Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato / 2

In prima battuta a me sembra una cosa del tipo: meglio fai e meno ti do , tutto il resto deve essere eventualmente ridiscusso in varie sedi e in vari tempi
 
Traduzione Google di un'estratto della Dichiarazione dell'Eurogruppo sulla Grecia, il documento è quello linkato da AtuttoGaz

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Oggi l'Eurogroup ha discusso nuovamente la sostenibilità del debito pubblico greco con l'obiettivo di riacquistare l'accesso al mercato a prezzi sostenibili. L'Eurogruppo ha riconfermato gli impegni e i principi contenuti nelle dichiarazioni del maggio 2016. Abbiamo osservato che l'attuazione delle misure di debito concordate a breve termine già contribuisce ad un abbassamento sostanziale delle esigenze finanziarie lorde (GFN) della Grecia nel medio e lungo termine e Migliora significativamente il profilo del debito pubblico greco.

L'Eurogruppo accoglie con favore l'impegno della Grecia di mantenere un surplus primario del 3,5% del PIL entro il 2022 e successivamente una traiettoria fiscale coerente con i suoi impegni nell'ambito del quadro fiscale europeo, che si realizzerà secondo l'analisi della Commissione europea con un L'avanzo primario uguale o superiore ma prossimo al 2% del PIL nel periodo 2023-2060.

L'Eurogruppo ha concluso che la sostenibilità del debito dovrebbe essere raggiunta nell'ambito delle misure di debito previste dall'Eurogruppo nel maggio 2016. A questo proposito, l'Eurogruppo ha ricordato la valutazione della sostenibilità del debito con riferimento ai benchmark concordati per le esigenze di finanziamento lordo: la GFN dovrebbe rimanere Al di sotto del 15% del PIL nel medio termine e al di sotto del 20% del PIL in seguito a garantire che il debito rimanga su un percorso sostenuto in discesa.

L'Eurogruppo ricorda che è pronto ad attuare una seconda serie di misure di debito nella misura necessaria per soddisfare i suddetti obiettivi del GFN, in linea con l'affermazione dell'Eurogruppo del 25 maggio 2016. Ciò comporta l'abolizione del margine di interesse La ripresa del debito del secondo programma greco, l'utilizzo dei profitti SMP del 2014 dal conto ESM segregato, il ripristino del trasferimento dell'equivalente dei profitti ANFA e SMP in Grecia (a partire dall'esercizio di bilancio 2017), operazioni di gestione delle responsabilità all'interno L'attuale dotazione del programma ESM tenendo debitamente conto dell'onere eccezionalmente elevato di alcuni Stati membri e EFSF riprofilazione nell'ammontare massimo autorizzato del programma.

L'Eurogruppo è pronto ad attuare, a prescindere dalla DSA finale, l'estensione delle scadenze medie ponderate (WAM) e un ulteriore differimento degli interessi e degli ammortamenti EFSF da 0 a 15 anni. Come concordato nel maggio 2016, tali misure non devono comportare costi aggiuntivi per altri Stati membri beneficiari.

Per tener conto delle possibili differenze tra i presupposti di crescita della DSA e gli sviluppi effettivi della crescita nel periodo post-programmato, la riprofiling EFSF sarebbe stata ricalibrata secondo un meccanismo operativo di aggiustamento della crescita da concordare. Questo meccanismo sarà pienamente specificato nell'ambito delle misure di riduzione del debito a medio termine, in seguito alla corretta attuazione del programma ESM per assicurarsi che i parametri di riferimento GFN sopra definiti siano rispettati e garantire che sia rispettato il massimale stabilito dall'ammontare autorizzato del programma EFSF . L'Eurogruppo impone all'EWG di lavorare ulteriormente su questo a partire dal 2018.

Alla fine del programma, subordinato alla sua riuscita esecuzione e nella misura necessaria, verrà implementata questa seconda serie di misure. L'esatta calibrazione di tali misure sarà confermata alla fine del programma da parte dell'Eurogruppo sulla base di una DSA aggiornata in collaborazione con le istituzioni europee, al fine di garantire la sostenibilità del debito e il rispetto della politica europea di politica fiscale. Questa DSA, pur basandosi su ipotesi prudenti, prenderà in considerazione anche l'impatto delle riforme che aumentano la crescita e delle iniziative di investimento.

A lungo termine, l'Eurogruppo ricorda l'accordo del maggio 2016 che, in caso di scenario inaspettatamente più negativo, potrebbe essere attivato un meccanismo di contingenza sul debito. L'attivazione di questo meccanismo sarebbe considerata soggetta a una decisione dell'Eurogruppo e potrebbe comportare misure come un'ulteriore ridimensionamento EFSF e una riduzione dei pagamenti degli interessi.

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Un buon sommario degli eventi qui:
Eurogruppo, ok agli aiuti alla Grecia. Fumata grigia sul taglio del debito

Non credo proprio che si parlerà neppure lontamente di elezioni anticipate in Grecia.
Non conviene a Tsipras, non conviene a Syriza (che perderebe con distacchi abissali), quindi non si faranno proprio.

Vedrete il solito magheggio nelle dichiarazioni di Tsakalotos e Tsipras che faranno credere al popolo di aver vinto nuovamente una grande battaglia contro i cattivi amici europei e creditori senza pietà...
 
Un buon sommario degli eventi qui:
Eurogruppo, ok agli aiuti alla Grecia. Fumata grigia sul taglio del debito

Non credo proprio che si parlerà neppure lontamente di elezioni anticipate in Grecia.
Non conviene a Tsipras, non conviene a Syriza (che perderebe con distacchi abissali), quindi non si faranno proprio.

Vedrete il solito magheggio nelle dichiarazioni di Tsakalotos e Tsipras che faranno credere al popolo di aver vinto nuovamente una grande battaglia contro i cattivi amici europei e creditori senza pietà...

A conferma di quanto previsto... ecco le primissime battute entusiaste...

Euclid Tsakalotos, Greece’s finance minister, told the FT that the deal was a “big step forward” compared with previous plans put forward by Athens’ international creditors.

Dutch finance minister Jeroen Dijsselbloem, who chaired today’s meeting in Luxembourg, said that: “We have achieved an agreement on all elements”
“I think this is a major step forward.”

European Commissioner for Economic and Monetary Affairs Pierre Moscovici sought to focus on the positive aspects of the deal. “Tonight, Greece can see the light at the end of its long tunnel of austerity,” he said. “From tonight, the watchwords are jobs, growth and investment.”

His comments were echoed by Greek Finance Minister Euclid Tsakalotos who, in a separate press conference, said the deal provided greater clarity, for both citizens and investors, “more light at the end of the tunnel.”

A spokesperson for the European Central Bank, whose bond buying program Greece wants to join, described the Eurogroup agreement as “a first step towards securing debt sustainability.” However it remained unclear whether the deal was adequate to pave the way for the ECB to buy Greek bonds or not.

Speaking from Thessaloniki, where he met Israeli and Cypriot leaders for talks on energy cooperation, Prime Minister Alexis Tsipras remarked to reporters, “The good guys win in the end.”
 
Ultima modifica:
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I ministri dell’Eurogruppo hanno dato all’unanimità il loro via libera al versamento di una nuova tranche di aiuti da 8,5 miliardi di euro. È quanto si apprende alla fine della riunione dei 19, in gran parte dedicata alla questione greca.

«L’accordo riguarda tutti gli elementi del programma di sostegno alla Grecia: condizionalità, debito e partecipazione Fmi» ha specificato il presidente dell’Eurogruppo, Jeroen Dijssebloem

Il commissario agli Affari economici e finanziari, Pierre Moscovici, ha commentato sostenendo che l’accordo «è più che meritato e permette alla Grecia di girare pagina, come è nell’interesse generale che succeda».

«La prima condizione era compiere le azioni prioritarie - ha ricordato: si tratta di 140 azioni, in settori delicati come quello delle pensioni e del mercato del lavoro: sottolineo il coraggio del governo greco e del ministro Tsakalotos»

Entro le prossime 24 ore il Fondo monetario internazionale dovrà prepararsi a una partecipazione al piano di aiuti internazionali per la Grecia con un accordo di principio che varrà fino a 2 miliardi di dollari. Lo ha annunciato al termine dell’Eurogruppo la stessa leader del Fmi Christine Lagarde. «Lo proporrò entro 24 ore perché sia disponibile entro il 27 luglio», ha spiegato. Fino a oggi, il Fondo non aveva partecipato al terzo programma di aiuti (mentre lo aveva fatto ai primi due) perché voleva chiarimenti sulla sostenibilità del debito greco a fine programma.

L’accordo che ha permesso il «ritorno a bordo» del Fondo monetario internazionale nel terzo programma di aiuti alla Grecia è stato possibile grazie «al forte accento posto sulla crescita e al fatto che la Grecia ha rispettato i suoi impegni e ha completato il lavoro sulle azioni prioritarie» ha precisato il direttore del Fondo monetario sottolineando che «non è la migliore soluzione, ma non è una cattiva soluzione anche se sulla sostenibilità del debito dovremo ancora lavorare». Infatti, ha detto «non ci sono ancora sufficienti dettagli in particolare sull’entità dell’alleggerimento del debito, anche a causa di parametri e previsioni diverse: aspettiamo che sia meglio definito».
 
Eurogruppo
Dai creditori nuovi aiuti alla Grecia: 8,5 miliardi di euro
LUSSEMBURGO – Dopo lunghe trattative, i creditori della Grecia hanno concesso ieri ad Atene nuovi aiuti: 8,5 miliardi di euro nell'ambito del terzo piano economico di cui gode Atene dal 2015. Quanto a nuove misure di alleggerimento del debito greco, la questione è stata rinviata alla fine dell'attuale programma di aggiustamento, nel 2018. Gli impegni su questo fronte hanno però convinto il Fondo monetario internazionale a dare il suo “accordo di principio” per partecipare al salvataggio greco.
Il nuovo prestito giunge dopo che la Grecia ha superato la seconda verifica del terzo programma di aiuti da 86 miliardi di euro, adottando le misure economiche chieste dai partner. In un primo tempo, la linea di credito doveva essere di 7,4-8,0 miliardi di euro, un totale sufficiente per permettere al paese di rimborsare le obbligazioni detenute dalla Banca centrale europea. La somma è salita nelle ultime trattative perché Atene è riuscita a strappare una qualche forma di bonus.
“Accogliamo con soddisfazione gli impegni presi dalla Grecia (...) per rafforzare la crescita potenziale”, ha annunciato in una conferenza stampa il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. “Si tratta di un grande passo avanti (…) Bisogna ora preparare una strategia di uscita dal programma di aggiustamento, prevista per l'anno prossimo”. In questa ottica, l'Eurogruppo e la Grecia si sono messi d'accordo sulla creazione di una nuova Banca nazionale di sviluppo.
Nel contempo, accogliendo i confermati impegni di alleggerimento del debito greco da parte dei creditori europei, l'Fmi ha annunciato che intende partecipare al programma, dando un suo “accordo di principio”. Tuttavia, la direttrice Christine Lagarde ha precisato che “l'esborso dell'aiuto finanziario avverrà solo che saranno precisateulteriormente le misure per alleggerire il debito greco”. La signora Lagarde ha parlato di aiuti del Fondo per 2,0 miliardi di dollari, senza precisarne però la tempistica.
A complicare la trattativa in queste settimane è stata la posizione della Germania. Da tempo Berlino esige che il Fondo partecipi al programma di sostegno all'economia greca, ma l'Fmi si è sempre rifiutato di farlo finché non avesse ricevuto assicurazioni sulla sostenibilità del debito pubblico (180% del PIL). Le promesse di applicare pienamente il piano tratteggiato nel maggio 2016 e che prevede l'alleggerimento del passivo in tre fasi ha finalmente convinto il Fondo, almeno in principio.
Il piano messo a punto l'anno scorso prevede che nel breve termine i partner della Grecia addolciscano il cammino dei rimborsi greci. Nel medio termine, una volta terminato il piano di aggiustamento nel 2018, i creditori si sono impegnati «se necessario» a un secondo pacchetto di misure. Nel lungo termine, infine, i creditori si sono detti pronti a considerare nuove scadenze dei prestiti, tetti ai tassi d'interesse, nuova tempistica nel pagamento delle cedole
Sempre ieri, il Fondo ha pubblicato il suo rapporto annuale sulla zona euro. La signora Lagarde ha annunciato che l'Fmi rialzerà le stime di crescita 2017-2018 sulla scia di una “ripresa significativa”, segnata da “un circolo virtuoso di rilancio del credito”. La direttrice generale ha anche messo l'accento sulla “nuova realtà politica” che sta creando “nuova fiducia”. Ciò detto, non mancano le sfide, in particolare le divergenze di competitività e l'arresto del processo di convergenza tra i paesi. Lo sguardo corre all'Italia.
 
Ok. Pietra "tombale" sul QE (tombale per ora e fino al 2018 dicono). Su bankingnews dicono che l'ESM potrebbe "sostituire" la BCE, superati ostacoli giuridici (cioè rifatte al volo le leggi), e fare un "QESM".

Per l'ennesima volta gli inteligentissimi finanzieri/economisti direi che più che fare addizioni sulla sostenibilità (che sono sicuro gli vengono benissimo) si parano politicamente il (|). E non solo Sciauble.

Sarebbe bello se si ammazzassero ANCHE discutendo di programmi sul PIL anziché ristrutturazioni di deficit.
 

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