B.Mps: sul tavolo delle Casse (MF)
Oggi 08:15 - MF-DJ
ROMA (MF-DJ)--Per l''aumento di capitale del Montepaschi che si chiudera'' la prossima settimana il direttore generale del ministero dell''Economia Alessandro Rivera non ha contattato soltanto le principali fondazioni italiane di origine bancaria. Secondo quanto risulta a MF-Milano Finanza, la chiamata diretta del Tesoro, che della banca senese e'' primo azionista con il 64,2% del capitale e che si e'' accollato 1,6 miliardi dei 2,5 miliardi di euro complessivi di aumento, si e'' estesa anche alle casse previdenziali del Paese, sempre nell''ottica di un''operazione di sistema. Pare che i soggetti interpellati siano stati in tutto quattro: l''Enpam, ovvero la cassa dei medici; Inarcassa, che e'' quella degli ingegneri e degli architetti; Enasarco, che e'' l''ente per gli agenti di commercio; una quarta cassa piu'' piccola che dovrebbe partecipare all''aumento con una quota inferiore alle altre. A quanto risulta, nelle interlocuzioni con gli enti si e'' speso per la ricapitalizzazione anche l''amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio che circa tre settimane fa ha illustrato direttamente ad alcuni presidenti la bonta'' dell''operazione. Le cifre su cui si sta ragionando sono nell''ordine dei 20 milioni di euro a cassa, risorse che porterebbero a circa 60-70 di milioni (comprensivi anche del quarto contributo) l''ammontare complessivo dell''adesione di questi soggetti. La partecipazione definitiva delle casse all''aumento della banca dovra'' pero'' passare dai rispettivi cda, dove non e'' assolutamente detto che venga accesa la luce verde. Enpam e Inarcassa (quest'' ultima che ha gia'' investito in passato nell''istituto senese potrebbe dunque esercitare direttamente i diritti mentre le altre invece dovrebbero sottoscrivere i diritti di opzione rimasti inoptati), riuniranno oggi -in mattinata- i board con all''ordine del giorno, fra i vari punti, anche il dossier Mps. Inoltre, a quanto risulta, la cassa dei medici non potra'' procedere con un investimento diretto, ma ha analizzato il dossier tramite Eurizon, sgr che gestisce per conto dell''Enpam le partecipazioni nelle quotate e che ha istruito la pratica per la fondazione gia'' azionista con l''1,9% del Banco Bpm (all''interno di un patto di consultazione). Intanto oggi fra le grandi fondazione di origine bancaria Crt riunira'' il cda per decidere il quantum della propria adesione, che a differenza di Cariplo e Compagnia San Paolo sara'' di 5-7 milioni. Si attendono le risposte anche delle principali fondazioni venete, ossia CariVerona e CariPaRo, e dagli altri enti che fanno parte delle prime 17 grandi fondazioni dotate di un patrimonio superiore ai 450 milioni di euro. Tra le altre ci sarebbero discussioni in corso con la Fondazione Banco di Sardegna, secondo azionista di Bper con il 10,2%. Da questi soggetti il Tesoro conta di raccogliere adesioni per circa 100 milioni di euro, che con gli investimenti delle casse previdenziali potrebbe salire a oltre 150 milioni. A pochi giorni dalla conclusione dell''offerta, la banca e il consorzio di garanzia guidato da Mediobanca, BofA, Credit Suisse e Citi stanno sondando anche altre categorie di investitori. Da un lato ci sono gli asset manager italiani (si fanno i nomi di Fideuram, Mediolanum e Anima), dall''altro lato private bank e family office. L''obiettivo e'' abbassare l''importo del potenziale inoptato per portarlo sotto 100 milioni di euro, soglia giudicata sostenibile per il pool. Ieri infine un articolo del Financial Times ha spostato l''attenzione sui 125 milioni di commissioni ricevute dal consorzio per concedere la garanzia. Secondo la ricostruzione del quotidiano britannico, l''Antitrust Ue ha messo la lente sull''operazione per accertare eventuali violazioni della normativa sugli aiuti di Stato. red fine
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