Certificati di investimento - Cap. 3 (3 lettori)

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manlius

Forumer attivo
Bisognerebbe fare una riflessione sui 3 fratellastri:
- DE000UD02ZC6
- XS1973492637
- DE000VP6AK90
in ordine di distanza dalla barriera (ed in ordine inverso dal possibile -anche se tutt'altro che certo- rimborso anticipato).
Oggi si acquistano all'incirca, rispettivamente:
- 950 (su 1022)
- 91,7 (su 102)
- 95 (su 103,12)
Per un rendimento annuo, alla prima call possibile, all'incirca, rispettivamente:
- 35%
- 60%
- 90%
Il w.o. è "praticamente" Google, per tutti e 3, (in realtà sul 3° è Netflix ma google segue a ruota) che dista, rispettivamente dalla barriera:
- 20%
- 11%
- 2%
A me, tutto sommato, più i titoli si avvicinano alla barriera più il certificato di Vontobel mi piace perché scade prima ed ha barriere più conservative (nonostante gli strikes non favorevoli) in virtù del 50% che prevede il certificato (al posto del 65%).
Se si crede alla debolezza degli indici nei prossimi 2 mesi, ma non così incisiva come quella vista in questi 2 giorni, il certificato UBS offre un rendimento di tutto rispetto con una barriera sensibilmente più protettiva.
Quelli che sono ottimisti sul fatto che stiamo vivendo un "salutare storno" dovrebbero preferire il certificato di Credit Suisse.
Dal mio punto di vista, la soluzione più equilibrata è puntare al 50% sul primo e sul terzo prodotto, trascurando il pur scambiassimo Credit Suisse.
Cosa ne pensate?
Sembrerebbe che anche i market makers la pensino così.
 

giancarlo22

Forumer storico
Comunque per me tenaris e il modo in cui è legata al prezzo del petrolio, resta un mistero...

Il titolo Tenaris è sempre stato correlato ai titoli petroliferi, oltreché alle sorti della famiglia Rocca proprietaria, di origine italiana emigrata in Argentina dopo la seconda guerra mondiale . La sua produzione (in Italia conosco lo stabilimento Dalmine vicino a Bergamo) poggia in buona parte su tubi laminati e condotte utilizzate in ambito siderurgico (petrolio e anche gas). Da parecchio tempo l'azione, dopo aver risentito di un procedimento legale nei confronti del proprietario in Argentina, risente dell'abbassamento del prezzo del petrolio e veleggia, dopo esser stata per anni oltre i 10 euro, intorno ai 5 euro scarsi, restando sempre debole sul mercato forse per il fatto che trattasi di tecnologia matura e forse satura. Grazie ad altri se possono aggiungere elementi ulteriori.
 
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Luca_niubbo

Forumer storico
Il titolo Tenaris è sempre stato correlato ai titoli petroliferi, oltreché alle sorti della famiglia proprietaria, di origine italiana emigrata in Argentina dopo la seconda guerra mondiale . La sua produzione (in Italia conosco lo stabilimento Dalmine vicino a Bergamo) poggia in buona parte su tubi e condotte utilizzate in ambito energetico (petrolio e anche gas). Da parecchio tempo l'azione, dopo aver risentito di un procedimento legale nei confronti del proprietario in Argentina, risente dell'abbassamento del prezzo del petrolio e veleggia, dopo esser stata per anni oltre i 10 euro, intorno ai 5 euro scarsi, restando sempre debole sul mercato forse per il fatto che trattasi di tecnologia matura e forse satura. Grazie ad altri se possono aggiungere elementi ulteriori.

Prendiamo però l'andamento degli ultimi 3 mesi.

3 mesi fa tenaris era a 6.8 circa, poi è stata una costante discesa
Il mib, 3 mesi fa stava terminando un lungo rally, fino a poco sopra i 20k. Valori che poi ha anche superato e da cui adesso non è lontanissimo.
Il future wti 3 mesi fa era pressochè analogo ad oggi, ma in questi 3 mesi è arrivato anche a 44..

Oggi tenaris è sotto i 4.8, perdendo più del 40%.
No, non mi torna...
 
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