Maglia anti Fornero, impossibile scusare
Diliberto: non si scherza con la vita
Caro direttore,
in riferimento all'increscioso episodio che ha visto coinvolto uno stimato professore Ordinario di Storia del Diritto romano, cioè Oliviero Diliberto, lungi dal sognarmi di chiamarlo "Onorevole", credo che i lettori abbiano bisogno di ulteriori precisazioni.
1) Pochi "opinionisti" dell'ultima ora probabilmente hanno visto il filmato, altrimenti avrebbero ben chiaro che nessuno degli "attori" fa alcun riferimento alla maglietta, relegandola al suo giusto ruolo: essere ignorata.
2) Nel filmato si affrontano, invece, problemi di vita seri e reali ai quali l'"indignata" ministra non sembra minimamente fare accenno né tantomeno abbozzare alcuna soluzione.
3) Il suddetto professore non è un onorevole per il semplice fatto che in epoca di elezioni, invece di trovarsi un posticino sicuro nel Pd ha preferito affrontare l'agone elettorale con la sua faccia e assumersi la responsabilità della sconfitta.
4) A seguito della mancata rielezione, il suddetto professore non ha cercato un comodo posticino in qualche carrozzone politico-sindacale, ma è tornato a lavorare. Lei mi sa citare un altro caso simile? Io sono un cittadino elettore, padre di 4 figli, e le garantisco che sono ampiamente disposto a perdonare la svista (perché di questo si tratta) della maglietta, auspicando pari comportamento anche da parte di altri politici.
Alessandro Todaro
Mira (Venezia)
Caro lettore,
ho letto e rispetto le sue osservazioni, ma resto della mia opinione: Oliviero Diliberto non è scusabile. Non si scherza con la vita delle persone e il dissenso con le scelte del governo non legittima gli "auguri" di morte a un ministro. Ci sono limiti che non possono essere oltrepassati. Un leader politico ha delle responsabilità a cui non può mai venire meno. Se accade, anche per un errore, deve avere il coraggio e il rigore per trarne le dovute conseguenze. E questo vale per Diliberto come per qualsiasi altro uomo politico, di destra come di sinistra. Non si può essere indignati a corrente alternata. Quanto al resto, non so se faccio parte degli opinionisti dell'ultima ora, come li ha definiti lei, ma il filmato l'ho visto e ascoltato con attenzione e ne ho tratto la certezza che il segretario dei Comunisti italiani, benchè impegnato in appassionate discussioni, non potesse non aver visto la maglietta e la scritta che auspicava il "cimitero" per la ministra Fornero. Quindi Diliberto ha prima sbagliato a posare sorridente con a fianco la signora che indossava quell'ignobile maglietta e si è poi coperto di ridicolo quando, per difendersi, ha cercato di minimizzare l'accaduto dicendo che non si era accorto della scritta. Infine: è vero che Diliberto, in occasione delle ultime elezioni politiche, ha preferito anteporre la coerenza alle sue idee alla garanzia di un strapuntino da deputato nelle file del Pd. Gliene dò atto. Aggiungo però che, alla luce di quanto accaduto, non mi sembra che ciò abbia rappresentato un gran perdita per il Parlamento.
Domenica 25 Marzo 2012 - 13:10