silver01
Nuovo forumer
@StockExchange 28-02-2012, 13:10 #79042
1. La politica è l'unica alternativa conosciuta alla guerra; tutt'altra questione è se i politici europei correnti siano o meno all'altezza. La posizione del "piove, governo ladro" è utile per scaricare lo stress, ma non è accettabile in uno con il tuo spessore culturale. Hai mai provato a svolgere una funzione politica? Arbitro in una partita di calcetto, amministratore di condominio, ... Se pensi di essere più bravo dei politici attuali, hai il preciso dovere di proporti come leader; non è una provocazione, è solo il modo in cui le cose dovrebbero funzionare.
2. La distinzione che ho proposto tra cassettisti e speculatori dell'ultima ora è di tipo tecnico, non moralistico; i cassettisti possono ottenere maggiore attenzione dai media e dall'opinione pubblica. Non ho remore verso chi rischia in condizioni di elevata incertezza (speculare, osservare, riflettere), e se guadagna mi fa piacere e sono pronto a felicitarmi. Mi da fastidio invece chi in caso di perdita si fa prendere dal panico e dalla paranoia, e poi diffonde questi atteggiamenti nei forum.
Il pagamento dei debiti è un archetipo della convivenza umana; in questo thread si parla ormai disinvoltamente di ripudio totale del debito da parte della Grecia e anche degli altri paesi europei in difficoltà; tutto è possibile, ma questo è uno scenario apocalittico di fronte al quale le guerre mondiali del secolo scorso sarebbero solo delle passeggiate.
La realtà molto semplice è che anche i politici e le istituzioni europee sono in una condizione di estrema incertezza, come le banche, come tutti noi; la storia non è fatta sempre di routine. Il problema del retail per il momento è del tutto indefinito, occorre prima definire i grandi numeri, ai dettagli si penserà in seguito. Le proposte di soluzione del debito greco di cui attualmente si discute sono state elaborate dalla troika, non dal governo Greco. Sarebbe insensato, per rassicurare il retail, creare ulteriori difficolta alla procedura di swap.
Se e quando mi sarà prospetttata una soluzione penalizzante e ingiusta, prenderò le opportune iniziative; ad esempio proporrò ai bondisti greci di lungo periodo di organizzare manifestazioni pubbliche nelle capitali europee, a partire da Atene.
1. La politica è l'unica alternativa conosciuta alla guerra; tutt'altra questione è se i politici europei correnti siano o meno all'altezza. La posizione del "piove, governo ladro" è utile per scaricare lo stress, ma non è accettabile in uno con il tuo spessore culturale. Hai mai provato a svolgere una funzione politica? Arbitro in una partita di calcetto, amministratore di condominio, ... Se pensi di essere più bravo dei politici attuali, hai il preciso dovere di proporti come leader; non è una provocazione, è solo il modo in cui le cose dovrebbero funzionare.
2. La distinzione che ho proposto tra cassettisti e speculatori dell'ultima ora è di tipo tecnico, non moralistico; i cassettisti possono ottenere maggiore attenzione dai media e dall'opinione pubblica. Non ho remore verso chi rischia in condizioni di elevata incertezza (speculare, osservare, riflettere), e se guadagna mi fa piacere e sono pronto a felicitarmi. Mi da fastidio invece chi in caso di perdita si fa prendere dal panico e dalla paranoia, e poi diffonde questi atteggiamenti nei forum.
Il pagamento dei debiti è un archetipo della convivenza umana; in questo thread si parla ormai disinvoltamente di ripudio totale del debito da parte della Grecia e anche degli altri paesi europei in difficoltà; tutto è possibile, ma questo è uno scenario apocalittico di fronte al quale le guerre mondiali del secolo scorso sarebbero solo delle passeggiate.
La realtà molto semplice è che anche i politici e le istituzioni europee sono in una condizione di estrema incertezza, come le banche, come tutti noi; la storia non è fatta sempre di routine. Il problema del retail per il momento è del tutto indefinito, occorre prima definire i grandi numeri, ai dettagli si penserà in seguito. Le proposte di soluzione del debito greco di cui attualmente si discute sono state elaborate dalla troika, non dal governo Greco. Sarebbe insensato, per rassicurare il retail, creare ulteriori difficolta alla procedura di swap.
Se e quando mi sarà prospetttata una soluzione penalizzante e ingiusta, prenderò le opportune iniziative; ad esempio proporrò ai bondisti greci di lungo periodo di organizzare manifestazioni pubbliche nelle capitali europee, a partire da Atene.