Obbligazioni MPS

Di ritorno, dopo una veloce lettura di quotidiani e fora(sempre utile pesare gli esperti mediatici, mal che vada una risata è assicurata...e stamane tutti molto attivi..) noto con piacere che quanto scritto (mfid, conversione coatta(alla romana), meno spavalderia e più concretezza) nei giorni passati inizia a trovare riscontro. Meglio tardi che mai (visto che tardi è < di "troppo tardi").

Ancora sfugge il concetto che per vergogna si stenta a pronunciare: "Bail In".
Già, come giustificare tutte le panzane sparate per riempire portafogli (di clienti magari.....) di mondezza(junk bonds, obbligazioni spazzatura, traduco letteralmente)? Ed ecco che i nostri esperti mediatici partoriscono il sinonimo edulcorato; "formula greca".

Salvataggio tramite "formula greca". ..,,,mi verrebbe da imitare De Luca..."che vi possano ammazzare tutti quanti.." , spero non abbiate perso il gustosissimo monologo, sostituite "esperti mediatici\da forum" con 5stars..

Se proprio vogliamo trovare un sinonimo di bail in, che è quello che in modalità più o meno dolce ci vedrà interessati(come sistema), dobbiamo usare "Tragedia Greca", tragedia che come nel nostro caso nasce dal ditirambo, dall'improvvisazione..

Diradiamo questa "anestesia percettiva"..

"la banca" ha ancora un patrimonio netto postvo. Si risolve(bail in) convertendo in azioni il convertibile e azzerando quindi, per diluzione,contestualmente gli azionsti. Poichè la conseguenza ultima (azzeramento degli azionisti) è già praticamene ultimata(ditirambo gestionale) abbiamo, oltre la curva dei rendimenti,che qui si è perfino invertito l'ordine delle conseguenze, partorendo un minimo di margine per agire poliiticamente sui convertendi...margine che si riduce sempre più col passare del tempo (ditirambo dilatato).

Ma la sostanza non cambia. Non c'è , non ci sarà premio, non c'è alcuna attinenza con il salvataggio dell'intero sistema bancario greco.

Una banca, un bail in...annunciato come mai era stato fatto. Sarebbe bene prenderne atto.

nb: sostenere che il prezzo dell'azione sia scollegato al rapporto di conversione non è proprio corretto imho.

Avrei anche un sassolino da togliermi per Davidone nostro:

Ma "pecchè"...se sta banca a Davos l'hai analizzata come Serra (Algebris): Mps è solida, investo su subordinati e debito senior, non chiedi un bell'aucap riservato a te ed agli altri "analisti" ed "investi" sul serio? Sono convinto che non ci sarebbero difficoltà a montare l'operazione in tempi brevissimi. No?

E "pecchè" no Davidone? "Pecchè" ora devono convertire??

Mah! Sono troppo vecchio per questa finanza.



Secondo me, fronzoli e pillole neppure tanto indorate, a parte, il fondo di caffè è semplice da leggere, se si concatenano gli eventi e non ci si sofferma a un singolo cesso FOTTISOLDI.
O autovelox che lo si voglia chiamare.
I cani che fanno la guardia e scodinzolano con poco, sono quelli che sentono sempre un certo languorino e hanno la catena corta.

La massa con la catena corta non rompe le @@ più di tanto, soprattutto dove si crede troppo furba o è pecorona per natura.


Goliardate a parte, la leggo sempre volentieri Sig. Ernesto. Anche quando si altera e forse ancor di più.

Tutto serve a far cassa.
Per come la vedo ora, anche la piú piccola e insignificante oscillazione di prezzo. Ai miei occhi, rigorosamente FARLOCCO e interessato alle più piccole quantità di danaro fresco, vero e sonante.
 
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Allora, la risposta che mi verrebbe di getto è: "ancora????!!"

Il "prestito ponte" è pronto da sempre, visto che lo Stato Italiano (lei , io, tutti..anche mia nonna e la sua) fa da fidejussore. Il problema è che ancora non si riesce a capire, al netto delle svalutazioni da vendita senior, quanto si deve "prestare"..(in cambio di succosi interessi..sia chiaro). La due dligence in MpS è alquanto complessa pare..e da sempre.

La favoletta "ci sono i soldi, tutto ok, aucap e poi MpS è la migliore banca d'europa" è una favoletta appunto. E chi la racconta, un cantastorie. Quello che ha in pancia(parte finale dell'intestino) questa banca..che ha visto ga interventi pesantissimi dello Stato (8 miliardi? Miei , suoi, di sua e mia nonna), suicidi, condanne per reati di vario tipo etc...etc..etc... ancora non si è ben capito. Ed ancora, puntualmente, i soldi NON CI SONO.
Se fosse come le raccontano...farebbero a gara, la comprerebbero a mercato

Detto ciò, si sta cercando di usare il guanto di velluto invece della carta vetrata precedente(4 banche) ma parta da presupposto che stanno "risolvendo" con la più ampia accezione del termine.

A proposito..le 4 banche "ripulite" non le vuole nessuno..lei ha capito il perchè? Le spiego anche questo. In Italia, oggi, non si fanno soldi con le banche ma, al contrario, debiti. E nessuno mette soldi in un business che parte perdente in partenza.

Saluti,


Mi devo correggere.

E' arrivata una succosa ipotetica offerta per Bpel: 80(ottanta...) milioni di euro. Una banca risanata, priva di debiti, con un pn di circa 400milioni di euro,.

Ottanta..e speriamo li tirino fuori..non vorrei che decdessero d farsi la barca invece che una banca.

Un saluto a Roberto.

Bper punta Etruria: l'offerta si restringe alla banca aretina? - La Nazione
Lusso in alto mare: i 10 yacht più costosi di ogni tempo
 
posto che sarebbe più proficuo rispondere a PAT laddove PAT scrive e non su altro thread di altro forum, il patto marciano e gli altri strumenti introdotti dal D.L. 59/2016 sono rivolti soprattutto al mondo business, che rappresenta il segmento più importante di NPL (ricordo che p.e. in mps l'87% delle sofferenze sono corporate)
Hai ragione, ma non mettero' mai più piede li. Mai. Capisco anche che questo cross posting sia sciocco..ma non saprei come altrimenti commentare argomenti interessanti.

Buona serata a tutti ::)
 
Giuseppe Timpone
Oggi - 19 Settembre 2016, ore 04:42
La crisi delle banche italiane si aggravarebbe con il bail-in mascherato di MPS

Io la perdono timpone, l'ora tarda, il sonno, l gozzovigliare, sovente crea confusione. Le raddrizzo il pezzo:

bail in mascherato? No: conclamato

Veniamo all'errore di fondo: "Gli investitori sarebbero, quindi, esposti al rischio di azzeramento del capitale in entrambi i casi, poiché nessuno potrà mai garantire loro che, una volta effettuata la conversione, le azioni non scenderanno ulteriormente di prezzo, visto che nei soli ultimi 12 mesi hanno già perso quasi l’88% del loro valore, anche perché quasi sicuramente non sarà loro consentita la rivendita dei titoli per un certo periodo di tempo (lock-up)"

NO

I "nuovi investitori", lei si dimentca che i vecchi azionisti sono stati GIA' azzerati e i subisti li raggiungeranno presto seppur con penalizzazione assolutamente inferiore, si troveranno con la possibilità di acqustare\sottoscrivere:

nuove subordinate che dovranno essere immediatamente emesse(airbag MREL), a tassi interessanti, e che andrebbero IMMEDIATAMENTE sottoscritte, viste le caratteristiche dellla nuovabanca (altro che contagio..) e visto il nuovo orizzonte temporale e nuove azioni dal prezzo su valore contabile del patrimono netto assolutamente interessante.

I "nuovi investitori" non possono essere in alcun modo assimilati ai vecchi visto che l'unico vero rischio è il deterioramente dei NPL di classe inferiore affrontato post dietro.

Tempo permettendo integro in giornata.

Saluti,
 
La mano debole di un pessimo giocatore d’azzardo

E allora, quali altre vulnerabilità ha l’Italia? Due, in sostanza. Una è data dal fatto che non riesce a piegare il rapporto debito-Pil, che è l ‘unica cosa che conta per valutare se un paese sta crescendo o meno. Sinora, nel 2016, le aste di titoli di stato sono state effettuate con un rendimento medio delle emissioni dello 0,55%, che è il minimo storico di tutti tempi. Ogni anno scade circa un settimo dello stock di debito pubblico, quindi il costo medio sta scendendo. Ma sull’altro piatto della bilancia c’è una crescita del Pil nominale che è comunque troppo bassa per permetterci di ridurre il rapporto debito-Pil, e di allentare il morso dell’avanzo primario che preme sulla trachea della nostra economia. Proprio la sostanziale inesistenza della crescita è ciò che ci impedisce di ridurre la pressione fiscale, malgrado Renzi e Padoan si sgolino a magnificare misure limitate di alleggerimento, fatte in deficit. Sin quando i rendimenti resteranno così bassi, grazie al mantello della Bce, l’Italia potrà respirare o almeno non avvitarsi. Ma se l’Eurotower gettasse la spugna, è verosimile attendersi un risveglio piuttosto aggressivo del premio al rischio-Italia. Un premio che si alimenta, ribadiamolo, dalla nostra incapacità di ridurre l’indebitamento, a causa della bassa crescita.

In questo momento l’elemento di maggiore vulnerabilità del nostro paese, il vero spread, è il sistema bancario. Un enorme stock di sofferenze, alimentate dalla bassa crescita; un sistema economico bancocentrico minato dalla fragilità delle banche. Ad ogni scoppio di avversione al rischio, i mercati puniscono le nostre banche più della media di quelle europee. Bassa crescita, bassa redditività, aumento di sofferenze, quadro normativo esterno molto aggressivo inducono esigenze di ricapitalizzare le banche. Ma i mercati sono molto restii a sottoscrivere questi aumenti di capitale, perché oggi le banche distruggono valore anziché crearne. Da qui il rischio che il sistema-Italia evolva verso l'”esito MPS”: cioè verso conversioni “spintanee” di debito subordinato in azioni. Un “bail-in soft” per evitare il “bail-in hard”, in pratica. Avrete un bel gridare “e la Germania, allora?”. Loro hanno un sistema bancario pubblico per circa un terzo del totale, e soprattutto hanno capacità fiscale. Noi no. Che c’entra questo con la “ribellione” di Renzi? Semplice: Renzi non ha i soldi per nazionalizzare le banche, ed evitare i bail-in (soft e hard) prossimi venturi. Per cercare all’estero gli azionisti stabili serve inoltre un paese che non abbia deciso di prendere a martellate ogni parvenza di stabilità. Vi è più chiaro, ora, perché il minore dei nostri mali resta quello di restare alle regole del gioco?
 
----Time Decay..

"Il Fondo investirà in tranche junior e mezzanine, emesse da veicoli costituiti per l’acquisito di portafogli di NPL provenienti da più banche italiane, con un obiettivo di rendimento in linea con quello delle emissioni obbligazionarie con rating a singola B"

La logica dei due fondi ha una sua valenza, questo è indubbio; Atla1 compra senior in maggor percentuale, Atla2 compra mezzanne e junior. Impacchettando NPL, se opportunamente classificati, si riduce il rischio dell'ammontare complessivo deteriorato e, soprattutto, il generatore (la banca) può ricavare qualche soldino e smobilizzare le coperture.. Il problema sorge quando non si riesce (ed è probabilmene questo il caso..) ad impacchettare(classificare) i NPL e quindi a stabilire fussi di cassa e rendimenti futuri.

30,31%(prezzo di ipotetico acquisto sul quale si cerca di guadagnare) è UNA MEDIA...se la porzione mezzanina col passare del tempo inzia a deteriorarsi in junior, il 30\31% stimato crolla su valori molto, molto più bassi..e che si avvicinano a quelli individuati per le banche risolte. Se si vule guadagnare..altrimenti si parte in perdita considerando che già l'aspettativa di mercato partepiù bassa (27%,29%) .
Basta che il 20%(valore a caso) della tranche mezzanina scenda di classe ed ecco il 20% stimato da molti come valore possibile..ed addio al rendimento obiettivo.(6%???????)

Parlando infomalmente con un esperto mi scappo' "I NPL sono derivati". Fui subito redarguto.."I NPL non sono derivati!!!" e non continuai ma , rimango della mia idea. Per non saper ne leggere e scrivere li prezzo come derivati e faccio molta..molta attenzione al time decay.

Qui un utile (e facile) spiegazione per chi volesse approfondire http://www.uniba.it/ricerca/diparti.../corsi-12-13/lm-12-13/finanza-strutturata.pdf
.
Saluti e buona continuazione :)
 
La mano debole di un pessimo giocatore d’azzardo

E allora, quali altre vulnerabilità ha l’Italia? Due, in sostanza. Una è data dal fatto che non riesce a piegare il rapporto debito-Pil, che è l ‘unica cosa che conta per valutare se un paese sta crescendo o meno. Sinora, nel 2016, le aste di titoli di stato sono state effettuate con un rendimento medio delle emissioni dello 0,55%, che è il minimo storico di tutti tempi. Ogni anno scade circa un settimo dello stock di debito pubblico, quindi il costo medio sta scendendo. Ma sull’altro piatto della bilancia c’è una crescita del Pil nominale che è comunque troppo bassa per permetterci di ridurre il rapporto debito-Pil, e di allentare il morso dell’avanzo primario che preme sulla trachea della nostra economia. Proprio la sostanziale inesistenza della crescita è ciò che ci impedisce di ridurre la pressione fiscale, malgrado Renzi e Padoan si sgolino a magnificare misure limitate di alleggerimento, fatte in deficit. Sin quando i rendimenti resteranno così bassi, grazie al mantello della Bce, l’Italia potrà respirare o almeno non avvitarsi. Ma se l’Eurotower gettasse la spugna, è verosimile attendersi un risveglio piuttosto aggressivo del premio al rischio-Italia. Un premio che si alimenta, ribadiamolo, dalla nostra incapacità di ridurre l’indebitamento, a causa della bassa crescita.

In questo momento l’elemento di maggiore vulnerabilità del nostro paese, il vero spread, è il sistema bancario. Un enorme stock di sofferenze, alimentate dalla bassa crescita; un sistema economico bancocentrico minato dalla fragilità delle banche. Ad ogni scoppio di avversione al rischio, i mercati puniscono le nostre banche più della media di quelle europee. Bassa crescita, bassa redditività, aumento di sofferenze, quadro normativo esterno molto aggressivo inducono esigenze di ricapitalizzare le banche. Ma i mercati sono molto restii a sottoscrivere questi aumenti di capitale, perché oggi le banche distruggono valore anziché crearne. Da qui il rischio che il sistema-Italia evolva verso l'”esito MPS”: cioè verso conversioni “spintanee” di debito subordinato in azioni. Un “bail-in soft” per evitare il “bail-in hard”, in pratica. Avrete un bel gridare “e la Germania, allora?”. Loro hanno un sistema bancario pubblico per circa un terzo del totale, e soprattutto hanno capacità fiscale. Noi no. Che c’entra questo con la “ribellione” di Renzi? Semplice: Renzi non ha i soldi per nazionalizzare le banche, ed evitare i bail-in (soft e hard) prossimi venturi. Per cercare all’estero gli azionisti stabili serve inoltre un paese che non abbia deciso di prendere a martellate ogni parvenza di stabilità. Vi è più chiaro, ora, perché il minore dei nostri mali resta quello di restare alle regole del gioco?


Chi l'ha scritto??? Esattamente!!!!!! Bravo! Manca la conclusione però: dopo "n" "bail in soft" , il sistema diviene immediatamente un punto di forza(e nn di debolezza..e non è necessario che "n" sia = a tutti..) ed a quel punto i capitali, che non dormono, arriverebbero..questa volta "spOntaneamente"... ;)
 
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Chi l'ha scritto??? Esattamente!!!!!! Bravo! Manca la conclusione però: dopo "n" "bail in soft" , il sistema diviene immediatamente un punto di forza(e nn di debolezza..e non è necessario che "n" sia = a tutti..) ed a quel punto i capitali, che non dormono, arriverebbero..questa volta "spOntaneamente"..

E' il dott. Seminerio che gestisce il sito Phastidio che trova anche citato nell'articolo:
La lezione spagnola che non piace agli italiani
2. Ricapitalizzazione privata, anche forzata, con riconversione di (almeno alcune) obbligazioni in azioni. Un esempio di come questo possa avvenire lo trovate nell'analisi della direttiva BRRD sviluppata da Phastidio.

Sul lieto fine (amaro) mi auguro che abbia ragione, ma che dire intanto sarà necessario aspettare e capire se "gira il vento".

 

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