Obbligazioni bancarie Gruppo CreVal: sub e senior (3 lettori)

Fra41

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ROMA (MF-DJ)--CreVal punta ad anticipare i tempi del piano di de-risking e di asset quality mediante cessione di Npl: tutti i 2,1 mld potrebbero essere perfezionati entro giugno.
L'operazione, scrive Il Messaggero, rientra nelle manovre di rafforzamento patrimoniale che ha il suo tassello fondamentale nell'aumento di capitale da 700 mln al via poco dopo meta' febbraio. Non c'e' ancora una delibera formale, ma si profila lo schema B.Carige. Il dossier Npl sarebbe all'esame di molti investitori tra i quali il fondo Algebris di Davide Serra che ha tentato la cartolarizzazione della banca ligure ma e' stato battuto dal Credito Fondiario, entrato nel capitale di B.Carige.
De-risking e aumento fanno parte del piano industriale al 2020 varato a novembre dalla banca.
MF-DJ NEWS

Eccolo lì lo schema B con botta nel didietro dei subisti...
 

dulcamara

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ROMA (MF-DJ)--CreVal punta ad anticipare i tempi del piano di de-risking e di asset quality mediante cessione di Npl: tutti i 2,1 mld potrebbero essere perfezionati entro giugno.
L'operazione, scrive Il Messaggero (...) MF-DJ NEWS

Questa mattina ho letto il messaggero ma dice poco di più..

Sullo sfondo c'è sempre sempre l'aumento monstre di 700 M (che non sono bruscolini se rapportati alla capitalizzazione di Creval ed al fatto che il management è sempre quello).

Ora possiamo discutere all'infinito se la regia di Mediobanca riuscirà a portare in porto l'adc (ovviamente una parte non può che essere riservata agli istituzionali, sempre sperando che questi sottoscrivano). Sta di fatto che questi di sicuro hanno preparato un piano di riserva, di cui probabilmente fa parte la conversione (su base volontaria) dei sub in azioni (e quindi considerando le quotazioni dei sub con uno sconto del 15 per cento circa sul valore delle nuove azioni emesse), come è stato fatto nel caso di Carige (dove però c'era e c'è un socio forte al 30 per cento).

Cmq tra pochi giorni sapremo di più....
 

NoWay

It's time to play the game
Questa mattina ho letto il messaggero ma dice poco di più..

Sullo sfondo c'è sempre sempre l'aumento monstre di 700 M (che non sono bruscolini se rapportati alla capitalizzazione di Creval ed al fatto che il management è sempre quello).

Ora possiamo discutere all'infinito se la regia di Mediobanca riuscirà a portare in porto l'adc (ovviamente una parte non può che essere riservata agli istituzionali, sempre sperando che questi sottoscrivano). Sta di fatto che questi di sicuro hanno preparato un piano di riserva, di cui probabilmente fa parte la conversione (su base volontaria) dei sub in azioni (e quindi considerando le quotazioni dei sub con uno sconto del 15 per cento circa sul valore delle nuove azioni emesse), come è stato fatto nel caso di Carige (dove però c'era e c'è un socio forte al 30 per cento).

Cmq tra pochi giorni sapremo di più....

Opinione personale o supportata da notizie certe?
 

dulcamara

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Opinione personale o supportata da notizie certe?

Opinione personalissima. Mediobanca ha un management preparato che viene dalle università di economia ed ha studiato sui testi di management (che poi pescano a piene mani dai testi di tattica militare) e che insegnano ad avere sempre almeno una via di fuga (il cosiddetto "piano B").

Purtroppo non altrettanto si può dire di altri autoproclamati banchieri.
 

dulcamara

Forumer attivo
Postilla

Con l'azione in continua discesa non vorrei che il piano B (con conversione sub su base volontaria) fosse promosso a piano A (sostituendo quello dell'adc senza esclusione del diritto di opzione)
 

dulcamara

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Ecco una testimonianza dalla Valtellina

Creval: il dubbio amletico di una lettrice

Sondrio, 22 gennaio 2018 |
OPINIONI | ECONOMIA
Creval: il dubbio amletico di una lettrice
Una signora che possiede azioni del Credito Valtellinese ha posto un quesito al quale non è semplice dare un risposta.

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Buongiorno, sono purtroppo un'azionista da anni di CVAL . Ho vissuto tutte le fasi di aumenti, accorpamenti ecc, e incaponendomi a non voler mai vendere dato che il titolo era in perdita. Adesso mi ritrovo con un capitale ridotto al lumicino.

Da 56.000 azioni sono passata a 560 con una perdita di quasi il 90%. Avevo pensato di dimenticarmene, ma adesso se l'aumento di capitale non andrà in porto ci sarà il rischio di vedere sparire il titolo dalle quotazioni borsistiche. Cosa fare? Grazie per la partecipazione. Mi piacerebbe condividere pareri con gli altri azionisti. Lettera firmata

Gentile Signora
In parte, lei stessa, ha già risposto alla sua domanda. Il rischio di veder sparire il titolo dalle quotazioni borsistiche c'è e non va sottovalutato, ma l'ipotesi che l'aumento di capitale possa non andare in porto ci pare molto improbabile.

Naturalmente un'opinione più autorevole della nostra potrebbero esprimere quei colleghi di giornali specializzati in economia e finanza ai quali la sua domanda potrebbe essere rivolta. Valtellinanews è una testata locale che si sforza di essere attenta ai temi e ai problemi del territorio, ma non ha quelle competenze che si possono trovare nella stampa di settore.

Dare poi consigli in materia di finanza ed economia è sempre azzardato, anche per coloro che professionalmente seguono l'andamento dei titoli nella borsa italiana e in quelle estere.

Per quanto riguarda la condivisione di pareri con altri azionisti l'unico consiglio che ci sentiamo di darle è di creare una comunità, ben al di fuori e lontana mille miglia dai social network, costituendo una mini banca dati da far viaggiare per e-mail.

Potrà sembrarle paradossale che da un giornalista legato alla Rete le venga l'esortazione a stare lontana dai social network; con amarezza le dobbiamo però confidare che è estremamente poco producente mettere in piazza su Facebook e assimilati argomenti e notizie di una certa delicatezza. (a.com.)
 

dulcamara

Forumer attivo
Creval, Davide Serra cavaliere bianco nell'aumento?

Creval, Davide Serra cavaliere bianco nell'aumento?
Il fondo Algebris potrebbe aderire a uno schema simile a quello adottato da Carige e poi rilevare gli Npl della banca valtellinese. Che intanto cede altro terreno in Borsa
Stefano Neri

martedì 23 gennaio 2018 11:34
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Davide Serra con la sua Algebris potrebbe essere fra i protagonisti della maxi operazione di rafforzamento patrimoniale che attende il Credito Valtellinese nei prossimi mesi.

Non solo. Il gruppo del finanziere italiano trapiantato a Londra potrebbe anche partecipare all'aumento di capitale del Creval la cui partenza è prevista subito dopo la metà di febbraio, se il management della banca valtellinese sceglierà di "ispirarsi" allo schema seguito da recentemente da Carige. Lo schema di Carige prevedeva cioè il ruolo dei subgaranti di prima allocazione, i quali hanno partecipato all'aumento della banca ligure essendo coinvolte in altre fasi del rafforzamento.

Il Credito Fondiario per esempio ha aderito alla ricapitalizzazione in cambio di un pacchetto consistente di sofferenze, mentre il fondo inglese Chenavari ha rilevato il controllo di Creditis investendo cospicuamente nella sottoscrizione anche se poi ha in parte monetizzato quanto ottenuto.

Il Creval in particolare, secondo indiscrezioni di stampa, vorrebbe accelerare sul cosiddetto derisking contemplato dal piano industriale e punterebbe a cedere 2,1 miliardi entro giugno. E qui entrerebbe in scena Davide Serra con il suo fondo Algebris, rimasto ai margini proprio nell'operazione della banca ligure, in cui si è visto battuto dal Credito Fondiario entrato poi nel capitale di Carige.

L'intervento di Algebris o di altri nuovi investitori sarebbe comunque importante per aiutare il Creval ad affrontare un aumento da 700 milioni di euro, cioè pari a circa 7 volte l'attuale capitalizzazione della banca. Le ultime indiscrezioni parlano di un roadshow subito dopo la pubblicazione dei risultati finanziari del 2017, prevista per il 5 febbraio, e un avvio per il 19 febbraio e di una durata di circa tre settimane, con le prime due riservate agli investitori istituzionali e la terza all'offerta in Borsa dell'eventuale inoptato.

Si attendono dettagli anche sulla composizione del consorzio di garanzia, oggi formato da Mediobanca e Citigroup e e che potrebbe essere allargato anche al Credit Suisse. Intanto in Borsa il titolo del Creval segna nella tarda mattinata di oggi un nuovo ribasso di circa il 2,7% a 9,3 euro contro il +0,2% dell'indice bancario di Piazza Affari.
 

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