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翠鸟科
Risorge il poligono del Ceneri
Si punta a una struttura coperta il cui costo è stimato in 34 milioni di franchi
MONTE CENERI - Sabato mattina, durante l’assemblea ordinaria dei delegati della Federazione ticinese delle società di tiro, il consigliere di Stato Norman Gobbi ha ripresentato il progetto per la realizzazione di un poligono regionale di tiro sul Monte Ceneri. Sei anni fa, lo ricordiamo, il popolo aveva bocciato il credito cantonale di tre milioni di franchi per la messa in pratica dell’opera in questione.
Il direttore del Dipartimento delle istituzioni ha specificato che “si tratterà di una struttura coperta, con diverse linee di tiro, per la cui realizzazione è stata preventivata una spesa da 34 milioni di franchi, suddivisa in modo equo tra Confederazione, Cantoni e Comuni”. Con la struttura, ha tenuto a precisare Gobbi, “si offrirà uno stabile multifunzionale in grado di soddisfare le esigenze di tutti, militari e sportivi”.
A livello di tempistica si è parlato di inizio dei lavori nel 2017: “Ricorsi permettendo”, ha dichiarato il consigliere di Stato. La realizzazione dello stand permetterebbe inoltre di “giungere alla chiusura dei poligoni di Giubiasco, Bellinzona e Lugano e recuperare così aree pregiate e strategiche per lo sviluppo delle zone urbane” ha aggiunto Gobbi.
Si punta a una struttura coperta il cui costo è stimato in 34 milioni di franchi
Il direttore del Dipartimento delle istituzioni ha specificato che “si tratterà di una struttura coperta, con diverse linee di tiro, per la cui realizzazione è stata preventivata una spesa da 34 milioni di franchi, suddivisa in modo equo tra Confederazione, Cantoni e Comuni”. Con la struttura, ha tenuto a precisare Gobbi, “si offrirà uno stabile multifunzionale in grado di soddisfare le esigenze di tutti, militari e sportivi”.
A livello di tempistica si è parlato di inizio dei lavori nel 2017: “Ricorsi permettendo”, ha dichiarato il consigliere di Stato. La realizzazione dello stand permetterebbe inoltre di “giungere alla chiusura dei poligoni di Giubiasco, Bellinzona e Lugano e recuperare così aree pregiate e strategiche per lo sviluppo delle zone urbane” ha aggiunto Gobbi.