecard, solo adesso si accorgono di un piccolo buco di un paio di miliardi?
Solo perché un paio di banche filippine gli hanno detto "no guardate che non non abbiamo mai avuto niente e non sono nemmeno nostri clienti"?
Non per niente un paio di settimane fa, quindi prima che scoppiasse il casino di giovedì scorso, è partita una causa verso E&Y.

Non è colpa del revisore la propria scelta personale di investimento e/o di mantenerlo, OK, ma sul fatto che sia stato un santo vedremo.
Ricordiamo che E&Y aveva patteggiato per una causa in cui era accusata di aver aiutato Lehman Brothers a nascondere le sue frodi amministrative che avevano contribuito al tracollo.
io non so cercare indietro nei post, ad aprile, mi pare, era uscito una dichiarazione del revisore in cui si diceva che avevano chiesto lumi a Wirecard.
La società ha falsificato- pare- alcuni estratti conto in cui dicevano di avere soldi in altre banche. Non credo sia compito del revisore chiamare la banca e chiedere se corrisponde a realtà il saldo. Il revisore aveva segnalato che nella medesima giornata una società era stata acquistata a 400 da wirecard da uno che 20 minuti prima l'aveva pagata 40. E questo aveva fatto crollare il titolo.
 

Alexreferee11

Forumer storico
Francoforte - miliardi scomparsi, boss scomparso, prezzo delle azioni crollato, futuro incerto: così si potrebbe riassumere la situazione per l'ex stella della finanza tedesca Wirecard. Il prezzo delle azioni della società, che fino a venerdì era guidata dall'austriaco Markus Braun, è sceso del 73%.


Ciò che sarà decisivo per il futuro dell'azienda sarà se le banche interromperanno la fornitura di denaro a Wirecard e si avvarranno della possibilità di rescindere i prestiti per un valore di due miliardi di euro. Secondo le sue stesse dichiarazioni, Wirecard è in "colloqui costruttivi" con gli istituti finanziari. Secondo Wirecard, le banche avrebbero il diritto di rescindere il contratto se la società non presentasse un bilancio annuale sottoposto a revisione.

Dubbi sul bilancio
Al centro dello scandalo del bilancio ci sono due banche asiatiche e un fiduciario che gestisce i conti di Wirecard dalla fine dello scorso anno. A quanto pare sono stati contabilizzati 1,9 miliardi di euro. Tuttavia, i revisori dei conti che lavorano per Wirecard ora dubitano che il denaro esista davvero. La società di revisione Ernst & Young (EY) non ha pertanto certificato il bilancio annuale. EY sospetta l'intenzione di ingannare.

Ma c'è di peggio. L'agenzia di rating Moody's ha declassato il rating di Wirecard da Baa3 di diverse tacche a B3 (spazzatura). Questa categoria viene solitamente evitata dagli investitori con un orizzonte a lungo termine e viene comunemente tradotta come spazzatura. A causa delle irregolarità di bilancio recentemente segnalate, le obbligazioni Wirecard sono ora classificate come altamente speculative, ha detto Moody's. Si sta considerando un ulteriore declassamento ad un livello C.

Le cause legali minacciano
Gli analisti sottolineano la mancanza di prove di fondi fiduciari miliardari. Vedono anche le prove di una frode contabile. Il rinvio del certificato del revisore dei conti potrebbe far scattare un'inadempienza di pagamento con le carte di credito e un elevato e immediato requisito di rifinanziamento.


Inoltre, gli investitori stanno preparando le cause legali. Ad esempio, la società di fondi DWS, che appartiene alla Deutsche Bank, intende portare in tribunale Wirecard e il suo precedente capo.
 

cd8

Forumer storico
Scusate il lungo post, ma volevo esprimere la mia opinione su alcuni aspetti che sono saltati fuori durante questi giorni.
- Il tool del ced può piacere o meno, ma è un aiuto concreto e gratuito da chi questo mercato lo guarda dagli albori. Aspetto di vedere lo stesso gesto anche da quelli che fanno pubblicità ai certificati, dagli analisti megagalattici che giusto settimana scorsa consigliavano certificati su wirecard, dal sito che da consigli finanziari in base a quanto è bello il sito della società o quanto sia una figata, ed ancor più aspetto di vedere una proposta recovery vera dagli emittenti.

- Il mercato è molto cambiato, purtroppo in peggio, negli ultimi anni, ma, non potendo avere rendimenti dall'obbligazionario e non volendo avere un'esposizione azionaria "senza protezione", i certificati rimangono l'unica strada.
Personalmente ammetto di essere sempre più deluso ed in questa discesa ho riportato l'attenzione verso l'azionario e le opzioni usa e qui ho trovato aspetti che mi hanno fatto riflettere... Premesso che mi sono solo avvicinato alle opzioni, come è possibile che con le opzioni settimanali si riesca a racimolare almeno l'1% del capitale potenzialmente a rischio e le emittenti, mettendo insieme non uno ma 5 sottostanti con volatilità più alte non riescano a dare rendimenti? Forse è solo fortuna, anche il basarsi su una posizione che cmq chiudi in settimana da dei vantaggi e permette di proteggersi meno aumentando il rendimento, forse è solo il momento, ma lascia molto da pensare.
Nel video postato su leonteq postato poco sopra a me ha fatto incuriosire la frase "risulta difficile per noi coprirci dal rischio rimborso", come se per l'emittente il rischio sia rimborsare il certificato, quando ho sempre creduto che l'emittente impacchetti il certificato, prezzi le opzioni e quindi faccia un prezzo e finisce lì con una indifferenza per dove poi vada a scadere il certificato (e così si spiegherebbe l'esaurimento delle size). Ma evidentemente, anche in considerazione di una risposta che ricevetti da CZ sul motivo del bid only contemporaneo su due prodotti (abbiamo raggiunto la massima esposizione verso i sottostanti), le emittenti fanno altri movimenti durante la vita e la quotazione del prodotto, probabilmente comprano vendono opzioni e sottostante ogni giorno per bilanciare quanto hanno in pancia e quanto venduto, ma sono movimenti che forse andrebbero chiariti per maggiore trasparenza verso il retail più curioso in modo da dissipare anche certi dubbi. Il motivo dei sempre più frequenti bid only forse sta proprio lì, nel non riuscire a proteggersi dal rimborso e quindi staccare la spina ai certificati che risultano più promettenti o golosi per l'investitore, è evidente che il problema non riguarda solo la questione del dividendo riguardando anche certificati con sottostanti che non lo distribuiscono. Trovo inoltre poco corretto come leonteq ha risposto sulla questione bid only dicendo che sì non venderanno più quei certificati ma se si vuole recuperare si può andare su quelli nuovi.... peccato che se uno deve recuperare un 50% non sia la stessa cosa comprare un certificato a 1000 che stacca il 10% annuo e protegge il 50% o comprare un certificato a 400 che protegge da un 10% di discesa. Se poi per l'emittente il rischio è il rimborso, si spiegherebbe anche la difficoltà di trovare determinati certificati, stile i reverse senza il nasdaq.
A mio parere in questi anni hanno sempre più mangiato sul rendimento dei certificati, sia a livello di creazione che a livello di prezzi esposti (tanto la gente li compra cmq perchè non ha rendimenti in giro) e questo poi porta ai vari problemi. Da notare come i certificati in bid only siano mediamente più attraenti a livello di prezzo anche considerato la lineare rispetto agli altri.
Il problema però è anche a livello di mercato, se un mercato è libero io devo poter inserire il prezzo che voglio e comprare e vendere liberamente anche in assenza del mm. Se sbaglio ad inserire i prezzi o a capire il prezzo forse quel prodotto non è adatto a me, invece con la scusa di proteggere questi signori, il sedex si è inventato il sistema "il mm è dio e non avrai altro prezzo al di fuori del suo". Su questo c'è poco da fare, ma invito tutti quelli che non sono soddisfatti del modello a presentarsi al prossimo appuntamento dal vivo dove sarà presente il responsabile del sedex, si avrà la possibilità di esprimere quanto meno il numero del disappunto.

- opinione personale, i certificati che a marzo quotavano 30 euro non erano un errore del mm, riflettevano la reale possibilità che quei 30 euro diventassero 5 a scadenza. E sì se capita che il mm sbagli non mi lamento anzi, la trovo una compensazione per quando espone a 105 un certificato emesso a gennaio con sottostanti a -10 da strike senza autocall possibili o altro
 
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satoshi

Nuovo forumer
io non so cercare indietro nei post, ad aprile, mi pare, era uscito una dichiarazione del revisore in cui si diceva che avevano chiesto lumi a Wirecard.
La società ha falsificato- pare- alcuni estratti conto in cui dicevano di avere soldi in altre banche. Non credo sia compito del revisore chiamare la banca e chiedere se corrisponde a realtà il saldo. Il revisore aveva segnalato che nella medesima giornata una società era stata acquistata a 400 da wirecard da uno che 20 minuti prima l'aveva pagata 40. E questo aveva fatto crollare il titolo.

Suppongo tu ti stia riferendo a quanto contenuto nelle conclusioni dell'audit esterno commissionato a KPMG e riassunte in questo post. KPMG aveva effettivamente dichiarato di non essere riuscita ad avere accesso a tutta la documentazione necessaria per poter confermare o smentire le accuse, in alcuni casi ha avuto accesso a documentazione di cui non era possibile stabilire con certezza l'originalità in altri si è rivelata incompleta non riuscendo a ricostruire alcune operazioni. Qui però ci si sta chiedendo cosa ha certificato fino all'altro giorno l'azienda che per un decennio ha revisionato i conti di Wirecard ovvero E&Y, non KPMG.

Ma poi c'era così tanto bisogno di scavare per smascherare le malefatte di Wirecard se poi alla fine bastava bussare alla porta di un paio di banche filippine dove era depositato qualcosa come un terzo della presunta liquidità di Wirecard per sentirsi rispondere "non solo non abbiamo quei soldi, ma Wirecard non è mai nemmeno stata nostra cliente"?

Con questo ripeto che, almeno nel mio caso, non sto scaricando la colpa dell'azzardo di aver messo i soldi in Wirecard su un attore in particolare. Campanelli d'allarme per qualche irregolarità c'erano, sicuro, ma da qui ad arrivare da un giorno all'altro a scoprire che manca all'appello 1/3 della liquidità di un colosso fintech ce ne corre.
 
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FNAIOS

- Il mercato è molto cambiato, purtroppo in peggio, negli ultimi anni, ma, non potendo avere rendimenti dall'obbligazionario e non volendo avere un'esposizione azionaria "senza protezione", i certificati rimangono l'unica strada.

Mi sono fermato qui.

Hai fatto bene a metterlo fra virgolette, perché quando compri un'azione rischi che la società fallisca, quando compri un certificato magari contenente più società, non stai differenziando affatto (rispetto al rischio fallimento), anzi, hai comprato un contratto che se anche una singola società fallisce va a zero (quindi dal punto di vista del fallimento hai moltiplicato il rischio sul capitale investito per il numero di sottostanti del certificato + il rischio emittente).

La protezione dovuta alla differenza fra strike e barriere, scadenze lontane e altri ammenicoli vari, è molto utile certo, e mitiga in parte il rischio di cui sopra: ma aggiungiamo anche che se un solo sottostante entra in zona fallimento potresti non riuscire a vendere "al volo" il certificato, proprio perché è un' "opzione", non un'azione, e restare incastrato per anni. Su leonteq un po' di tempo fa vidi un certificato che valeva 5/1000 perché uno dei sottostanti era finito a zampe all'aria, tutto ok per gli altri. Mi sono incazzato anche senza averlo, figurati se ce l'avevo a 1000.

Se uno vuole rischiare poco (e guadagnare poco) deve per forza di cose incastrare bene certificati a singolo sottostante, che magari staccano, e relative opzioni (quando possibile). E farsi bene i conticini.
 
Stato
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