Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 2 (4 lettori)

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

tommy271

Forumer storico
Borsa Atene: Ase chiude in rialzo dell'1,5%


MILANO (MF-DJ)--L'indice Ase di Atene chiude in rialzo dell'1,5% a 660,07 punti.
In territorio positivo il comparto bancario in scia all'ottimismo su una conclusione positiva delle trattative tra la Grecia e i creditori del settore privato sulla riduzione del debito dopo le dichiarazioni del ministro delle finanze Venizelos che ha confermato che un accordo e' vicino.
"Si e' diffuso ottimismo sul piano per la risoluzione del debito e le trattative procedono", afferma un broker.
In luce National Bank che cresce del 4,6%, Alpha in rialzo dell'1,9% e Ote che balza del 9,6%. Ppc cede il 2,8%.
 

tommy271

Forumer storico
Euroborse ben intonate:

MIB + 2,87%
DAX + 3,11%
CAC + 2,73%

Spread in restringimento nel pomeriggio con qualche presa di beneficio verso la chiusura.
 

tommy271

Forumer storico
Irlanda, Europa dovrebbe considerare incremento aiuti - Fmi

martedì 20 dicembre 2011 18:12






DUBLINO, 20 dicembre (Reuters) - L'Europa dovrebbe prendere in considerazione di erogare un aiuto supplementare all'Irlanda per garantire il successo del salvataggio Ue-Fmi da 85 miliardi di euro.
E' quanto afferma il Fmi, nell'ultimo rapporto dello staff.
"Il peggioramento delle condizioni nella zona euro hanno... aumentato i rischi che il debito dell'Irlanda non sia sostenibile; di conseguenza le prospettive di successo del programma restano fragili", si legge nel documento.
Il Fondo spiega di aver concordato, insieme all'Europa, con l'Irlanda di anticipare le erogazioni a Dublino al primo trimestre dell'anno prossimo, rispetto a quanto programmato, ovvero la seconda parte del 2012, per contribuire a rassicurare gli investitori.
Il capo della missione del Fmi in Irlanda, Craig Beaumont, ha detto ai giornalisti che non è escluso che Dublino possa tornare ad emettere debito al termine della fase di salvataggio, a fine 2013.



***
Periferici.
 

tommy271

Forumer storico
Il solito video serale ... vi tocca ...

[ame="http://www.youtube.com/watch?v=DkpM9TmQAFI&feature=related"]Cinegiornale Luce La battaglia di Stalingrado(the battle of) - YouTube[/ame]
 

tommy271

Forumer storico
I negoziati per lo scambio

Spagnolo fondo riferito lasciato il comitato direttivo di individui per il PSI

Pubblicato: Martedì, 20 Dicembre 2011





Gli spagnoli hedge fund Vega Asset Management ha registrato, secondo le fonti citate dalla Reuters, recedere dal comitato direttivo di investitori privati ​​sotto la testa di IIF per PSI in obbligazioni greche.

L'agenzia si riferisce ai disaccordi sui termini in base al quale diventerà lo scambio volontario di obbligazioni.

Vega si è rifiutato di commentare la notizia. L'hedge fund, con sede a Madrid, è stato uno dei membri del comitato è stato formato il mese scorso per accelerare la consultazione.

Il comitato ha raccomandato 30 istituzioni finanziarie detengono la maggioranza del debito greco e, secondo Reuters, il Vega è il fondo unico rappresentante.

Nel comitato rimangono, compresi i rappresentanti di Alpha Bank, Eurobank, National Bank, AXA, di BNP Paribas, in CNP Assurances, la Commerzbank, Deutsche Bank, ING, Intesa San Paolo e LBBW.

(Ta Nea)

***
La palla all'ISDA ...
 

russiabond

Il mito, la leggenda.
Lasciare l'euro significherebbe lo smantellamento del tessuto sociale '

FINMIN: Siamo vicini ad un accordo sul PSI

NAFTEMPORIKI.GR Martedì, 20 Dicembre 2011 16:52
Ultimo aggiornamento: 20/12/2011 17:28



dot.gif







Come una priorità nazionale è emerso alla vigilia del paese nell'area dell'euro, il Ministro delle Finanze, parlando a un evento del Consiglio economico e sociale della Grecia sul tema "La crisi dello sviluppo economico e sociale".
Il signor Venizelos ha avvertito che il costo reale di un eventuale uscita dall'euro sarebbe lo smantellamento del tessuto sociale, e ha osservato che la crisi ha rotto il tessuto nazionale, dal momento che "nessuno si fida a chiunque e qualsiasi cosa", come ha detto.
Riferendosi al programma di scambio bond ha detto che "siamo vicino a un accordo su» PSI. "Credo che questa. Ed è possibile se i partner rispettare l'accordo del 26 ottobre ", ha detto.
Ha notato, inoltre, che le cose potrebbero essere diverse per il paese se avessimo, ha detto, le condizioni di consenso politico fin dall'inizio "se il problema di ridurre il debito era cresciuto ai nostri partner fin dall'inizio."
"Potrebbe aver sviluppato un altro percorso se la società era aperta alla questione dei cambiamenti strutturali sin dall'inizio. Avrebbe potuto sviluppato un altro percorso se il paese avesse un sistema fiscale diverso da zero ", ha aggiunto.
Il Ministro delle Finanze ha inoltre delineato i quattro passi necessari al fine, ha detto, a ricostruire la fiducia con i cittadini e con i mercati.
Il primo disse di stabilire un programma nazionale di vincita. Il secondo, ha proseguito, è di rimanere in Grecia, mentre gli altri due è quello di convincere la classe media "che esiste e continuerà", e ogni cittadino "che non resterà unica vittima e abbandonato della crisi".

Irlanda, Europa dovrebbe considerare incremento aiuti - Fmi

martedì 20 dicembre 2011 18:12






DUBLINO, 20 dicembre (Reuters) - L'Europa dovrebbe prendere in considerazione di erogare un aiuto supplementare all'Irlanda per garantire il successo del salvataggio Ue-Fmi da 85 miliardi di euro.
E' quanto afferma il Fmi, nell'ultimo rapporto dello staff.
"Il peggioramento delle condizioni nella zona euro hanno... aumentato i rischi che il debito dell'Irlanda non sia sostenibile; di conseguenza le prospettive di successo del programma restano fragili", si legge nel documento.
Il Fondo spiega di aver concordato, insieme all'Europa, con l'Irlanda di anticipare le erogazioni a Dublino al primo trimestre dell'anno prossimo, rispetto a quanto programmato, ovvero la seconda parte del 2012, per contribuire a rassicurare gli investitori.
Il capo della missione del Fmi in Irlanda, Craig Beaumont, ha detto ai giornalisti che non è escluso che Dublino possa tornare ad emettere debito al termine della fase di salvataggio, a fine 2013.



***
Periferici.

I negoziati per lo scambio

Spagnolo fondo riferito lasciato il comitato direttivo di individui per il PSI

Pubblicato: Martedì, 20 Dicembre 2011





Gli spagnoli hedge fund Vega Asset Management ha registrato, secondo le fonti citate dalla Reuters, recedere dal comitato direttivo di investitori privati ​​sotto la testa di IIF per PSI in obbligazioni greche.

L'agenzia si riferisce ai disaccordi sui termini in base al quale diventerà lo scambio volontario di obbligazioni.

Vega si è rifiutato di commentare la notizia. L'hedge fund, con sede a Madrid, è stato uno dei membri del comitato è stato formato il mese scorso per accelerare la consultazione.

Il comitato ha raccomandato 30 istituzioni finanziarie detengono la maggioranza del debito greco e, secondo Reuters, il Vega è il fondo unico rappresentante.

Nel comitato rimangono, compresi i rappresentanti di Alpha Bank, Eurobank, National Bank, AXA, di BNP Paribas, in CNP Assurances, la Commerzbank, Deutsche Bank, ING, Intesa San Paolo e LBBW.

(Ta Nea)

***
La palla all'ISDA ...



...figli e figliastri....invece di aiutare quei poveri greci a pagare il conto ...prestano ancora al Nord...

Ha fatto bene il fondo spagnolo ...a capito che lo stavano "intortando"...ed ha mollato gli ormeggi ...

voglio propio vedere se arrivano al 50% ...se lo sognano ...non hanno ancora capito che devono "gettonare" di più...:D


Venizelos è meglio che se lo ricordi ...puo fare Default quanto vuole poi passeranno 20 anni prima di trovare qualcuno che gli compri la sua cartaccia....:lol:

...se lo possono swappare tra di loro ...voglio vedere se mandano in Default il paese se non arrivano neanche al 50% ...

faranno altri summit del kazzo ...e altre proposte ...non gli resta altro da fare ...


...pezzi di letame ...:-o
 

discipline

Forumer storico
Mentre si attendono gli sviluppi, lettura dal FT di due giorni fa dove così si commentava il fenomeno delle aste di titoli greci a breve:

Financial tricks to get out of debt
Something funny has been going on in Greek debt markets. Even as the yields available on bonds maturing in just a few months have soared to silly levels, the government has been able to raise money at perfectly reasonable rates.

Last Tuesday, for example, Greece issued a bill – a short-dated debt instrument – that matures in June.
It raised €3.7bn ($4.8bn), paying 4.95 per cent, annualised. By the standards of ordinary times this would be a disaster; Germany is paying zero interest on similar bills.

But given what is going on in Greece, the auction was not far short of miraculous. Rather than buying the bill from Greece, investors could have bought Greek government bonds in the secondary market maturing just five days later. At the time of the auction these bonds yielded more than 130 per cent, annualised.

Greece’s ability to tap the “market” is a straightforward case of financial repression, where governments use their sovereign powers to finance themselves at below fair market rates.

What is going on in Greece is a reworked version of the old principle of printing money to pay government debt (“monetising” it), this time via the banks. Such tricks are likely to become increasingly common as governments grapple with horrific debts.

Another example is shown by the manipulation of interest rates by the US Federal Reserve. No, I don’t mean quantitative easing. Back in 1951, the Fed minutes record central bankers discussing to what extent they should help the White House fund its growing deficit, what limit to set on long-term interest rates, and how much debt they should monetise.

Go back to Greece. It is able to issue bills at such low yields by manipulating the banks – bankrupt without the help of the central bank, they have little choice but to do what it wants – and by ignoring the legal terms of its bonds. Greek bills and bonds should have equal status in the “voluntary” default being negotiated with European banks. But Greece has ruled that bills will not be subject to the losses being discussed for the bonds. The European Central Bank, perhaps the biggest holder of Greek debt, will also be excluded from losses, even as Europe’s commercial banks are pressured by their governments to take part.

All of this manipulation amounts to different forms of taxation, often well-hidden. The bill issues are a tax on Greece’s savers, who could have earned far more if their bank bought similar-maturity bonds.
Likewise, the Fed’s actions back in 1951 were a tax on bond buyers, who earned less than they would have done without Fed manipulation.

Greece’s “voluntary” default is rather similar to what the Treasury went on to do when the Fed found it could no longer keep yields depressed.

The US decided to swap marketable 21-year debt paying 2½ per cent for non-marketable 29-year debt paying 2¾ per cent. That might not sound very appealing, but William McChesney Martin, then assistant secretary of the Treasury, was clear about why people would take it up. It was, he told the Fed in private, a “trick” to “lock up as much as possible” of the longer-dated paper.

Greece’s trick has been seen through by creditors, who are worried about the precedent it is setting for future European defaults to manipulate bondholders’ contractual rights.

But creditors are clearly not prepared for the sort of tricks governments got up to last time their debt was out of control, after the second world war.

As academics Carmen Reinhart and Belén Sbrancia pointed out earlier this year, financial repression works in two ways. It can restrict interest rates directly, as many countries did until the 1980s, and China still does, or restrict where money goes, with exchange controls and financial regulation.

Money is still free to flow across borders, but the other forms of financial repression they document are on the way back.

Already banks are being forced to jack up their holdings of government bonds, thanks to new rules designed to make them safer. Banks in the eurozone would certainly be safer if they held fewer government bonds, not more, but liquidity and capital requirements both push them to hold more.
American banks now hold $1.7tn of American government-backed bonds, up more than a third in three years.

Negative interest rates are perhaps the biggest threat. If rates can be kept down, even as inflation rises, this acts as a tax on savers, benefiting borrowers – particularly the government.

Reinhart and Sbrancia estimated this hidden “tax” was equivalent to raising tax revenues by more than a quarter from 1945 to 1980 in the UK, and by 19 per cent in the US.

Italy “raised” more by wiping out government debt in this way than it managed to secure from proper taxes between 1945 and 1970. In Britain real interest rates are minus 4.7 per cent, and in September were at their lowest since 1977. The funny goings-on are not only in Greece.
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Users who are viewing this thread

Alto