Obbligazioni societarie Monitor bond Utilities Europa III (gennaio - dicembre 2010)

Tabelle e grafici monitoraggio rendimenti

la tabella, prima parte...

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Fra le utility di cui non si parla nel 3D c'è la britannica Scottish & Southern Energy (SSE), la quale in realtà avrebbe anche un'emissione in euro dall'estate 2008 (6.125% SSE 2013, ISIN XS0377253405), ma ha soprattutto titoli denominati in GBP.

SSE ha rating A- per S&P ed è stata recentemente riconfermata dall'agenzia in tale rating, con outlook stabile.

Ciò è accaduto nonostante nell'esercio fiscale 2009/2010 (conclusosi a marzo scorso) la sua metrica finanziaria fosse al di sotto degli standard richiesti dal rating, in virtù soprattutto di una stabilità dei flussi di cassa combinatasi ad un accrescimento del debito, con il risultato che il FFO/debt, a fine del suddetto esercizio fiscale, scendeva a quota 16,4% contro il 18% richiesto dal rating corrente di SSE per S&P.

La conferma della A- con outlook stabile è dovuta alla circostanza che S&P si attende un netto miglioramento dei risultati al termine dell'esercizio fiscale corrente (dunque, entro marzo 2011), per effetto di un moderato recupero nei prezzi sul mercato energetico e dei volumi di vendita, di maggiori dividendi generati da partecipazioni azionarie in società terze e di un minore carico fiscale atteso.

SSE, secondo S&P, potrebbe non recuperare nell'immediato il valore di FFO/debt richiesto a conservazione del rating, a causa dei costi connessi all'entrata nella fase operativa di alcuni nuovi progetti, ma con ogni probabilità dovrebbe farlo nel medio termine (che, per l'agenzia, è normalmente rappresentato dai 18-24 mesi coperti dall'outlook).

In tale periodo la società beneficierà - secondo S&P - di un accescimento dei flussi di cassa grazie alle risorse generate dalle proprie attività nel segmento delle energie rinnovabili.

Recentemente, SSE ha emesso un perpetual, che è stato rateato sempre da S&P due livelli al di sotto del rating di lungo termine, in funzione delle caratteristiche del titolo (che è stato ritenuto di intermediate equity content, e dunque valutato come avente per il 50% caratteristiche di debito e per il 50% caratteristiche di equity capital)

Trovate in allegato il commento alla rating action generale e quello alla rateazione del perpetual.
 

Allegati

Sempre con riferimento alla rating action estive, a settembre Fitch ha trovato modo di pronunciarsi su di un'altra utility non presente a monitor, Enagas, che è la Snam Rete Gas spagnola, ossia il gestore nazionale iberico della rete gasiera.

Il commento alla rating action è particolarmente utile per un inquadramento delle caratteristiche di fondo di questa utility, che possono essere così sommariamente tratteggiate:

1) 96% del fatturato generato da attività soggette a regolamentazione tariffaria (e dunque, stabilità del fatturato a prescindere dai volumi e dai prezzi della commodity veicolata);

2) regime regolamentare valutato da Fitch come "generoso", ossia in grado di alimentare automaticamente accrescimento di fatturato nel tempo;

3) un capex ambizioso per il periodo 2010 -2014, con previsione di investimenti per 3,5 mld euro volte a generare una crescita del fatturato da attività regolamentate ad una media annua composta del 9,6% durante il periodo indicato;

4) un leverage in forte crescita negli ultimi anni, con un net debt/EBITDA al 4,1x a fine 2009, per il quale Fitch si attende una stabilizzazione sui valori correnti;

5) un debito netto anch'esso cresciuto molto negli ultimi anni, ma il cui costo di servizio è piuttosto basso, inferiore rispetto a quello dei peers ed in dicsesa nel H1/2010;

6) liquidità adeguata a coprire le scadenze debitorie dei prox 18 mesi, ma con un bond in scadenza nel 2012, che dovrà essere rifinanziato.

Non c'è spazio per effettuare acquisizioni finanziate a debito restando nel rating di A+, a meno di non intervenire con una riduzione del capex nel breve termine.

A voi il report...
 

Allegati

Ultima modifica:
Con Alobar procederemo prossimamente ad una revisione dei rating indicati nel file, per adeguarli alle rating action intervenute negli ultimi mesi. Intanto evidenzio che a settembre l'utility tedesca EWE AG, presente nel monitor, ha chiesto a S&P di revocare il rating A-/negative.

La società resta rateata da Moody's.
 
Altra situazione interessante è quella di Nederlandse Gasunie, la Sanm Rete Gas olandese, sempre per restare nel seminato dell'esempio già fatto in precedenza, che ha un rating molto alto per le agenzie e tuttavia lo ha visto ridotto leggermente da parte di Moody's alcuni giorni fa.

Ned. Gasunie è una GRE, controllata al 100% dal governo olandese, opera esclusivamente in un segmento di attività a tariffe regolamentate ed ha aspettative di sostegno da parte del governo olandese classate da Moody's come "elevate".

Manca il sostegno esplicito del governo olandese, e tuttavia la circostanza per cui i programmi di investimento di Ned Gasunie vadano soggetti al controllo da parte del Ministro delle Finanze la dice lunga sulla qualità del collegamento fra la società e l'azionista unico.

Il downgrade è legato invece al profilo di qualità creditizia dell'emittente valutato su basi "stand alone", ossia a prescindere dalle aspettative di supporto da parte del governo.

Anche Ned Gasunie è infatti impegnata in progetti di investimento ambiziosi e tali da determinare un deterioramento del suo merito di credito su livelli compatibili, su base stand alone, con un rating più basso, pari ad A3.

Da notare come i livelli attuali di FFO/debt e di FFO/interest cover siano deboli rispetto allo stesso profilo creditizio stand alone richiesto per il rating complessivo corrente AA3, ma l'outlook stabile evidenzia il convincimento che tali livelli possano tornare ad essere inquadrati nel medio termine nel rating stand alone compatibile con il rating complessivo attuale.

Resta comunque un investimento estremamente sicuro, come certemente avrete compreso e come testimoniano i rendimenti offerti dai bond di Ned Gasunie.

Il report della rating action.
 

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Sempre parlando di utilities energetiche alle quali è ristretto il campo di azione del 3D, segnalo a tutti la recente emissione, la scorsa settimana, di un perpetual da parte di RWE, la seconda utility tedesca.

Tale emissione ha ricevuto un rating provvisorio da parte di Moody's e di S&P con delle rating actions che indicano sinteticamente anche le caratteristiche di base del titolo.

Ve le allego, e valuteremo con Alobar se inserire in futuro anche questa emissione nel monitor.

Il piccolo taglio (1k il minimo negoziabile) e l'ampiezza dell'emissione (ben 1,8 mld euro) fanno supporre che il titolo sarà piuttosto liquido.

Cedola al 4,6%, a quanto leggo.
 

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Il lancio di un programma di emissione di CP da parte di TenneT (siamo ancora in Olanda, e questa è la Terna nazionale, ossia il gestore della rete elettrica ad alto voltaggio) consente a Moody's di ripercorrere la situazione attuale dell'emittente.

Anche TenneT, come rammentato in passato, è una GRE, controllata al 100% dallo stato olandese, e anch'essa è intenta in programma di investimenti decisamente ambizioso, tanto in patria quanto in Germania, che comporta una forte crescita degli asset detenuti e del fatturato (l'acquisizione tedesca vale un raddoppio dimensionale) nonché, al contempo, un notevole innalzamento del leverage ed un forte deterioramento della metrica creditizia.

Nel rateare il programma di emissione di commercial paper, Moody's aggiorna i target di metrica finanziaria ai quali sono correlate possibili azioni di miglioramento o piuttosto di peggioramento del rating.

Il perpetual emesso mesi addietro sta performando peraltro piuttosto bene.
 

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