TheLondoner

Forumer storico
inoltre aggiungerei che Telecom oltre alle due emissioni di MTN di cui si parlò giorni fa ... intende emettere obbligazioni convertibili per 1 mld di € e forse fare un aumento di capitale di 880 mln di €.
L'ho letto sulla Stampa di Torino
 

mauriliano

Nuovo forumer
inoltre aggiungerei che Telecom oltre alle due emissioni di MTN di cui si parlò giorni fa ... intende emettere obbligazioni convertibili per 1 mld di € e forse fare un aumento di capitale di 880 mln di €.
L'ho letto sulla Stampa di Torino
notizia interessante, :) grazie.
Ti ho letto qui quasi per caso, mentre mi aggiornavo un po', perche' non la riporti anche sulla discussione generale delle obbligazioni convertibili?
Penso potrebbe interessare ad altri lettori, ciao :) Mau
 

Imark

Forumer storico
Monitor telecom bonds (gruppo di lavoro Torino41 e I98mark)

Avvertenze

Ancora qualche tensione aggiuntiva sulla liquidità, anche rispetto alla settimana precedente, soprattutto qualche bid ask in ampiamento ulteriore.

Si ripete oramai da molto tempo, ma resta necessario farlo: per i bond che non fanno prezzo sui mercati retail o che hanno spread anomalmente elevati rispetto a quelli presenti sui mercati professionali, Massimo S. rende disponibili i corsi attingendo per lo più al mercato londinese dell'ICMA, riservato appunto, come sapete, a questa tipologia di operatori.

I prezzi sono quelli rilevati alla chiusura di ieri sull'ICMA per i seguenti bond:

PT 2017 e 2025; KPN 2011; TDC 2012; NTC 2016; NTC 2016 FRN; Telenor 2012; OTE 11/2011; TeliaSonera 2015; Vodafone 2018; France Telecom 2018.

Per il Telefonica 2033, il prezzo è invece di fonte Bloomberg, sempre rilevato alla chiusura di ieri.

Segnalo inoltre che il bond KPN 2012 è risultato illiquido sul suo mercato di riferimento per il retail, ossia Euronext Amsterdam, ed il prezzo indicato è quello rilevato in chiusura oggi sui mercati tedeschi.

Anche questa settimana, il bond Cell C 2012 non ha scambiato sui mercati professionali ma solo sui mercati retail: lo spread bid ask resta ampio, sebbene in graduale riduzione.

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Il periodo monitorato

Nulla di nuovo sotto il sole, e siamo ancora in una fase di dinamiche compartimentali all'insegna della stabilizzazione. Qualche movimento è semmai generato da news riguardanti singoli issuer, come per BT le notizie non buone sui deficit dei fondi previdenziali da colmare, ma tutto sommato anche in tali casi si tratta di movimenti non eccessivamente ampi, oppure per Portugal Telecom, rispetto alle quali le aspettative di buon andamento della jv brasiliana Vivo portano a rivalutare il rendimento offerto da bond corti, sebbene il rating sia nella fascia più bassa dell'IG.

Se non fosse per la liquidità, si potrebbe pensare ad un tentativo del mercato di contenere la volatilità sui titoli di questo comparto, in ciò assistito anche dalle intenzioni manifestate all'unisono da tutti i players settoriali IG, devoti a politiche finanziarie e di business decisamente conservative: mantenimento dei rating attuali, rinunce ad operazioni di acquisizione importanti, contenimento del capex, il tutto senza neanche compiere sforzi sovrumani, almeno per ora, in virtù della conclamata natura difensiva del comparto nei paesi occidentali, con fatturati e margini in buona tenuta.

Sullo sfondo restano le preoccupazioni per gli sviluppi della crisi in atto in quei paesi in cui i consumi di telefonia presentano ancora carattere di voluttuarietà, e che potrebbero toccare le telecom ad essi più esposti (Telekom Austria, Telenor, TeliaSonera, mentre i paesi latino americani per ora sono considerati più resilienti sul piano dello sviluppo dei consumi telefonici, dati ancora in crescita negli anni a venire, seppure a ritmi più contenuti che nel recente passato). Per ora tuttavia queste situazioni non hanno inciso in maniera particolarmente sensibile sui prezzi, se non forse in qualche misura per Telekom Austria.

Ancora bene i bond HY, sempre al traino dell'equity. Chi ritenesse, con le agenzie di rating, che il picco dei default rate si vedrà attorno a fine 2009 dovrebbe comprare oggi (o meglio, in occasione del prossimo movimento ribassista delle borse). Di mio, continuo a pensare che numerosi elementi, non solo la crisi del credito, inducano a ritenere opportuno uno spostamento in avanti di eventuali intenzioni di acquisto.

Fuori tabella per il bond 11% Cell C 2015 in USD (Subordinato, rating CCC) sempre prezzi di Francoforte ma, in controtendenza con tutto il resto, con ulteriore restringimento del bid-ask. Questi i corsi: last price 89,00 (88,00); bid 89,00 (88,00) ask 92,00 (99,00). In parentesi i prezzi last, bid ed ask risalenti allo scorso 16 marzo.

Vi rammento infine che il file che contiene le tabelle sarà presto disponibile per il download sul sito ventimaggio gestito da Maino, per uno scarico contestuale di più tabelle, oltre ad essere scaricabile anche qui su IO.

http://digilander.libero.it/ventimaggio/Finanza/Pagina dei files.html

La tabella riepilogativa dei prezzi, come al solito sdoppiata: questa la prima parte...

Telebond1.GIF
 

Imark

Forumer storico
Il file aggiornato per chi volesse disporne... presto disponibile anche sul Ventimaggio di Maino per chi preferisse scaricare contestualmente...
 

Allegati

  • Bond_Telecom_Europa_27032009aggiornato.xls
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Imark

Forumer storico
Come preannunciato, il buon esito dell'aumento di capitale riservato all'azionista di controllo di Colt telecom genera un upgrade di due livelli da parte delle agenzie sul bond della società che abbiamo a monitor.

In questa vicenda tranquilla, di uno dei bond HY del comparto telecom in cui il lieto fine era stato anticipato sul 3D fin dal 2007, per effetto di un turnaround davvero importante della società, la nota negativa per i bondholders sta nelle intenzioni di Colt di richiamare anticipatamente il bond il prossimo mese, anziché ripagarlo alla scadenza originaria.

Del buon andamento di Colt nel 2008 avevamo già parlato, e dunque non mi soffermo oltre sui dati riepilogati efficacemente nel commento di S&P alla rating action.

COLT Telecom Group's Long-Term Ratings Raised To 'BB-' From 'B' On Completion Of Equity Offer; Outlook Stable

LONDON (Standard & Poor's) March 24, 2009--Standard & Poor's Ratings Services said today it raised to 'BB-' from 'B' its long-term issuer credit ratings on European business telecommunications operator COLT Telecom Group Ltd. (COLT) and related entity COLT Telecom Group S.A. At the same time, the senior unsecured debt rating on COLT's €262.2 million notes due December 2009 was also raised to 'BB-' from 'B'.

All the ratings were removed from CreditWatch, where they had been placed with positive implications on March 10, 2009. The outlook is stable.

"The upgrade follows the completion of COLT's fully underwritten equity offer of £178 million (equating to €201 million) before costs. The cash injection boosts COLT's liquidity profile and removes the risk related to the refinancing of its €262.2 million senior unsecured notes due December 2009," said Standard & Poor's credit analyst Helen O'Toole.

The company intends to redeem these notes in April 2009, which should lead to a cash interest saving of about €9.7 million.

"Although we believe that COLT will face increasing operating pressures
in 2009 in the context of weakening economic conditions across the group's markets, this has been mitigated by the improvement in its liquidity position and the fact that COLT will not have any debt on its balance sheet following the expected redemption of its notes in April 2009," said Ms. O'Toole.

Overall, the group performed well in 2008. Revenues were stable year on year, compared with a 7% decline in 2007, and EBITDA (excluding a €17 million exceptional item) increased 9.5% to €303.9 million. This translates into an 18.1% EBITDA margin. Low-margin traditional voice revenues continue to suffer from ongoing fierce competition, but the rate of decline is slowing. Growth in data products, on the other hand, which account for 55% of group revenues, remains healthy, although it slowed to 8.7% in 2008 compared with 9.8% in 2007. We expect growth in data revenues to continue to slow in 2009.

On Dec. 31, 2008, cash flow from operations rose 14.1% year on year to €338.8 million as a result of improved working capital management, adjusting COLT's reported numbers for interest and dividends not included in operating cash flow, and adjusting for a €17.0 million exceptional item.

Free operating cash flow (FOCF) totaled €28.3 million, a 22% fall year on year, curbed by higher capital expenditures of €310.5 million that were primarily customer driven. COLT's leverage was modest, with a ratio of total reported debt to EBITDA of 0.8x (1.5x when we adjust for operating leases and postretirement obligations), and EBITDA interest coverage of 14.1x (7.7x adjusted).

The stable outlook reflects our expectation that COLT will generate
sustainable positive FOCF and that if the group chooses to incur debt in the future, following the redemption of its notes, that adjusted debt to EBITDA should not meaningfully exceed 1x. The outlook also factors in our expectation that COLT is likely to maintain an adequate liquidity position, and will be able to withstand the pressures inherent in its operating environment, while taking a prudent approach to any shareholder return actions or business expansion.

Ratings upside is limited by business risk considerations and a lack of
visibility on the group's long-term capital structure. However,
weaker-than-expected operating performance or a deterioration in liquidity could lead to downward pressure on the ratings.
 

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