sboom69
Forumer attivo
..sempre Bottarelli , se vi fa/faccio arrabbbiare ditemelo che non lo posto più
"Eppure, un Btp italiano a 10 anni paga quasi il 6% mentre il corrispettivo nipponico va a ruba nonostante paghi un interesse dell’1,09%. Secondo voi, perché i mercati non si azzardano a picchiare su yen e dollaro ma picchiano sull’euro? Qual è il problema? L’euro. Anzi, la mancanza di sovranità monetaria ed elasticità di azione e reazione che esso ha portato con sé all’interno di un’Europa composta da Stati che più diseguali non si potrebbe.
L’euro è una macchina per distruzione perenne, fondamentalmente disallineato e capace di creare un gap del 30% in fatto di competitività tra il Nord e il Sud dell’Europa e vedere i deficit di conto corrente intra-eurozona divenire vasti, cronici e corrosivi. L’euro ha tolto alle nazioni le armi: tassi d’interesse, liquidità, svalutazione e tassi di cambio. In questo contesto, la Germania ha una sola ricetta: imporre austerità, quasi il mantra della salvezza sia quello che vede l’esistenza di sbilanciamenti buoni (il surplus commerciali tedesco) e sbilanciamenti cattivi (i deficit commerciali del cosiddetto Club Med).
Non è così, gli sbilanciamenti sono entrambi cattivi. Così come le panzane spacciate per soluzioni e travestite da fantomatici piani da 3mila miliardi di euro. Inesistenti. Il baratro è dietro l’angolo e a questo punto anche il mese di alimentazione forzata e coma farmacologico che il Fmi intendeva garantire ad Atene per evitare la bancarotta prima del G20 di Cannes del 3 e 4 novembre, appare a forte rischio. Oltre che pateticamente inutile.
P.S. In compenso, nell’ombra, ci sono notizie che fanno pensare. Il governo ucraino, infatti, dal 23 settembre ha sospeso tutti i pagamenti del Tesoro per le spese di budget nel disperato tentativo di accumulare cash per far fronte al pagamento di un coupon a scadenza che i sottoscrittori, apparentemente, non avevano intenzione di prolungare. In totale, si parlava di due serie di bonds per un totale di pagamento di 5,3 miliardi di dollari con scadenza 28 settembre, ovvero due giorni fa. Alle 17 di quel giorno, il pagamento NON era stato effettuato.
In un comunicato, il Centro ucraino per l’imprenditoria, rendeva noto che «questo mancato pagamento ci suggerisce che entro poche ore l’Ucraina potrebbe trovarsi in uno stato di default tecnico». Quindi, incapace di onorare tutti i pagamenti, compresi quelli energetici verso la Russia, proprio a ridosso dell’arrivo dell’inverno. Capito ora la mossa di blindare il potere a Mosca posta in essere dal dinamico duo Putin-Medvedev, con tanto di defenestrazione del ministro delle Finanze ribelle, Kudrin?
Sarà un autunno molto caldo a Est e la promessa di zar Vladimir di trasformare la Russia in una delle potenze economiche del mondo potrebbe non essere solo propaganda. Vista anche la quantità d’oro accumulata in questi mesi da Mosca, con la quale dar vita a un rublo gold-backed in grado di ritagliarsi un ruolo non secondario sui mercati (soprattutto se spalleggiato dallo yuan in perenne attesa di rivalutazione), a fronte di troppe valute che sono carta straccia, sopravvalutate o direttamente stampate in cantina. Attenzione all’Ucraina, quindi. Ora mi spiego quel +125 punti base registrato il 23 settembre dal cds sovrano di Kiev, schizzato a quota 900 in un giorno..."
FINANZA/ Il "salvagente" tedesco non salva l?Europa | pagina 4
"Eppure, un Btp italiano a 10 anni paga quasi il 6% mentre il corrispettivo nipponico va a ruba nonostante paghi un interesse dell’1,09%. Secondo voi, perché i mercati non si azzardano a picchiare su yen e dollaro ma picchiano sull’euro? Qual è il problema? L’euro. Anzi, la mancanza di sovranità monetaria ed elasticità di azione e reazione che esso ha portato con sé all’interno di un’Europa composta da Stati che più diseguali non si potrebbe.
L’euro è una macchina per distruzione perenne, fondamentalmente disallineato e capace di creare un gap del 30% in fatto di competitività tra il Nord e il Sud dell’Europa e vedere i deficit di conto corrente intra-eurozona divenire vasti, cronici e corrosivi. L’euro ha tolto alle nazioni le armi: tassi d’interesse, liquidità, svalutazione e tassi di cambio. In questo contesto, la Germania ha una sola ricetta: imporre austerità, quasi il mantra della salvezza sia quello che vede l’esistenza di sbilanciamenti buoni (il surplus commerciali tedesco) e sbilanciamenti cattivi (i deficit commerciali del cosiddetto Club Med).
Non è così, gli sbilanciamenti sono entrambi cattivi. Così come le panzane spacciate per soluzioni e travestite da fantomatici piani da 3mila miliardi di euro. Inesistenti. Il baratro è dietro l’angolo e a questo punto anche il mese di alimentazione forzata e coma farmacologico che il Fmi intendeva garantire ad Atene per evitare la bancarotta prima del G20 di Cannes del 3 e 4 novembre, appare a forte rischio. Oltre che pateticamente inutile.
P.S. In compenso, nell’ombra, ci sono notizie che fanno pensare. Il governo ucraino, infatti, dal 23 settembre ha sospeso tutti i pagamenti del Tesoro per le spese di budget nel disperato tentativo di accumulare cash per far fronte al pagamento di un coupon a scadenza che i sottoscrittori, apparentemente, non avevano intenzione di prolungare. In totale, si parlava di due serie di bonds per un totale di pagamento di 5,3 miliardi di dollari con scadenza 28 settembre, ovvero due giorni fa. Alle 17 di quel giorno, il pagamento NON era stato effettuato.
In un comunicato, il Centro ucraino per l’imprenditoria, rendeva noto che «questo mancato pagamento ci suggerisce che entro poche ore l’Ucraina potrebbe trovarsi in uno stato di default tecnico». Quindi, incapace di onorare tutti i pagamenti, compresi quelli energetici verso la Russia, proprio a ridosso dell’arrivo dell’inverno. Capito ora la mossa di blindare il potere a Mosca posta in essere dal dinamico duo Putin-Medvedev, con tanto di defenestrazione del ministro delle Finanze ribelle, Kudrin?
Sarà un autunno molto caldo a Est e la promessa di zar Vladimir di trasformare la Russia in una delle potenze economiche del mondo potrebbe non essere solo propaganda. Vista anche la quantità d’oro accumulata in questi mesi da Mosca, con la quale dar vita a un rublo gold-backed in grado di ritagliarsi un ruolo non secondario sui mercati (soprattutto se spalleggiato dallo yuan in perenne attesa di rivalutazione), a fronte di troppe valute che sono carta straccia, sopravvalutate o direttamente stampate in cantina. Attenzione all’Ucraina, quindi. Ora mi spiego quel +125 punti base registrato il 23 settembre dal cds sovrano di Kiev, schizzato a quota 900 in un giorno..."
FINANZA/ Il "salvagente" tedesco non salva l?Europa | pagina 4