Rossi (Bankitalia): «Il risanamento
di Mps è una strada difficile»
Sulla manovra, il direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi osserva che la crescita dell’1% «è ambiziosa ma non impossibile»
diRedazione Economia Rossi (Bankitalia): «Il risanamento di Mps è una strada difficile»
Il direttore generale della Banca d’Italia, Salvatore Rossi
Quella del Monte dei Paschi di Siena è «una difficile vicenda» con la «difficile strada che dovrebbe portare al risanamento» dell’istituto, ma che JpMorgan sia monopolista «non mi sembra proprio». È quanto ha affermato il direttore generale della Banca d’Italia Salvatore Rossi a «L’intervista» di Maria Latella su Skytg24, in cui è intervenuto anche il direttore del «Corriere della Sera», Luciano Fontana. «JpMorgan, è un adivisor, un consigliere insieme con Mediobanca», ha detto Rossi che ha voluto anche «fare chiarezza sui ruoli». «A vigilare sul Monte dei Paschi è il Single supervisory mechanism , la vigilanza europea che sta a Francoforte, che vigila sulla base di istruttorie fatte da Banca d’Italia. Non siamo noi ad emettere il giudizio finale, pur se la Banca d’Italia è parte insieme a tutte le altre banche centrali».
La fusione delle popolari
Quanto alla fusione tra BPM e Banco Popolare, che è stata approvata dalle assemblee dei due istituti sabato, Rossi ha osservato che «tutti la considerano ovviamente positiva». «S tratta della prima operazione di aggregazione e probabilmente l’unica fino alla fine dell’anno — ha proseguito —, quando scatterà la trasformazione forzosa elle grandi popolari in Spa. Molti pensavano che altre operazioni sarebbero state fatte, anticipando il risultato della legge, così non è successo, ce n’è una sola, intanto questa va bene». Fontana ha messo in evidenza che il prossimo passaggio delicato sul fronte delle banche sarà quello degli esuberi, legati al cambiamento del modello del sistema bancario, caratterizzato finora da un’ampia diffusione degli sportelli sul territorio: l’innovazione tecnologica sta imponendo una riorganizzazione.
La manovra
Della legge di Bilancio Rossi ha analizzato il quadro macroeconomico. «Il mio amico e collega Signorini in audizione» alle Camere sulla nota di aggiornamento al Def «ha detto che il quadro macroeconomico tendenziale è prudente, mentre il quadro programmatico che innalza la crescita di 0,4 punti è ambizioso, che non vuol dire a portata di mano ma nemmeno difficilissimo o impossibile», ha spiegato Rossi. Per Fontana se gli incentivi per le imprese che innovano vanno nella giusta direzione, lascia qualche dubbio «la mancanza di un’azione efficace per il taglio della spesa».