Mostre d'arte

Vorrei chiarire ogni dubbio riguardo al questionario: come ho già detto siamo ex studenti e stiamo lavorando ad un progetto, anzi stiamo scommettendo su un progetto che pensiamo possa costituire un'occasione lavorativa per noi in futuro e un beneficio per chi si interessa di arte e investimenti. Per essere ancora più chiari, stiamo lavorando ad una startup che è ancora alla fase embrionale, è un'idea, un'ipotesi. Stiamo verificando se il pubblico a cui ci vorremo rivolgerci conferma la nostra ipotesi, a questo ci servono le vostre risposte. Purtroppo, per via di accordi interni ai collaboratori, abbiamo deciso di non divulgare l'idea finché non sarà definita al 100%, in fondo al questionario è lasciato libero uno spazio per inserire il contatto mail qualora si volesse essere ricontattati alla fine della fase di verifica. Per rispondere a Cris70 purtroppo non ci paga nessuno per somministrare i questionari, le startup in questa fase campano del supporto delle persone che, come molti sul forum hanno fatto, decidono nel loro piccolo di collaborare, ad esempio compilando un questionario. Prometto che non disturberò più.
 
Oggi ho visitato la mostra dei Nabis a Rovigo, Palazzo Roverella.
Nonostante la presenza di qualche bel Gauguinetto, numero di quadri esposti abbastanza basso, scelta assai discutibile delle opere (Emile Bernard ci fa una figura miserella, Denis appare svuotato) e degli autori (mal rappresentati anche i minori). Lo spazio rimasto vuoto è stato riempito con 2 gigantografie di VENEZIA A FINE 800 (che c'entra, poi, per illustrare la cosiddetta scuola di Burano?) e, vergogna, Vallotton grafico è stato illustrato solo con una lunga serie di gigantesche riproduzioni :wall::wall: :muted: delle sue eleganti xilografie.
Invece, di Oscar Ghiglia, più modesto e solo agli inizi vicino ai Nabis (ma i quadri più tardi erano numerosi), essendone disponibile una maggiore quantità, via col riempire l'ultima sala!
Roverella ci aveva già abituato ai mezzucci (tipo riempire i muri dedicati ad autori difficili da reperire con grafiche, che sono cosa diversa, anche se accettabile. e vanno indicate nel manifesto principale, tipo: "Il Liberty, grafiche e opere uniche" - per me comunque, si sa, talora migliori, come in questo caso una bella cartella di Arturo Martini; ovvero mettere nel manifesto della mostra l'unico quadro presente dell'autore più interessante - han fatto anche questo.).
Aggiungi che i testi illustrativi erano solo in italiano (credo che uno straniero fosse così costretto a pagarsi l'audioguida). Ho dovuto far da traduttore nell'odiato inglese.

Breve, Palazzo Roverella sta perdendo sempre più di credibilità (e ricordo una inaugurazione in cui dei cafonissimi tecnici romani delle luci trattavano il pubblico pagante come Sordi nel Marchese del Grillo)

, non mi vedranno più se non seducendomi oscenamente con qualche gigante a me particolarmente caro, e chiuso.
 
Oggi ho visitato la mostra dei Nabis a Rovigo, Palazzo Roverella.
Nonostante la presenza di qualche bel Gauguinetto, numero di quadri esposti abbastanza basso, scelta assai discutibile delle opere (Emile Bernard ci fa una figura miserella, Denis appare svuotato) e degli autori (mal rappresentati anche i minori). Lo spazio rimasto vuoto è stato riempito con 2 gigantografie di VENEZIA A FINE 800 (che c'entra, poi, per illustrare la cosiddetta scuola di Burano?) e, vergogna, Vallotton grafico è stato illustrato solo con una lunga serie di gigantesche riproduzioni :wall::wall: :muted: delle sue eleganti xilografie.
Invece, di Oscar Ghiglia, più modesto e solo agli inizi vicino ai Nabis (ma i quadri più tardi erano numerosi), essendone disponibile una maggiore quantità, via col riempire l'ultima sala!
Roverella ci aveva già abituato ai mezzucci (tipo riempire i muri dedicati ad autori difficili da reperire con grafiche, che sono cosa diversa, anche se accettabile. e vanno indicate nel manifesto principale, tipo: "Il Liberty, grafiche e opere uniche" - per me comunque, si sa, talora migliori, come in questo caso una bella cartella di Arturo Martini; ovvero mettere nel manifesto della mostra l'unico quadro presente dell'autore più interessante - han fatto anche questo.).
Aggiungi che i testi illustrativi erano solo in italiano (credo che uno straniero fosse così costretto a pagarsi l'audioguida). Ho dovuto far da traduttore nell'odiato inglese.

Breve, Palazzo Roverella sta perdendo sempre più di credibilità (e ricordo una inaugurazione in cui dei cafonissimi tecnici romani delle luci trattavano il pubblico pagante come Sordi nel Marchese del Grillo)

, non mi vedranno più se non seducendomi oscenamente con qualche gigante a me particolarmente caro, e chiuso.
Ben ti sta, così impari ad andare a Rovigo, se venivi a Verona non era meglio?:p

PS: ma tu glielo avevi detto agli organizzatori che avevi di tutto e di più di quegli artisti?
 
Ultima modifica:
Vari anni fa vidi la mostra di Caffi a Belluno. Ancora prima di andarci ero convinto che si sarebbe trattato in tutti i sensi di una riscoperta notevole - e lo fu. Chissà come sarà stavolta ... e se i quadri saranno più o meno gli stessi oppure ben diversi.

Visto che la mostra e prorogata fino al 28 Gennaio ci vado più avanti.Essendo andato qualche mese fà ma era chiuso per sciopero personale.
 

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