Anche l'Euro si sta rivelando una cosa buffa, sperando che non sia un "buffo".
Fino ad ora lo è stato per chi vive di lavoro rispetto a quelli che si arricchiscono di capitale; fin dal suo avvento il trasferimento di ricchezza reale dalle "classi" povere a quelle ricche è stato costante e con un enorme "gap di apertura".
Penso che dipenda dalla abnorme distribuzione del potere fra "Politica" (con la maiuscola) e finanza.
L'euro, a detta di chi ne ha fortemente propugnato l'introduzione, sarebbe dovuto essere un forte fattore di integrazione, poi ne hanno costruito il pannelo di comando in chiave meramente finanziaria, affidandone le leve a soggetti del tutto autoreferenziali in uno scenario politico che tendeva e tende ancor di più al localismo e alla disintegrazione, dominato da elites deboli e molto probabilmente vendute alla controparte.