Non capisco una cosa:
alcune volte scrivete di prezzi generati automaticamente da algoritmi automatici (es. pricing, ecc...)
altre volte scrivete di MM che muovono i prezzi "manualmente" come dei trader, quindi seguendo anche altre logiche.
Quale delle due?
Questa domanda l'ho già fatta qualche settimana fa portando altri frasi anche di Leon che sembravano avvalorare entrambe le gestioni dei prezzi (automatica e "manuale"). Lui mi aveva risposto "non tutte le ciambelle escono col buco"...
allora, provo a essere meno criptico. La gestione dei book è affidata ad algoritmi, considera che ogni trader di una SIM o di un'emittente, gestisce centinaia di book assieme se l'emittente non di quelle che hanno in circolazione 10 prodotti. Prendi una BNPP, una SocGen etc...spesso i trader stanno a Parigi e gestiscono quindi i book di migliaia di prodotti contemporaneamente. Questo implica che è impensabile che ci sia dietro qualcuno che controlla a mano un book alla volta. Poi accade che uno dei 100 o 1000 certificati faccia scattare un alert sul controllo del rischio, per una spike di volatilità o altri motivi e quindi il trader interviene manualmente: a quel punto anche se l'algoritmo dice 10, il trader manualmente può decidere di allargare lo spread, uscire dal book o "giocare" con i prezzi. Ovviamente trattandosi di situazioni sporadiche, sono come le ciambelle senza buco