Titoli di Stato area Euro GRECIA Operativo titoli di stato - Cap. 3 (6 lettori)

tommy271

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Un'occhiata alla prime aperture:

La Borsa di Atene muove con l'ASE a 953 punti -0,42.

Spread stabile/positivo intorno ai minimi a 784 pb.

Benchmark Francoforte, stabile: bid/ask 59,85 - 61,01
Trentennale 2041 bid/ask 44,30 - 45,25

Denaro minimo a 43,82 sul 38
Lettera minima a 45,13 sempre sul 38.
 

tommy271

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FAZ: Il taglio del debito greco è inevitabile





Il quotidiano Frankfurter Allgemeine sostiene che il ministro delle finanze Wolfgang Schaeuble non ha detto tutta la verità circa l'esposizione dei contribuenti tedeschi sui rischi della crisi.

Secondo la Deutsche Welle, questa conclusione deriva dalla proposta di Schaeuble alla Commissione Finanze del Parlamento tedesco la scorsa settimana, il Daily Mail ha detto. Secondo la FAZ, il suggerimento che i buoni del Tesoro, mentre il rischio di prestito a causa del meccanismo di Germania europeo di stabilizzazione finanziaria (EFSM) e il meccanismo europeo di stabilità (ESM), ma non include i contributi di 60 miliardi di euro in ESM, in cui la Germania partecipa con il 20%, o la concessione di prestiti su base bilaterale alla Grecia attraverso lo sviluppo dello stato della banca KfW, che ammontano a 15,2 miliardi di euro.

Se si contano tutte, l'intera responsabilità di contribuenti tedeschi per un importo 122 miliardi invece di 95,3 miliardi come compilato dal Ministero delle Finanze, conclude la Frankfurter Allgemeine. Inoltre ha ricordato in precedenza studio Ifo Institute di Monaco di Baviera, durante il quale la dissoluzione della zona euro sarebbe costato ai contribuenti tedeschi fino a 632 miliardi di bilancio, che non accetta il ministero delle Finanze tedesco.


Taglio di capelli è inevitabile?


Secondo il rapporto, il debito in Grecia rimane il rischio più grande, come il debito del paese ha superato il 170% del PIL per il 2013. "Il taglio di capelli è inevitabile", dice il professor Jorg FAZ Rochol, membro del Consiglio scientifico del Ministero delle Finanze.


"L'avanzo primario registrato dal bilancio greco prima di luglio è lontano da pagamenti a copertura dei tassi di interesse. Quindi è necessario e inevitabile ristrutturazione del debito, che comprenderà almeno la metà del debito ", che per la Germania sarebbe tradotto in" doppia cifra di miliardi di euro ", spiega il professor Rochol.

Da parte sua, Claude Henning presso l'Istituto di Economia Mondiale di Kiel stati in Frankfurter Allgemeine che secondo stime approssimative, i creditori pubblici avrebbe dovuto rinunciare al 65% dei loro prestiti alla Grecia. "Suppongo che dopo le elezioni tedesche, il governo federale ci annuncia che non c'è alternativa al taglio di capelli," dice il professor Claude.

 

tommy271

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Bund, tassi si stabilizzano dopo aver segnato picco da 20 settimane

venerdì 16 agosto 2013 10:20








LONDRA, 16 agosto (Reuters) - Avvio di seduta sulle posizioni per i governativi tedeschi, i cui rendimenti si stabilizzano, dopo aver toccato i massimi da venti settimane, a fronte di prospettive economiche migliori per la zona euro e di dati Usa giudicati compatibili con la riduzione dello stimolo monetario della Federal Reserve già a partire da settembre.

Poco dopo le 10,00 i future sul Bund avanzano di 13 tick a 140,24, e dopo l'ampio sell-off di ieri, e appaiono impostati a chiudere la settimana con il calo più consistente dalla metà di giugno.

Gli investitori monitoreranno i dati sull'attività del settore manifatturiero previsti per la prossima settimana, in cerca di conferme del proseguimento della ripresa nella seconda parte dell'anno, dopo l'uscita dalla recessione sancita dai dati del Pil relativi al secondo trimestre.

In mattinata sono invece in arrivo i numeri definitivi sull'inflazione di luglio, ma la seduta potrebbe più che altro essere scandita da movimenti legati a fattori tecnici.

Gli operatori presteranno attenzione anche ai dati relativi al mercato immobiliare e alla fiducia dei consumatori negli Stati Uniti, per verificare la loro compatibilità con un outlook più brillante per la prima economia mondiale.

"Ora abbiamo un quadro coerente con un rialzo dei tassi del Bund...e con una riduzione degli spread per i Paesi periferici. La chiave di queste dinamiche è tutta macroeconomica", spiega Rainer Guntermann, strategist di Commerzbank. "Nel brevissimo termine, è difficile pensare che questo scenario possa aver fine", aggiunge.

Il tasso del decennale tedesco è stabile in area 1,87%, dopo essere salito ieri fino a 1,906%, picco da marzo 2012,

in parallelo al rendimento dell'analoga scadenza dei Treasuries Usa, che ha segnato il massimo da due anni.

I dati migliori delle attese arrivati del mercato del lavoro, con le richieste di sussidi per la disoccupazione scese nell'ultima settimana ai minimi da ottobre 2007, hanno infatti incentivato le aspettative di una prossima riduzione del piano di acquisto bond di Federal Reserve.
 

tommy271

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Cina, Giappone in decisa uscita da Treasuries Usa dopo commenti Fed

venerdì 16 agosto 2013 10:26







NEW YORK, 16 agosto (Reuters) - Cina e Giappone sono stati i paesi esteri che hanno registrato le maggiori vendite di titoli di stato degli Stati Uniti in giugno, quando sono emersi i primi segnali di un possibile ridimensionamento dello stimolo monetario della Fed.

Secondo dati pubblicati ieri dal Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, i flussi netti di Treasuries Usa hanno mostrato uscite per un totale di 40,8 miliardi dollari - quasi tutti da Cina e Giappone - contro gli acquisti registrati invece in maggio per 11,3 miliardi.

In generale i flussi di capitali hanno visto negli Usa in giugno uscite nette per 19 miliardi contro entrate per 56,6 milirdi in maggio, ma in particolare le uscite nette hanno riguardato gli asset a lungo termine, per 66,9 miliardi di dollari - il quinto mese consecutivo di deflusso di fondi e il maggiore dall'agosto 2007 - contro le uscite di maggio per 27,0 miliardi (dato rivisto).

Nel dettaglio dei dati emerge che la Cina, il più grande creditore estero, ha ridotto le sue posizioni in Treasuries Usa a 1.275,8 miliardi di dollari dai 1.297 miliardi di maggio (rivisto). Stessa cosa ha fatto il Giappone che ha ridotto il suo portafoglio di Treasuries Usa per il terzo mese di fila a 1.083 miliardi di dollari in giugno da 1.104 miliardi di maggio.

Insieme i due paesi hanno venduto circa 40 miliardi di dollari, dunque quasi tutto l'ammontare complessivo di uscite per 40,8 miliardi.

I commenti dal presidente della Federal Reserve Ben Bernanke il 22 maggio scorso - secondo cui la banca centrale potrebbe ridurre il suo programma di acquisto di asset a partire da settembre - sono stati la miccia che ha alimentato il sell-off di titoli del Tesoro Usa.

Il rendimento del decennale benchmark Usa è salito fino a un massimo di due anni al 2,823% ieri dopo gli incoraggianti dati sulle richieste di disoccupazione Usa. In giugno aveva visto un massimo a 2,6670% nel mese di giugno dopo un trading range di 1,6140-2,2350% di maggio, mentre in aprile, i rendimenti erano sotto il 2,0%.

"L'ondata di vendite sui titoli del Tesoro e i commenti di Bernanke sono legati" dice Michael Woolfolk, strategist di BNY Mellon a New York. "Il fulmine non colpisce mai due volte nello stesso posto, ma Bernanke ha ripetuto il concetto anche in giugno e ciò ha fatto ribollire il mercato".

I deflussi netti di Treasuries - aggiunge Woolfolk - hanno segnato il maggior livello almeno dal 1977, quando il governo ha iniziato la compilazione dei dati.

Al contrario, i dati pubblicati oggi dalla Bce mostrano come i flussi netti e di portafoglio in giugno abbiamo visto entrate per 18,1 miliardi, dopo le entrate di 39,5 milirdi di maggio .

Occorre aggiungere che anche le banche centrali estere hanno ridotto le loro posizioni in asset Usa: di 2,7 miliardi dollari a 3.300 miliardi dollari nella settimana che si è chiusa il 14 agosto.

Non diverso è il trend sugli altri asset.

Se si comprendono anche gli asset a breve scadenza, come i bill, gli investitori esteri hanno venduto un netto di 19 miliardi dollari nel mese di giugno, a fronte di acquisti per 56,6 miliardi dollari al mese precedente.

Anche le azioni degli Stati Uniti sono state penalizzate. Gli investitori esteri hanno venduto 26,841 miliardi di dollari di titoli azionari nel mese di giugno, dopo aver venduto 8,62 miliardi dollari a maggio. Essi hanno anche venduto 5,2 miliardi di debito delle agenzie degli Stati Uniti, dopo la vendita di 10,3 miliardi dollari in maggio.
 

ZioJimmy

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(ANSAmed) - ATENE, 16 AGO - Dopo una breve vacanza per il periodo di Ferragosto, il premier conservatore greco Antonis Samaras e i suoi ministri stanno preparandosi a tornare al lavoro già dall'inizio della prossima settimana quando dovranno essere riavviati gli sforzi per la riforma economica. Ma i due partiti che compongono la fragile coalizione di governo - Nea Dimokratia (centro-destra, di Samaras) e il socialista Pasok guidato dal vice premier Evanghelos Venizelos - saranno anche impegnati a calmare le fronde interne suscitate dai timori di nuove misure di austerità.

Secondo quanto riferisce la stampa ateniese, Samaras dovrà concentrarsi su tre direttive: finalizzare gli impegni presi da Atene con la troika (Ue, Bce e Fmi), migliorare l'immagine internazionale della Grecia e arginare il più possibile il dissenso all'interno della compagine governativa soprattutto in vista delle elezioni in programma il prossimo 22 settembre in Germania, Paese che ha messo a disposizione la maggior parte degli aiuti finanziari per il salvataggio della Grecia in cambio di rigide misure di austerità. Così, la settimana prossima, al suo ritorno al Megaro Maximou (la sede del governo), Samaras si troverà nuovamente ad affrontare l'opposizione di parecchi suoi deputati (ma anche del Pasok) a nuove misure di austerità come la possibilità, dall'anno prossimo, di tornare a mettere all'asta le proprietà immobiliari - per lo più prime case - per le quali i proprietari non sono più in grado di pagare i mutui alle banche. A causa della crisi economica, le vendite all'asta erano state sospese sino al 31 dicembre prossimo.

Ma le priorità di Samaras restano le riforme in programma nell'amministrazione statale e nei settori della sanità e della pubblica istruzione. Il suo governo, infatti, al ritorno della troika ad Atene il mese prossimo dovrà essere in grado di dimostrare che la messa in mobilità di circa 25.000 dipendenti statali entro la fine dell'anno sta procedendo senza intoppi.

Sarà un settembre torrido? Mah...
 

tommy271

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Secondo me sta storia del tapering è caricata di timori eccessivi...così come aspettative eccessive ruotano intorno alle elezioni tedesche...il tapering sarà graduale, e compensato dal recupero dell'economia reale...e la Merkel sarà confermata...detto questo, penso anch'io che ci siano obbligazioni sopravvalutate...per esempio il trentennale italiano intorno al 5% mi dà molte perplessità...se si frantumano i meccanismi di salvataggio ue, dove va a finire? Preferisco la Grecia che almeno ha rendimenti stratosferici...tanto il mio ragionamento è: se l'eurozona regge e la Germania di fatto continua a garantire per tutti, i periferici sono solvibili, se si spacca crolla tutto...a quel punto se devo rischiare rischio per molto, non per poco...e lo slogan "l'Italia non è la Grecia" mi convince fino ad un certo punto...senza la garanzia europea, uno stato col debito/pil al 130%, un sistema politico paralizzato e un'economia in recessione non ha il decennale al 4%

Credo anch'io ... però se la riduzione parte già da settembre, qualche scossetta sui mercati obbligazionari ci sarà ...
 

tommy271

Forumer storico
Sicuramente, Grecia a parte, il quadro attuale sta mettendo in discussione le mie convinzioni di obbligazionista indefesso...ho analizzato mezzo mondo, ma non so dove mettere il mio liquido

Qualcosa sull'Italia va sempre messo ;).
Poi vediamo come gira tra un pò ... non è da escludersi qualche puntatina in terra tedesca.
 

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