Ecco una testimonianza dalla Valtellina
Creval: il dubbio amletico di una lettrice
Sondrio, 22 gennaio 2018 |
OPINIONI |
ECONOMIA
Creval: il dubbio amletico di una lettrice
Una signora che possiede azioni del Credito Valtellinese ha posto un quesito al quale non è semplice dare un risposta.
Buongiorno, sono purtroppo un'azionista da anni di CVAL . Ho vissuto tutte le fasi di aumenti, accorpamenti ecc, e incaponendomi a non voler mai vendere dato che il titolo era in perdita. Adesso mi ritrovo con un capitale ridotto al lumicino.
Da 56.000 azioni sono passata a 560 con una perdita di quasi il 90%. Avevo pensato di dimenticarmene, ma adesso se l'aumento di capitale non andrà in porto ci sarà il rischio di vedere sparire il titolo dalle quotazioni borsistiche. Cosa fare? Grazie per la partecipazione. Mi piacerebbe condividere pareri con gli altri azionisti. Lettera firmata
Gentile Signora
In parte, lei stessa, ha già risposto alla sua domanda. Il rischio di veder sparire il titolo dalle quotazioni borsistiche c'è e non va sottovalutato, ma l'ipotesi che l'aumento di capitale possa non andare in porto ci pare molto improbabile.
Naturalmente un'opinione più autorevole della nostra potrebbero esprimere quei colleghi di giornali specializzati in economia e finanza ai quali la sua domanda potrebbe essere rivolta. Valtellinanews è una testata locale che si sforza di essere attenta ai temi e ai problemi del territorio, ma non ha quelle competenze che si possono trovare nella stampa di settore.
Dare poi consigli in materia di finanza ed economia è sempre azzardato, anche per coloro che professionalmente seguono l'andamento dei titoli nella borsa italiana e in quelle estere.
Per quanto riguarda la condivisione di pareri con altri azionisti l'unico consiglio che ci sentiamo di darle è di creare una comunità, ben al di fuori e lontana mille miglia dai social network, costituendo una mini banca dati da far viaggiare per e-mail.
Potrà sembrarle paradossale che da un giornalista legato alla Rete le venga l'esortazione a stare lontana dai social network; con amarezza le dobbiamo però confidare che è estremamente poco producente mettere in piazza su Facebook e assimilati argomenti e notizie di una certa delicatezza. (a.com.)