Obbligazioni bancarie Gruppo CreVal: sub e senior

Citigroup Global Markets Limited nel consorzio di garanzia dell’aumento di capitale Creval - Giornale di Sondrio

Citigroup Global Markets Limited nel consorzio di garanzia dell’aumento di capitale Creval
Affianca Mediobanca nell'operazione da 700 milioni di euro.
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Citigroup Global Markets Limited è entrato a far parte del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale del Credito Valtellinese.

Citigroup Global Markets affianca Mediobanca
Il Credito Valtellinese ha comunicato che ieri Citigroup Global Markets Limited, in qualità di Co-Global Coordinator e Joint Bookrunner, è entrata a far parte del consorzio di garanzia dell’aumento di capitale previsto dal nuovo piano industriale del Gruppo Creval per un importo massimo di 700 milioni di euro. Un’operazione già pre-garantita da Mediobanca – Banca di Credito Finanziario, in qualità di Global Coordinator e Bookrunner. Citi ha pertanto sottoscritto con Creval un accordo di pre-underwriting in linea con quello sottoscritto da Mediobanca
il 7 novembre scorso.
 
Il Sindaco Seri incontra il Direttore generale Creval

Il Sindaco Seri incontra il Direttore generale Creval
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30 novembre 2017
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Fano, 30 novembre 2017 – Il sindaco di Fano Massimo Seri si è incontrato questo pomeriggio con il Direttore generale del Credito Valtellinese Mauro Selvetti e con il nuovo direttore di Carifano Giorgio Giovannini nella sede fanese di Piazza XX Settembre.
L’alto dirigente della Creval ha manifestato al primo cittadino il forte interesse che il gruppo bancario ha per il territorio dove ha operato la Carifano e confermato che il rafforzamento patrimoniale previsto in questo periodo attraverso un aumento di capitale rappresenta un pilastro all’interno del piano industriale necessario per continuare a svolgere anche a Fano e nel suo circondario l’intera attività di istituto.
“Infatti, l’obiettivo finale – ha rilevato il direttore generale della Creval Mauro Selvetti – è quello di continuare a dare sostegno alle famiglie e al mondo delle imprese, con quest’ultimo che sta manifestando concreti segnali positivi”.
Nel ringraziare per questa rinnovata manifestazione di volontà, il sindaco di Fano Massimo Seri ha espresso tutto il suo compiacimento.
“Ai nuovi vertici operativi del Credito Valtellinese – ha sottolineato il sindaco Massimo Seri – ho fatto i migliori auguri di buon lavoro, con la certezza che l’Istituto di credito continuerà ad assicurare la sua presenza in loco, nel solco della storica Cassa di Risparmio
di Fano”.

Sottotitolo: FONDAZIONE CARIFANO PARTECIPA ALL'ADC (E MAGARI SALE)
 
E' un articolo uscito la settimana scorsa: era già stato postato in parte da Fabrizio. Quella sotto è la versione completa pubblicata ieri su formiche.net. Mi sono permesso di evidenziare alcuni passaggi.

Creval, ecco tutte le ultime novità - Formiche.net
Creval, ecco tutte le ultime novità
Luca Gualtieri e Andrea Montanari Spread

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La minaccia arriva dalla Francia e dagli Stati Uniti. Un fronte unitario, rappresentato dall’imprenditore e finanziere transalpino Denis Dumont (oggi vive in Svizzera) e da un gruppo finanziario americano ancora top secret. L’obiettivo di questa possibile alleanza sarebbe la conquista del Creval, attraverso la sottoscrizione di un’ampia parte dell’aumento di capitale da 700 milioni che sarà votato dall’assemblea del gruppo valtellinese il prossimo 19 dicembre.

Un progetto ambizioso ma già in fase avanzata di elaborazione se è vero che Dumont, accreditato di un patrimonio di 400 milioni che, secondo indiscrezioni di mercato sarebbe già salito al 9% del capitale della banca presieduta da Miro Fiordi, anche se dalle comunicazioni Consob risulta ancora in possesso del 5,78%.

Ma come fare per fronteggiare questa offensiva estera e mantenere in mani italiane il Creval? L’unico modo possibile, individuato dai vertici, è la chiamata alle armi dei soci storici. E così, come appreso da più fonti qualificate vicine all’operazione da MF-Milano Finanza, Fiordi ha chiamato a raccolta i grandi azionisti italiani. In particolare, martedì sera nel centro direzionale milanese di via Feltre, all’incontro al quale ha preso parte anche il direttore generale Mauro Selvetti si sono ritrovati una trentina di azionisti di peso della banca di Sondrio (per la gran parte provenienti dalle province di Milano e Monza e Brianza) e una ventina di dipendenti.

Fiordi ha chiesto ai soci di fare un grande sforzo e di partecipare alla ricapitalizzazione in modo tale da poter difendere il Creval dalla possibile minaccia franco-americana. Anche perché, secondo quel che trapela dalle sale operative, si sostiene che Dumont e il gruppo americano potrebbero unire le forze e salire, proprio durante l’operazione di rafforzamento patrimoniale, al 20-25% della banca, limitando il peso del fronte italiano.

All’incontro, durato diverse ore, avrebbero partecipato tra gli altri il vice presidente dell’istituto Michele Colombo (la cui famiglia ha quasi lo 0,4% del capitale), Aldo Fumagalli, patron del gruppo Sol, Alberto Ribolla, oggi consigliere del Creval e già vicepresidente. Con loro anche altri soci di peso come i valtellinesi Emilio Rigamonti e gli esponenti del gruppo dolciario Galbusera.

Anche se va ricordato che, dall’analisi dell’ultimo libro soci relativo all’assemblea della scorso primavera (i fondi istituzionali esteri si sono presentati col 10%), il primo socio forte privata italiano oggi è la Diocesi di Milano attraverso la Fondazione Lambriana (1,06%), rappresentata in assise da Enrico Marco Fumagalli. Mentre un altro azionista di spessore, che forse risponderà alla chiamata alle armi di Fiordi è la famiglia De Censi (0,2%). Da questo piano di difesa dell’italianità del Creval si sarebbero invece chiamate fuori, almeno per il momento, le associazioni di azionisti Go Credito e Assocreval che nel recente passato hanno rappresentato la fronda all’interno dell’assemblea dell’istituto di Sondrio.

Ora bisognerà vedere se il tentativo di Fiordi, in banca da sempre (l’ascesa è iniziata nel 2003 con la nomina a direttore generale), andrà a segno salvaguardando l’italianità della banca o se invece ci sarà la scalata franco-americana. Anche perché il clima dell’incontro di martedì è stato teso.

Ieri, intanto, Citigroup, in qualità di co-global coordinator e joint bookrunner, è entrata a far parte del consorzio di garanzia dell’aumento già pre-garantito da Mediobanca , global coordinatore bookrunner dell’operazione.

(Articolo pubblicato su MF/Milano Finanza, quotidiano diretto da Pierluigi Magnaschi)

04/12/2017
 
se tanto mi da tanto in valtellina con la stessa percentuale si dovrebbe arrivare al 20 - 25 per cento. Mancano però 500....

Salvagente decisivo - Carige, dai piccoli azionisti salvagente da 100 milioni

SALVAGENTE DECISIVO 05 dicembre 2017

Carige, dai piccoli azionisti salvagente da 100 milioni

Genova - Interminabile la durata del consiglio di amministrazione (8 ore). «Soddisfacente», secondo diverse fonti, il risultato portato a casa ieri dalla banca dei liguri.

All’antivigilia della conclusione dell’aumento di capitale da 560 milioni che termina domani, Carige si avvicina al traguardo avendo predisposto la cessione degli Npl (si chiude oggi col Credito Fondiario) e della società di credito al consumo Creditis (negoziato in esclusiva con Chenavari). Ma soprattutto riscoprendo, un po’ a sorpresa, una rinnovata fiducia accordatale da migliaia di piccoli azionisti.

Secondo quanto risulta al Secolo XIX, l’azionariato retail della banca avrebbe già sottoscritto «oltre 100 milioni di aumento di capitale». Una cifra inattesa, che in parte smentisce le previsioni di chi diceva che i “piccoli” stessero abbandonando la nave. «Questa banca presenta caratteristiche eccezionali e se messa nella condizioni giuste può lavorare molto bene», commenta una fonte.
 
Riporto la notizia ma non mi è chiara. Nel senso che non si capisce quale è il prezzo di cessione di questo portafoglio ed il valore in cui lo stesso è a bilancio.

Così può darsi che questa cessione generi complessivamente plus, sia in pareggio o minus.

Nel caso generi plus l'aumento di capitale non dovrebbe essere necessario nella misura di 700 M. Mentre nel caso generi minus la società si trova con una perdita che probabilmente determinerà una perdita di esercizio, da coprire con le risorse dell'adc.

Una situazione a mio giudizio abbastanza complessa.


Creval, le cessioni di Npl arrivano a 2,1 miliardi di euro. In vista dell'aumento di capitale

Creval, le cessioni di Npl arrivano a 2,1 miliardi di euro. In vista dell'aumento di capital

Di Redazione 06 dicembre 2017, ore 09:00


Il Credito Valtellinese ha siglato un accordo di cessione di 24 milioni di euro di incagli a Hoist Finance, incassando il 58% del loro valore lordo.

Nel portafoglio figurano 140 esposizioni creditizie verso privati, con immobili residenziali come sottostanti.

La banca ha già finalizzato cessioni per 2,1 miliardi di euro ed è recente lo smaltimento della tranche più importante, pari a 1,4 miliardi.

Tali operazioni sono propedeutiche all'imminente aumento di capitale da 700 milioni di euro.
 
Notizie Radiocor - Commenti - Borsa Italiana

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) - Milano, 06 dic - Stmicroelectronics ha perso ancora quota (-3,7%), sempre sui timori che il settore dei microchips potrebbe subire un riassetto se un gruppo come Apple iniziera' a produrre in casa i chips. Sono andate bene le Leonardo (+1%) dopo che il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha dichiarato che deve esserci una posizione paritetica tra Leonardo e Thales in vista della futura alleanza italo-francese nelle navi militari. In piu' il ceo del gruppo, Alessandro Profumo, si aspetta una 2018 migliore (in termini di ordini, ricavi e profitti) per la divisione elicotteri. Hanno rialzato la testa le Prysmian (+0,93%) a due giorni dall'annuncio dell'acquisizione di General Cable per 3 miliardi di dollari. Sono andate male le Fca (-1,4%), mentre sono salite dello 0,11% le Ferrari. Hanno perso quota le banche e soprattutto le ex popolari, ossia le Bper (-1,23%), le Banco Bpm (-1,75%) e le Ubi (-1%). Fuori dal paniere principale, ha accusato una flessione del 7,9% il Credito Valtellinese, mentre gli investitori si interrogano sull'aumento di capitale che la banca dovra' lanciare a inizio 2018. Iren e' salita del 4,59%, portandosi su nuovi massimi storici, all'indomani del sostanziale via libera del cda all'acquisizione di Acam La Spezia
 
CreVal, Fitch riduce il giudizio sul debito

(Teleborsa) - Fitch Ratings ha ridotto i Long-Term Issuer Default Rating (IDR) del Credito Valtellinese (CreVal) a 'B-' da 'BB-', analogamente al Viability Rating (VR) a 'b-' da 'bb-'. I rating sono ora posti sotto osservazione per evoluzioni. Il 7 novembre del 2017, l'istituto ha annunciato un maxi aumento di capitale fino a 700 milioni di euro.
 
Creval, Fitch abbassa rating a 'B-' in attesa aumento capitale

MILANO (Reuters) - Fitch ha abbassato i rating di Creval a lungo termine ‘issuer default’ a ‘B-’ da ‘BB-’ e quello ‘viability’ a ‘b-’ da ‘bb-’ ponendoli a “watch evolving”.

Il taglio dei rating segue l‘annuncio dell‘istituto di un piano industriale che include un aumento di capitale da 700 milioni di euro finalizzato ad accelerare la pulizia di bilancio attraverso cessioni di 2,1 miliardi di crediti deteriorati, spiega l‘agenzia di rating.

Per Fitch il downgrade riflette l‘indebolimento delle condizioni della banca alla luce delle perdite attese con le vendite dei deteriorati e che l‘istituto conta di coprire con la ricapitalizzazione e altre iniziative di rafforzamento patrimoniale.

Il ‘rating watch evolving” riflette una possibile revisione al rialzo dei rating se “le annunciate operazioni verranno concluse con successo, il che si tradurrebbe in una migliore qualità degli asset e migliori prospettive di redditività”, si legge una nota.

Per contro, se le operazioni non andranno in porto, questo “aumenterebbe, a nostro avviso il rischio di fallimento della banca data la sua più limitata flessibilità finanziaria”.

Sul sito www.reuters.it altre notizie Reuters in italiano. Le top news anche su www.twitter.com/reuters_italia
 
MF:
POSSIBILE ALLEANZA TRA IL SOCIO E IL FONDO IN VISTA DELL’AUMENTO DI CAPITALE. L’OBIETTIVO È ARRIVARE AL 20-25% Sul Creval scatta l’asse Dumont-Cerberus Ecco la rete di società e professionisti che affi ancano il fi nanziere tra Francia e Lussemburgo (Gualtieri e Montanari a pagina 6)
 

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