PADIGLIONE ITALIA
Dal tritolo al cimitero
L'eterno ritorno di Diliberto
Sarà difficile dimenticare l'immagine dell'ex ministro che posa sorridente con una manifestante della maglietta anti-Fornero
Avesse almeno chiesto scusa. Pubblicamente. Invece le scuse le ha cercate: non ho visto, non mi ero accorto della scritta.
Che pena! Sarà difficile dimenticare l'immagine dell'On. Prof. Oliviero Diliberto, segretario nazionale dei Comunisti italiani, ex ministro di Grazia e giustizia,***** che posa sorridente con una manifestante davanti a palazzo Chigi.
La signora indossa una maglietta con la scritta «La Fornero al cimitero». Prima di essere sbugiardato da un video, Diliberto ci aveva provato ai microfoni della «Zanzara» su Radio24: «La Fornero mi sembra un po' nervosa.
Il fatto che la Cgil non abbia firmato l'accordo sul lavoro la innervosisce e alza il tiro su argomenti come quello della maglietta per non parlare delle misure del governo. Dovrebbe essere lei a chiedermi scusa per le parole che ha usato su di me». Offende, ma non trascura di mostrarsi offeso.
Avesse chiesto scusa, da gentiluomo. No, il tutto è avvenuto a sua insaputa, e pazienza se ha dato voce a un linguaggio cimiteriale che credevamo scomparso, se ha rimesso in circolo parole di piombo, se ha dato visibilità a una signora, moglie di un bancario, che prima indossa ferali t-shirt e poi piange pentita. Del resto, la metafora lugubre e crudele è nel repertorio di Diliberto.
A Daria Bignardi, che gli chiede di scegliere un posto dove trascorrere una bella serata, risponde: «Al Billionaire, ma imbottito di tritolo!». Nel 2006 partecipa a un corteo dove si bruciano bandiere israeliane e si grida, senza nessun rispetto per i nostri militari morti, «Dieci, cento, mille Nassiriya».
Sul presidente Bush sentenzia che «ha le mani che grondano sangue» ma, intanto, si vanta di aver visitato tutti quei Paesi che l'amministrazione Bush considerava «Stati canaglia»: Siria, Cuba, Corea del Nord.
Evvai! Avesse chiesto scusa, e basta. Dice che scriverà a Fornero, in privato.
Ma in pubblico gli anni dell'intolleranza non passano mai.
La voglia di rubricare l'episodio come buffonata sarebbe forte se non dessimo retta a un vecchio monito di Nietzsche: «Lasciare accadere un male che si può impedire vuol dire praticamente commetterlo».
*****pietra miliare l'operazione baraldini, non risibile quella relativa ad ocalan