ricpast
Sono un tipo serio
ciao toso
ciao caro!
come stai?
vieni a dare il tuo contributo legal-fiscal nel 3d!
daiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
ciao toso
Io ho una societa', non immobiliare in via prevalente, che tra le altre cose nell'oggetto sociale recita:
"essa puo' compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari, immobiliari, acquisto anche in leasing, vendita e permuta di beni immobili in genere, civili, industriali,commerciali, rustici e urbani, gestione degli stessi in conto proprio o di terzi, con possibilita' di concederli in locazione, esclusa quella finanziaria, a terzi"
In base a quanto sopra gli immobili di proprieta' residenziali o commerciali vengono locati e sugli stessi a fine anno vengono fatti gli ammortamenti di legge 3%, inoltre tutte le spese relative alla loro gestione vengono tutte portate a costi.
Sluti
Io ho una societa', non immobiliare in via prevalente, che tra le altre cose nell'oggetto sociale recita:
"essa puo' compiere tutte le operazioni commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari, immobiliari, acquisto anche in leasing, vendita e permuta di beni immobili in genere, civili, industriali,commerciali, rustici e urbani, gestione degli stessi in conto proprio o di terzi, con possibilita' di concederli in locazione, esclusa quella finanziaria, a terzi"
In base a quanto sopra gli immobili di proprieta' residenziali o commerciali vengono locati e sugli stessi a fine anno vengono fatti gli ammortamenti di legge 3%, inoltre tutte le spese relative alla loro gestione vengono tutte portate a costi.
Sluti
ciao caro!
come stai?
vieni a dare il tuo contributo legal-fiscal nel 3d!
daiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
mmmmmm
da quello che scrivi sembra quindi che la tua società abbia la POSSIBILITA' di effettuare le operazioni dette nell'ambito del settore immobiliare ma la sua ATTIVITA' PREVALENTE potrebbe essere un'altra e non nel mercato immobiliare...
Credo che in talune fattispecie (soprattutto dal punto di vista fiscale) tale differenza, per quanto teorica più che sostanziale, possa avere una rilevanza non di poco conto.
Altra cosa:
tu mi dici che gli appartamenti (uso residenziale) che la società ha in pancia vengono ammortizzati così come gli immobili strumentali....
La cosa mi pare alquanto strana....
O meglio, provo a spiegarmi:
da un punto di vista CIVILISTICO (i numeri del bilancio che viene presentato in Camera di Commercio per intenderci) è del tutto coerente che un immobile (di qualsiasi tipologia esso sia) di proprietà venga ammortizzato annualmente.
da un punto di vista FISCALE (la dichiarazione dei redditi per intederci) invece mi pare strano che le quote di ammortamento di immobili non strumentali vengano considerate costo deducibile...
Ti sarei davvero grato se potessi verificare questo perchè la tua esperienza diretta può rivelarsi utilissima per tutti noi al fine di dipanare molti dubbi su qs materia specifica che è centrale per poter proseguire nel ragionamento.
Se in effetti, come penso, la quota di ammortamento degli appartamenti (non quella dei negozi ad esempio) non venisse dedotta allora ci sarebbe una cosiddetta "ripresa fiscale" in sede di dichiarazione dei redditi e la società verrebbe tassata su tale importo.
Si configurerebbe quindi un pagamento anticipato di imposte: la società starebbe quindi pagando oggi (a seguito della ripresa in sede di dichiarazione dei redditi) delle imposte che sarebbero di competenza dell'esercizio nel quale l'immobile uscirà dal patrimonio aziendale.
Il pagamento di imposte anticipate, a livello di registrazione contabile civilistica, non attiene al conto economico ma esclusivamente al patrimonio (uscita di banca e contestuale rilevazione del credito nei confronti del fisco).
Il fatto di aver però proceduto all'ammortamento dell'immobile ha generato un costo (indeducibile) a livello di bilancio.
Se è così allora mi sentirei, come si suol dire, "cornuto e mazziato".....nel senso che ho anticipato al fisco (aggravio dal punto di vista finanziario) delle imposte per una vicenda il cui fatto impositivo si verificherà solo in futuro (e cioè al momento della vendita dell'immobile) ed in più ho un bilancio peggiorato nel risultato per effetto della quota di ammortamento (aggravio dal punto di vista economico) e qs non va bene sia nell'ambito dei rapporti con le banche per la definizione degli affidamenti sia per eventuali possibilità di distribuzione di utili...
attendo interventi
Infatti leggendo la discussione sono voluto intervenire perche' trovavo difformita' tra quello che e' stato scritto in merito agli ammortamenti e spese deducibili e quello che io (il commercialista) apllico nella compilazione del bilancio.
Ovviamente gli ammortamenti che effettuo annualmente riducono il valore a bilancio dell'immobile che qualora venisse venduto dovrei pagare le tasse sulla differenza tra il prezzo di vendita e il costo che risulta a bilancio a seguito delle quote di ammortamento.
Comunque alla prima occasione chiedero delucidazione in merito al commercialista su che base poggia la sua interpretazione nell'applicazione delle quote di ammortamento anche su immobili locati a privati ad uso abitativo.
Attendo ansiosamente le risposte del commercialista allora
Ave a tutti!
Sono nuovo e novellino: mi hanno consigliato questo forum (e questa discussione in particolare) da un altro sito e devo dire che il consiglio è stato davvero ottimo!
Ho letto tutto il topic, ma dovrò prendermi un po' di tempo per "assimilare" la grande mole di informazioni: nell'attesa pensavo - come suggerito dall'utente che ha aperto la discussione - di esporvi il mio caso.
Attualmente la mia famiglia possiede una SRL "dormiente", che io pensavo di "riattivare" (almeno inizialmente) in campo immobiliare (sfera economica prevista dallo Statuto della società).
Sempre ad oggi, la mia famiglia possiede un appartamento civile locato (da anni), che entra nella dichiarazione IRE/IRPEF, ed un altro (sfitto) in una palazzina da ristrutturare.
Infine anch'io possiedo direttamente due appartamenti nella stessa palazzina da ristrutturare.
1) far conferire tutti gli appartamenti in questione alla SRL dormiente, compresi i miei due (diventandone così socio);
2) far nominare o me od un mio familiare amministratore, così da produrre costi deducibili alla società ed anche estrarre un po' di proventi da locazione;
3) provvedere alla ristrutturazione della palazzina, tramite la società, per poi mettere a reddito i tre appartamenti ivi compresi;
4) (eventualmente) investire in altri immobili, da mettere a reddito.
Dalla lettura del topic, ho capito che la faccenda è parecchio più complessa e variabile di quanto sospettassi - io non sono un "tecnico" del settore immobiliare - e quindi è probabilissimo che la mia road map sia un castello di carte, però avrei piacere di sentire la vostra.
Grazie e...
P.s. So che molti di voi penseranno che è stata una follia non sfruttare prima gli appartamenti sfitti, però prima non me ne occupavo io e la persona che avrebbe dovuto farlo, era (giustamente) assorbita da attività ben più importanti.