astro blu
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Intervista a Gino Strada , pubblicata su www.arcoiris.tv il 30/05/06 e che ho trascritto .
D : sei tornato dall’afghanistan?
R : sono tornato il 24 aprile dall’afghanistan.
D :quindi qual è la situazione adesso in Afghanistan, perché il sistema mediatico non è che ci tenga tanto informati?
R :ma, ieri noi abbiamo avuto nell’ospedale di Kabul 71 feriti ricoverati , tutti feriti da pallottole, tutti civili.In Afghanistan c’è la guerra, anche se a molti dà fastidio ammetterlo, perché smentisce tutte le loro analisi politiche e tutte le loro campagne medianiche, c’è la guerra e purtroppo la tensione stà crescendo, oggi sono stati uccisi 4 operatori di un’altra organizzazione umanitaria, la situazione stà peggiorando rapidamente.
Credo che l’unica logica possibile sia quella di rifiutare la logica della guerra, cioè di rifiutare l’uso della forza per risolvere o migliorare i problemi, e quindi il primo passo è via le truppe.
Via le truppe italiane sarebbe non soltanto, come dire un gesto rispettoso della nostra costituzione, sarebbe anche un gesto di grande intelligenza nei confronti degli afgani e sarebbe bello che l’Italia dicesse, bene niente militari ma intensifichiamo gli sforzi umanitari.
D : quindi sei d’accordo con il ritiro immediato delle truppe senza porre più tempo in mezzo?
R : purtroppo non si parla di ritiro di truppe dell’Afghanistan ne immediato ne a medio ne a lungo termine per ora , noi speriamo di riuscire di avviare un dialogo con questo nuovo governo, di convincerli che invece è il caso di togliere le truppe italiane da tutti i teatri di guerra.
Siamo nella più totale illegalità internazionale anche in Afghanistan, siamo soprattutto un bersaglio, siamo anche un fattore di rischio, anche per i non militari, il nostro personale da quando ci sono militari italiani è sicuramente molto più a rischio.
D : quindi gli afgani non ci vivono come una forza di pace come ci vogliono far credere attraverso il sistema mediatico?
R : queste sono le stupidaggini della propaganda politica, una forza di pace non può essere una forza armata, quando uno si arma è perché è certo di avere dei nemici.
Queste mi sembrano proprio scuse più che altro, noi siamo vissuti come chi è lì a partecipare assieme ad altri . Ovviamente le responsabilità principali sono degli Stati Uniti e degli inglesi
sia chiaro, però noi siamo lì a partecipare un’occupazione militare.
D : senti cosa ne pensi della situazione in Iran in questo momento mi sembra stia diventando piuttosto incandescente?
R : ecco vorrei fare io la domanda ai giornalisti, perché sta diventando incandescente la situazione in Iran, chi è che si è inventato questa cosa?Non c’è niente di incandescente in Iran, vanno avanti la loro vita normale, si stà montando un’altra campagna contro l’Iran, così come si è montata una campagna che è ancora in corso negli Stati Uniti. Io sono rientrato pochi giorni fa dagli Stati Uniti e c’è una furibonda campagna mediatica sul genocidio in Darfur, genocidio che non esiste.
Non c’è nessuna crisi iraniana, c’è semplicemente l’atteggiamento aggressivo degli Stati Uniti che ritengono di essere i padroni , nel senso anche più volgare del termine, padroni del mondo, ritengono di poter fare qualsiasi cosa, uccidere chi vogliono loro per i profitti delle loro multinazionali. Il problema è che questo rischia di travolgere tutti, perché l’Iran non è Grenada e non è neanche l’Iraq e siccome già si ventila la possibilità di uso di armi atomiche,
noi rischiamo di trovarci sull’orlo di un terzo conflitto mondiale in cui verranno usate armi nucleari.
Tutto questo per far sì che 15, 20 , 30 persone possano diventare ancora più miliardarie, mi sembra una follia totale.
D : per quanto riguarda invece la situazione della Palestina, la sospensione degli aiuti da parte dell’Unione Europea, e parliamo in particolare del nostro governo, il mancato riconoscimento del governo di Hamas, che poi è stato eletto democraticamente fino a prova contraria, cosa ne pensi di questo atteggiamento?
R : penso che sia un atteggiamento ipocrita, tutti quelli che si riempiono la bocca di democrazia democrazia… io personalmente non credo che democrazia significhi si vota.Ci sono paesi in cui non si vota e sono molto più democratici nel senso di aperti e rispettosi delle persone di tanti paesi dove si vota. Ciò nonostante quelli che si riempiono la bocca di democrazia uguale là si vota anche se sotto occupazione militare, poi dopo se ne dimenticano quando i risultati delle elezioni non sono quelli che volevano loro, quindi questa è una truffa che si svela da sola.
Ciao Claudio
D : sei tornato dall’afghanistan?
R : sono tornato il 24 aprile dall’afghanistan.
D :quindi qual è la situazione adesso in Afghanistan, perché il sistema mediatico non è che ci tenga tanto informati?
R :ma, ieri noi abbiamo avuto nell’ospedale di Kabul 71 feriti ricoverati , tutti feriti da pallottole, tutti civili.In Afghanistan c’è la guerra, anche se a molti dà fastidio ammetterlo, perché smentisce tutte le loro analisi politiche e tutte le loro campagne medianiche, c’è la guerra e purtroppo la tensione stà crescendo, oggi sono stati uccisi 4 operatori di un’altra organizzazione umanitaria, la situazione stà peggiorando rapidamente.
Credo che l’unica logica possibile sia quella di rifiutare la logica della guerra, cioè di rifiutare l’uso della forza per risolvere o migliorare i problemi, e quindi il primo passo è via le truppe.
Via le truppe italiane sarebbe non soltanto, come dire un gesto rispettoso della nostra costituzione, sarebbe anche un gesto di grande intelligenza nei confronti degli afgani e sarebbe bello che l’Italia dicesse, bene niente militari ma intensifichiamo gli sforzi umanitari.
D : quindi sei d’accordo con il ritiro immediato delle truppe senza porre più tempo in mezzo?
R : purtroppo non si parla di ritiro di truppe dell’Afghanistan ne immediato ne a medio ne a lungo termine per ora , noi speriamo di riuscire di avviare un dialogo con questo nuovo governo, di convincerli che invece è il caso di togliere le truppe italiane da tutti i teatri di guerra.
Siamo nella più totale illegalità internazionale anche in Afghanistan, siamo soprattutto un bersaglio, siamo anche un fattore di rischio, anche per i non militari, il nostro personale da quando ci sono militari italiani è sicuramente molto più a rischio.
D : quindi gli afgani non ci vivono come una forza di pace come ci vogliono far credere attraverso il sistema mediatico?
R : queste sono le stupidaggini della propaganda politica, una forza di pace non può essere una forza armata, quando uno si arma è perché è certo di avere dei nemici.
Queste mi sembrano proprio scuse più che altro, noi siamo vissuti come chi è lì a partecipare assieme ad altri . Ovviamente le responsabilità principali sono degli Stati Uniti e degli inglesi
sia chiaro, però noi siamo lì a partecipare un’occupazione militare.
D : senti cosa ne pensi della situazione in Iran in questo momento mi sembra stia diventando piuttosto incandescente?
R : ecco vorrei fare io la domanda ai giornalisti, perché sta diventando incandescente la situazione in Iran, chi è che si è inventato questa cosa?Non c’è niente di incandescente in Iran, vanno avanti la loro vita normale, si stà montando un’altra campagna contro l’Iran, così come si è montata una campagna che è ancora in corso negli Stati Uniti. Io sono rientrato pochi giorni fa dagli Stati Uniti e c’è una furibonda campagna mediatica sul genocidio in Darfur, genocidio che non esiste.
Non c’è nessuna crisi iraniana, c’è semplicemente l’atteggiamento aggressivo degli Stati Uniti che ritengono di essere i padroni , nel senso anche più volgare del termine, padroni del mondo, ritengono di poter fare qualsiasi cosa, uccidere chi vogliono loro per i profitti delle loro multinazionali. Il problema è che questo rischia di travolgere tutti, perché l’Iran non è Grenada e non è neanche l’Iraq e siccome già si ventila la possibilità di uso di armi atomiche,
noi rischiamo di trovarci sull’orlo di un terzo conflitto mondiale in cui verranno usate armi nucleari.
Tutto questo per far sì che 15, 20 , 30 persone possano diventare ancora più miliardarie, mi sembra una follia totale.
D : per quanto riguarda invece la situazione della Palestina, la sospensione degli aiuti da parte dell’Unione Europea, e parliamo in particolare del nostro governo, il mancato riconoscimento del governo di Hamas, che poi è stato eletto democraticamente fino a prova contraria, cosa ne pensi di questo atteggiamento?
R : penso che sia un atteggiamento ipocrita, tutti quelli che si riempiono la bocca di democrazia democrazia… io personalmente non credo che democrazia significhi si vota.Ci sono paesi in cui non si vota e sono molto più democratici nel senso di aperti e rispettosi delle persone di tanti paesi dove si vota. Ciò nonostante quelli che si riempiono la bocca di democrazia uguale là si vota anche se sotto occupazione militare, poi dopo se ne dimenticano quando i risultati delle elezioni non sono quelli che volevano loro, quindi questa è una truffa che si svela da sola.
Ciao Claudio
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