Pensione, Polizze Vita e Pensioni Integrative (2 lettori)

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Comincio con una provocazione: non sono per niente d'accordo con la campagna che molti fanno (Beppe Scienza in primis) contro i fondi pensione chiusi (o negoziali).

Le argomentazioni portate avanti sono spesso superficiali (ad esempio confrontare l' "andamento" del TFR rispetto ai FP in questi ultimi tre anni non ha il minimo senso per chi deve accumulare risparmi per periodi pluridecennali) e trascurano colpevolmente l'apporto decisivo del contributo del datore di lavoro.

A questo proposito una domanda "spot", visto che l'argomento richiederà tempo.

I fondi chiusi sono... chiusi, appunto. E in periodi di mobilità/flessibilità come questo, può capitare che una persona si trovi con varie tipologie di contratto nel corso della sua vita professionale. Cambiando contratto, il fondo chiuso a cui versare il TFR giocoforza cambierebbe.

Ora, visto che vincolare la propria vita lavorativa al fondo pensione non mi sembra una genialata :rolleyes: e visto che un singolo fondo gestito da cani può tranquillamente distruggere in poco tempo anni di risparmio (in US c'è gente che piange lacrime amare per questo), pensi comunque che in una situazione del genere il versamento ad un fondo chiuso (che consente di usufruire del contributo datoriale) sia raccomandabile e che questo possa compensare la mancata disponibilità del capitale a scadenza?

Altra domandina :D visto che il TFR ha già di suo una fiscalità agevolata (rivalutazione tassata all'11%, non ricordo come viene tassato il capitale), non potrebbe essere opportuno investire in un fondo aperto (da capire se ce n'è uno valido...) in modo da usufruire del vantaggio fiscale su di un'altra parte del proprio capitale, lasciando il TFR intatto?
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Aggiungo ancora un po' di carne al fuoco, che l'argomento mi sta a cuore ma non saprei bene che risposte darmi:

1. Se resto in regime di TFR e mi capita qualcosa (toccatina...), i miei cari potranno un domani incassare la cifra. Se stavo contribuendo ad un fondo pensione e non ho ancora maturato i requisiti, è tutto perso.
2. Versando il mio TFR ad un fondo, mi vincolo mani e piedi all'assicurazione che il fondo sceglierà per erogarmi la rendita? Sono tutelato in qualche modo, le rendite da erogarsi sono definite in qualche modo dalla legge o l'assicuratore potrà fare il bello ed il cattivo tempo coi miei soldi?
3. Legato ai punti precedenti, in ottica previdenziale dovrei scegliere una rendita reversibile, con coefficienti abbondantemente decurtati rispetto a quelli della rendita normale.

Devo dire, questi punti non mi piacciono manco un po' e penso che, al di là della convenienza finanziaria, la scelta dovrebbe essere legata anche alle risposte a queste domande :rolleyes:

In più, aggiungendomi all'ottimo discorso di OnOff,

4. Volendo dedicare quote extra-TFR alla previdenza, meglio contribuire ad un fondo o riscattare gli anni della laurea? Posto che in entrambi i casi il versamento è deducibile (per i fondi fino a 5016€), coi fondi sfrutti il vantaggio fiscale a scadenza, con il riscatto abbrevi la vita lavorativa ed aumenti la pensione INPS.

Spero vivamente che qualcuno mi risponda... :)
 

Giuppy

Forumer attivo
1. Se resto in regime di TFR e mi capita qualcosa (toccatina...), i miei cari potranno un domani incassare la cifra. Se stavo contribuendo ad un fondo pensione e non ho ancora maturato i requisiti, è tutto perso.

No. Durante la fase di accumulo se ti capita qualcosa gli eredi (leggittimi o testamentari) incassano il capitale sia che il tuo TFR sia in azienda che il tuo TFR sia in un fondo pensione.
La tassazione è a favore del FP.

Se, invece, sei in fase di erogazione (pensione statale o pensione dal fondo pensione) perdi tutto o meglio hai solo l'istituto della reversibilità.


2. Versando il mio TFR ad un fondo, mi vincolo mani e piedi all'assicurazione che il fondo sceglierà per erogarmi la rendita? Sono tutelato in qualche modo, le rendite da erogarsi sono definite in qualche modo dalla legge o l'assicuratore potrà fare il bello ed il cattivo tempo coi miei soldi?

Si ti vincoli alla convenzione che quello specifico fondo pensione con l'assicurazione che erogherà la rendita.
Però questo non è un elemento su cui fissarsi perchè bisogna distinguere le due fasi: accumulo ed erogazione.
Le due fasi vanno distinte perchè c'è la portabilità e perchè le convenzioni con le assicurazioni durano tipicamente 3 anni.
Per cui in fase di accumulo scelgo il fondo in base alle mie esigenze (migliore gestore ovvero convenienza per il contributo datoriale, ecc..).
Un anno prima della data in cui decido di andare in pensione con il FP (che può essere diversa dalla data in cui vado in pensione statale) seleziono il fondo cui è collegata un assicurazione che soddisfa al meglio le mie esigenze (migliori coefficienti di conversione, migliori garanzie, flessibilità, ecc..) e migro tutto l'accumulato nella linea più conservativa di quel FP.
E così salvo capra e cavoli.


3. Legato ai punti precedenti, in ottica previdenziale dovrei scegliere una rendita reversibile, con coefficienti abbondantemente decurtati rispetto a quelli della rendita normale.

Devo dire, questi punti non mi piacciono manco un po' e penso che, al di là della convenienza finanziaria, la scelta dovrebbe essere legata anche alle risposte a queste domande :rolleyes:

La scelta avviene in fase di andata in pensione....per cui hai tempo per decidere.
E poi quando andrai forse le condizioni saranno diverse.
Tieni presente che le modalità della reversibilità sono diverse rispetto a quelle statali. Anche per questo i coefficienti sono diversi e tu li definisci penalizzanti.


4. Volendo dedicare quote extra-TFR alla previdenza, meglio contribuire ad un fondo o riscattare gli anni della laurea? Posto che in entrambi i casi il versamento è deducibile (per i fondi fino a 5016€), coi fondi sfrutti il vantaggio fiscale a scadenza, con il riscatto abbrevi la vita lavorativa ed aumenti la pensione INPS.

Dipende...specialmente dipende dal regime con cui andrai in pensione dalla tua storia contributiva, dalla tua età, ecc.. Non esiste una risposta univoca.


Spero vivamente che qualcuno mi risponda... :)

Eccoti accontentato

Ciao
G.
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Grazie per la risposta :up:
Andando nel merito...

No. Durante la fase di accumulo se ti capita qualcosa gli eredi (leggittimi o testamentari) incassano il capitale sia che il tuo TFR sia in azienda che il tuo TFR sia in un fondo pensione.
La tassazione è a favore del FP.
Se, invece, sei in fase di erogazione (pensione statale o pensione dal fondo pensione) perdi tutto o meglio hai solo l'istituto della reversibilità.

OK, giusta precisazione.

Si ti vincoli alla convenzione che quello specifico fondo pensione con l'assicurazione che erogherà la rendita.
Però questo non è un elemento su cui fissarsi perchè bisogna distinguere le due fasi: accumulo ed erogazione.
Le due fasi vanno distinte perchè c'è la portabilità e perchè le convenzioni con le assicurazioni durano tipicamente 3 anni.
Per cui in fase di accumulo scelgo il fondo in base alle mie esigenze (migliore gestore ovvero convenienza per il contributo datoriale, ecc..).
Un anno prima della data in cui decido di andare in pensione con il FP (che può essere diversa dalla data in cui vado in pensione statale) seleziono il fondo cui è collegata un assicurazione che soddisfa al meglio le mie esigenze (migliori coefficienti di conversione, migliori garanzie, flessibilità, ecc..) e migro tutto l'accumulato nella linea più conservativa di quel FP.
E così salvo capra e cavoli.

Queste informazioni sono pubblicamente disponibili? Nel mondo del risparmio gestito la trasparenza non è sempre la regola, anzi :rolleyes:
Oltretutto, c'è la possibilità (rebus sic stantibus) che i coefficienti non siano calcolabili ex ante ma dipendano da fattori che l'assicurazione si riserva di valutare al momento di erogare la rendita (quando cioè è troppo tardi per cambiare)?

La scelta avviene in fase di andata in pensione....per cui hai tempo per decidere.
E poi quando andrai forse le condizioni saranno diverse.
Tieni presente che le modalità della reversibilità sono diverse rispetto a quelle statali. Anche per questo i coefficienti sono diversi e tu li definisci penalizzanti.

Se sbaglio a definirli penalizzanti (rispetto a quelli INPS) spiega pure, sono tutto orecchi :)


Dipende...specialmente dipende dal regime con cui andrai in pensione dalla tua storia contributiva, dalla tua età, ecc.. Non esiste una risposta univoca.

Immaginavo una risposta del genere... :D
 

Giuppy

Forumer attivo
Nei prospetti di tutti i fondi pensione che ho visionato (e ne ho visionato tanti) ci sono le tabelle di conversione fra rendita e pensione.
Se poi fra 20 anni la situazione cambia questo non ci è dato saperlo ora.
Le convenzioni sono tipicamente triennali e ti dice quando è stata stipulata e quando scade così puoi fare i conti con un pò di anticipo e un minimo di criterio.

Nulla ti vieta di fare un interrogazione direttamente al fondo cui partecipi o all'organo di vigilanza.

I coefficienti per la reversibilità sono penalizzanti rispetto al pubblico perchè le modalità di erogazione son diverse.
Ti faccio un esempio. Il sistema di reversibilità pubblico stabilisce che se passi a miglior vita ai figli danno il 20% della tua pensione fino al raggiungimento del 18-simo anno di età ovvero fino al 26-simo se studente universitario.
Le assicurazioni in caso di reversibilità erogano la rendita al figlio vita natural durante. Capisci bene che è molto diverso e dovendo utilizzare il montante accumulato per periodi molto lunghi ovviamente i coefficienti di conversione devono essere necessariamente più bassi.

Attento questa non è una difesa delle assicurazioni!
Lungi da me anche perchè molte assicurazioni le ritengo dei veri ladri e truffaldini.
Quello che dico è che bisogna effettuare le valutazioni con la giusta ottica altrimenti si giunge a conclusioni sbagliate e si esprimono gludizi non del tutto corretti.

Ciao
G.
 

Yunus80

Del PIG non si butta nulla
Il sistema di reversibilità pubblico stabilisce che se passi a miglior vita ai figli danno il 20% della tua pensione fino al raggiungimento del 18-simo anno di età ovvero fino al 26-simo se studente universitario.
Le assicurazioni in caso di reversibilità erogano la rendita al figlio vita natural durante. Capisci bene che è molto diverso e dovendo utilizzare il montante accumulato per periodi molto lunghi ovviamente i coefficienti di conversione devono essere necessariamente più bassi.

Chiaro tutto il resto, una domanda ancora su questo punto.
Suppongo che la reversibilità sul figlio, per il sistema pubblico, sia automatica, mentre col sistema privato si debba scegliere al momento della pensione l'eventuale beneficiario (figlio o coniuge).
Supponiamo ora che il beneficiario sia il coniuge: ci si può aspettare che la vita dei due sia +/- simile (con un'aspettativa di vita leggermente superiore per la donna), se non sbaglio però il coefficiente, anche in questo caso, è discretamente penalizzante rispetto alla reversibilità pubblica. Ti risulta?
 

lorixnt2

Hari Seldon's fan
Ci ho messo un po più del previsto, però credo di aver fatto una cosa decente e spero utile :D

Ecco a voi il Portafoglio Previdenziale :D


Bel lavoro, grazie! :) Ho scoperto con piacere di essere abbastanza in linea con le tue indicazioni salvo che per la componente perpetual.
Sarebbe interessante, essendo il relativo thread ormai ponderoso, individuare qualcuno di questi titoli che, per sicurezza dell'emittnte e condizioni di subordinazione, sia adatto all'inclusione nel portafoglio di quei soggetti, ormai border or over 50 che della propria pensione comincino ad intravvedere il profilo. Faccio disclosure ovviamente. Avrò 50 anni l'anno prossimo :)
 

Broker88

Senior Member
Bel lavoro, grazie! :) Ho scoperto con piacere di essere abbastanza in linea con le tue indicazioni salvo che per la componente perpetual.
Sarebbe interessante, essendo il relativo thread ormai ponderoso, individuare qualcuno di questi titoli che, per sicurezza dell'emittnte e condizioni di subordinazione, sia adatto all'inclusione nel portafoglio di quei soggetti, ormai border or over 50 che della propria pensione comincino ad intravvedere il profilo. Faccio disclosure ovviamente. Avrò 50 anni l'anno prossimo :)

Nomi è difficile farne.

La tipologia di perpetual da cercare però è quella del tipo: cedola a TV o cmq molto bassa che spinga l'emittente a non avere convenienza al richiamo.
Per tale ragione quindi il bond quota molto sotto la pari e di conseguenza il rendimento cedolare effettivo è superiore.
 

lorixnt2

Hari Seldon's fan
Nomi è difficile farne.

La tipologia di perpetual da cercare però è quella del tipo: cedola a TV o cmq molto bassa che spinga l'emittente a non avere convenienza al richiamo.
Per tale ragione quindi il bond quota molto sotto la pari e di conseguenza il rendimento cedolare effettivo è superiore.

Sì, era una domanda non del tutto corretta da parte mia di cui mi scuso. Mi cercherò qualcosa tenendo presenti le tue indicazioni :)
Ciao
 

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