francamente non sono d'accordo.
1) trovo quei due tizi totalmente ignoranti in materia
2) che la causa di tutto sia la grecia è sotto gli occhi di tutti basta una news positiva dalla grecia e tutto sale a palla
Calcola che io stesso non sto facendo alcun investimento nell'economia reale proprio a causa di questa situazione.
Aggiungo che gli analisti che hanno detto per mesi e mesi non temete la grecia investite in obbligazioni corporate che tanto non sono correlate hanno fatto solo fare un bagno di sangue...
i cds fiat sono a 1000..
>> invetibailmente se i cds italia sono sopra 400
>> inevitabilmente se i cds grechi stanno a quanto stanno
La grecia è uno stato della ue, ripetutamente è stato detto chesarebbe stato salvato a ogni costo.
Se saltasse, passerà l'equazione:
lo ha fatto la grecia, lo possono fare tutti.
A quel punto la pressione sui cds / spread italiani salirebbe tantissimo e per le imprese non ci sarebbe alcuna speranza di ottenere credito a valori sostenibili..
ciao
La causa reale dell'arretramento sui mercati azionari non è tanto la Grecia di per se, ma è la paura del rallentamento/recessione globale.
Se le economie più forti tradizionalmentee quella USA, come universale benchmark occidentale, avessero presentato dati macro migliori e si fosse pensato che il problema greco fosse stato unicamente un problema loro della loro economia che arranca, da tempo il mercato si sarebbe lasciato la questione alle spalle. Per un anno, un anno e mezzo, d'altronde, da quando è un problema conclamato (Gennaio-Febbraio 2010 primi allarmi, aprile-maggio crisi esplosa) il mercato l'ha comunque saputa mettere tra parentesi (tranne poi sfruttare tutta la crisi piigs in modo pretestuoso per gli immancabili e lucrosissimi saliscendi) e andare comunque a cercare nuovi massimi fino a maggio-giugno scorso, negli indici principali.
La Grecia è solo un simbolico banco di prova di come si intende uscire da questa spinosa situazione mondiale del leverage esorbitante sia pubblico che privato, proprio a fronte di una crescita asfittica (quando non sia recessione conclamata).
Hai due possibilità, tertium non datur:
1) debiti rispettati a mezzo di politiche di enorme espansione monetaria:
inflazione, stock market su per corsa a "beni reali".
E' quello che abbiamo visto nel rimbalzo del gatto morto dei listini dal 2009 in risposta al QE Americano come modello di reazione a questa crisi. (Perchè lo hai capito vero, che in termini "secolari" quello era solo il rimbalzo del gatto morto...).
2) debiti rispettati in parte e nei limiti del possibile (quindi ristrutturazioni e insolvenze a catena) mediante sacrifici e austerity con politiche di forte stabilità monetaria.
Situazione chiaramente deflattiva che sgonfia i prezzi di tutto, quindi stock market down.
Io comincio a pensare che nel 2015 l'oro sarà a 4500$/oncia

Ormai non se ne esce...qualunque cosa facciano, la nostra economia monetaria/obbligazionaria è alla frutta.
Concludo dicendo che fai benissimo ad astenerti da investimenti "reali" per ora. E' fondamentale capire prima che indirizzo si vuole prendere.
E tutto sembra propendere per due scuole di pensiero contrapposte:
USA vs "deutsche europe".