Il Covid-19 sta facendo dilagare un altro virus che potrebbe avere conseguenze ben più tragiche: quello dell'invidia sociale.
Questo terribile cancro, come il Coronavirus è un male silenzioso che si tramuta in odio e uccide gli altri e, soprattutto, noi stessi...
L’Invidia Sociale È Il Cancro Di Questa Società
Sta dilagando a tutti i livelli:
gli imprenditori (tu puoi lavorare, io no)
i lavoratori (tu sei in smart working stipendiato per non fare un càzzo, io son qui in prima linea a rischiare la pelle)
i disoccupati (tutti contro tutti e contro tutto)
Io stesso non ne sono affatto immune, è ormai nota la mia "leggerissima" antipatia nei confronti della classe Medica, dei Farmacisti e delle Big Pharma... che ormai ha superato quella nei confronti della classe Notarile...
Mi si rinfaccia di avere dei "pregiudizi"
ritengo che "pregiudizio" non sia la parola appropriata nel mio caso
questo è un esempio, tra i tanti, di pregiudizio molto attuale:
https://www.finanzaonline.com/forum...-tornano-al-lavoro-tranne-gli-insegnanti.html
nasce dall'ignoranza con conseguente non apprezzamento del lavoro altrui...
Nel mio caso, ritengo invece di dare un "giudizio": nasce dall'esperienza personale (ovviamente negativa) con tentativo di rispettare e comprendere l'altrui professione...
E' ovvio, magari a voi i medici, farmacisti e medicinali han salvato la vita e siete loro grati... nel mio caso han cercato di rovinare la mia, e mi stan sulle bàlle...
magari a voi un notaio ha salvato la conservazione della proprietà, mentre io non son mai riuscito a capire per qual motivo devo regalare un intero stipendio ad un tizio che in 5 minuti di "lavoro" se lo intasca facendo un autografo con timbro...
ciò che accomuna questi miei "nemici" è il fatto di essere costretto dalla legge ad avere a che fare con loro... mentre gli odiatori sociali, di solito, si scagliano contro gente che possono tranquillamente ignorare senza conseguenze... ecco perchè definisco il mio un "giudizio" e non un "pregiudizio"!
Mi dispiace di aver offeso qualcuno con i miei scritti, invece di farlo riflettere l'ho portato alla reazione rabbiosa e quindi ho fallito perché non ho ottenuto il mio scopo...
ma che ci volete fare, noi rimbambiti degli anni '60 siamo fatti così, quanno ce vò, ce vò
Stefano Rosso - Odio chi (1978)
Odio chi va al mare la domenica, io neanche il lunedi
odio chi va a spasso con la moto mentre io rimango qui
odio chi ha il proiettore in casa per veder porno svedesi
odio chi si compra un'automobile una volta ogni sei mesi.
Odio chi compra i calzoni come i miei ma a molto meno
odio chi quand'è che parto sta a fregarmi il posto in treno
odio chi ha una bella moglie che gli smania delle voglie
e siccome lui è mio amico, cosa faccio e che le dico?
Odio chi prende a calci i cani e a casa ha il pesciolino in vasca
odio chi si sposa ed ha una mano al cuore e l'altra sulla tasca
odio chi continua a raccontarmi che si è fatto la casetta
ma così: "mangiare poco e stare attento ad ogni sigaretta".
Odio chi va a messa la domenica e poi picchia i figli
chi in finestra sta a sparlare mentre sta innaffiando i gigli
odio chi mi dice quando che mi incontra per le scale
"non ti vedo tanto bene, ma che c'hai, ti senti male?".
Odio chi sta sempre a raccontarmi tutti i film prima visione
odio chi fa sciopero perchè l'ha detto la televisione
odio chi è un tipo serio solo quando sta telefonando
odio chi mentre sganascia un pollo: "poverino il terzo mondo".
Odio chi fischia a un concerto, chi impazzisce per la moda
odio chi ha il passato incerto e chi ha il gatto senza coda
odio chi ha un miliardo in banca o un futuro senza rischi
chi è tranquillo sulla panca
e chi non compra i miei dischi!