Ex sì, questi finti poveri......democratici progressisti...naturalmente. Per loro, però.
Per l’ex radicale Emma Bonino si è trattato dell'ennesimo flop
. Infatti, è dalle Europee di vent'anni fa (quando in ticket con Pannella prese l'8%) che la Bonino inanella un tonfo dopo l'altro,
non vincendo e non eleggendo neanche un candidato, né alle Europee del 2009, né alle regionali in Lazio del 2010, né a quelle in Basilicata,
né alle Politiche del 2018 (quando entrò in Parlamento, con
Tabacci, grazie a un seggio blindato…).
Eppure il partito ultraeuropeista gode di importanti sostenitori e di finanziamenti altrettanto illustri.
È noto che la forza politica ha ricevuto un finanziamento pari a 200mila euro da George Soros e dalla moglie Tamiko Bolton.
Si apprende che tra il 22 e il 30 gennaio, i due "filantropi” liberal hanno versato la bellezza di 99.789 euro ciascuno nelle casse del partito della Bonino.
A confermarlo è la stessa leader, ex Ministro degli Esteri: “Da Soros abbiamo ricevuto
200mila euro l’anno scorso. Ma smettiamola con le leggende.
Questa si accompagna a quella che farei parte del Bilderberg, una specie di Ku klux klan dei poveri i cui membri italiani sono dei pericolosi complottisti".
I soldi ricevuti dal finanziere, tuttavia, sono tutt’altro che frutto di teorie complottiste, come lei stessa ha ammesso e come riporta
Libero.
"Con Soros – sottolinea Emma Bonino – ci siamo trovati prima della caduta del Muro, a supportare i dissidenti dell’epoca.
E, dopo il 1989, la sua attività a sostegno della democrazia e della società aperta ha permesso di portare a casa
battaglie di libertà come il Tribunale penale internazionale. Ma è tutto chiaro e trasparente, pubblicato sui bilanci".
Soros e moglie non sono però gli unici paperoni a supportare Emma Bonino.
Come riporta
Il Tempo, Il terzo big a contribuire alla causa
con 100mila euro tondi al partito risulta il Prof. Peter Baldwin,
filantropo e marito di
Lisbet Rausing, erede dell impero svedese della Tetra Pak, nonché fondatori dell'
Arcadia Fund.
Baldwin si è attenuto alle regole per quanto riguarda il partito
ma ha potuto elargire cifre ben più cospicue ai candidati boniniani.
Nello specifico, 260mila euro sono stati regalati al solo Benedetto Della Vedova.
Dalla lista dei finanziatori, sottolinea
Il Tempo, emerge poi un dato molto curioso: un partito che finanzia un altro partito.
Il Centro Democratico, fondato nel 2012 dall' ex Udc Bruno Tabacci, ha infatti versato 301 mila euro a +Europa.
Insomma, a +Europa i soldi non mancano di certo: purtroppo per loro, però, non sono sufficienti per ottenere i consensi.