Riapertura bordelli

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Riapertura Bordelli

  • Si

    Votes: 57 79,2%
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    Votes: 15 20,8%

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    72
è molto complicato
ad esempio, è complicato leggere qui sopra che uno schiavo ( di un desiderio malato) sia considerato un soggetto libero,
e chi invece sceglie ( non mi risulta una costrizione sulle due minorenni) sia considerato 'oggetto e vittima'

vittime entrambi di modelli culturali, o entrambi liberi attori della vicenda :
questo sarebbe parità di genere nel valutare la questione, imho

Ma guarda che la prima che sostiene che sia una "scusa" quella dell'essere "schiavi" sono io e anche la prima che sostiene che sia un modello culturale imposto.
Penso anche, però, che in generale (sottolineo, perché conscia di fare una generalizzazione), gli uomini siano quelli che più rifiutino l'idea di essere "vittime" di modelli culturali. I motivi possono essere tanti, tra i quali, il fatto che comunque, vittima di modello culturale o no, è un modello, quello maschile, che gode, tutto sommato ancora, di maggiori privilegi e che quindi è più difficile da mettere in discussione.
E poi c'è il mito della virilità che è difficilissimo da scardinare tra gli uomini, ma tanto li penalizza (e penalizza anche le donne).
 
Sulla libera scelta delle minorenni ci sarebbe tutto un altro discorso da fare, ma ora, sorry, il tempo mi manca.
 
Ma guarda che la prima che sostiene che sia una "scusa" quella dell'essere "schiavi" sono io e anche la prima che sostiene che sia un modello culturale imposto.
Penso anche, però, che in generale (sottolineo, perché conscia di fare una generalizzazione), gli uomini siano quelli che più rifiutino l'idea di essere "vittime" di modelli culturali. I motivi possono essere tanti, tra i quali, il fatto che comunque, vittima di modello culturale o no, è un modello, quello maschile, che gode, tutto sommato ancora, di maggiori privilegi e che quindi è più difficile da mettere in discussione.
E poi c'è il mito della virilità che è difficilissimo da scardinare tra gli uomini, ma tanto li penalizza (e penalizza anche le donne).

resta molto complicato

gli uomini sono vittime del modello maschile ...
 
Sulla libera scelta delle minorenni ci sarebbe tutto un altro discorso da fare, ma ora, sorry, il tempo mi manca.

discorso lunghissimo di sicuro
ad esempio :

The Catholic canon law followed the Roman law. In the 12th century, the Catholic Church drastically changed legal standards for marital consent by allowing daughters over 12 and sons over 14 to marry without their parents' approval, even if their marriage was made clandestinely

The American colonies followed the English tradition, but the law was more of a guide. For example, Mary Hathaway (Virginia, 1689) was only 9 when she was married to William Williams. Sir Edward Coke (England, 17th century) made it clear that "the marriage of girls under 12 was normal, and the age at which a girl who was a wife was eligible for a dower from her husband's estate was 9 even though her husband be only four years old."

In France, until the French Revolution, the marriageable age was 12 years for girls and 14 for boys. Revolutionary legislation in 1792 increased the age to 13 years for girls and 15 for boys. Under the Napoleonic Code in 1804, the marriageable age was set at 15 years for girls and 18 for boys. In 2006, the marriageable age for girls was increased to 18, the same as for boys.



SIA BEN CHIARO che questa non è la mia posizione in merito:
io sono CONTRARIO al matrimonio (anche di settimo grado) fino al raggiungimento (comprovato) della età della ragione, intendendo con ciò che proibirei il matrimonio per sempre a gran parte della Razza Umana :cool::cool:

dixit :cool:
 
Stai facendo esempi che oggi non stanno né in cielo né in terra.
Una volta si moriva a 35 anni, per forza che l'ingresso nell'età adulta era tanto anticipato!
E gli studi di pedagogia che ci sono oggi non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di allora.

Restiamo al presente. Perché una ragazzina di 14 anni (pensa alla tua che ne ha 15!!!!!!!) "decide" di prostituirsi? E perché è sbagliato parlare di "decisione consapevole"?

Perché le bugie, per quanto le incarti NON diventano caramelle...

Esempio: se vedete il vostro vicino andare in giro con dei palloncini legati attorno alla testa lo trovate strano, certo. Ma pensate di vederlo tutti i giorni, per anni. Pensate di vederlo da quando eravate piccoli/e a quando diventate adolescenti. E che quotidiani, tv, internet mostrino continuamente uomini con palloncini in testa fare qualsiasi cosa. Che politici, opinionisti e chiacchiere da web e chiacchiere da bar parlino al proposito di modernità, di paradigmi che cambiano e di falsi e stupidi moralismi. L'uomo con i palloncini diventa "normale". Se lo trovate ancora strano siete solo o degli stronzi liberticidi. Ma non è "normale", è "normalizzato": e c'è differenza. (Vi preciso che questo è solo un esempio: non ho nessun problema con l'eventuale vicino di casa che voglia farsi un cappello con gomma e gas elio :D )


Vi sono molti modi in cui noi esseri umani apprendiamo cos'è il mondo, in quale cultura viviamo, cosa ci si aspetta da noi: le relazioni familiari e sociali, la scuola, la religione, la politica, i media.

Mettiamo, facendo un altro esempio, che l'immagine pervasiva del corpo femminile nella maggioranza di questi ambiti sia quella "in vendita" o "in offerta". Mettiamo che i politici dicano al proposito cose come "E' assolutamente legittimo prostituirsi per fare carriera." e "Per fare carriera ognuno di noi utilizza quel che ha, l’intelligenza o la bellezza"(qualcuno ha in effetti detto queste esatte parole il 13.9.2010 :wall: ).

Mettiamo che pubblicità, spettacoli, televisione, internet, amici e conoscenti, alcuni genitori e insegnanti e prestigiosi "intellettuali", incoraggino le bambine e le ragazze a basare la loro autostima e a misurare il loro successo sulla rispondenza ad un modello ipersessualizzato da vendere al mercato neoliberista del sesso.

Mettiamo che ci sia anche chi decanta le gioie della "libera scelta", portando ancora più vicino allo zero la possibilità per una ragazza di ascoltare qualcosa di diverso.

Mettiamo che la nostra società sia così atomizzata, avara di orizzonte e futuro, priva di sogni, da indicare gli abiti di lusso, gli accessori costosi e i cellulari ultimissimo modello come mete per un'esistenza e indicatori di status della stessa…

Le adolescenti non sono cieche e sorde, sapete. Che conclusioni vi aspettate che traggano?

Non è che queste giovanissime siano "prive di valori", tutt'altro. Hanno i valori della società in cui vivono. Non è che queste giovanissime abbiano attraversato la faccenda con la massima leggerezza e felicità (l'uso di stupefacenti, i vari episodi di fughe e le attestazioni di "schifo" sono rivelatori in questo senso), è che la cocaina e il ribrezzo e i soldi come unico scopo-motivatore-sogno li hanno normalizzati gli adulti, giorno dopo giorno e con ogni mezzo, ripetendo loro che la vita per una donna va così e non può andare in nessun altro modo.


Non ci sono aspirazioni accessibili ad una femmina della specie umana che non comportino il compiacere/servire un maschio o più maschi, e il cercare di trarre da ciò il massimo vantaggio: questo dicono, questo vogliono che le bambine e le ragazze e le donne credano. Molte lo fanno. Ma resta una vergognosa e violenta menzogna.

Non parliamo di minorenni che si prostituiscono. Parliamo di pedofili che comprano bambine.

E diciamolo, che non è normale. E che tantissima colpa ce l'abbiamo tutti. Non è vero che "siccome io insegno in modo diverso ai miei figlie e alle mie figlie, è un problema degli altri". I nostri figli e le nostre figlie ci vivono con gli altri. Usano i media.

E, il fatto stesso che da più parti, anche qui, si parli di ragazzine che non sono state costrette è indicativo del fatto che non ci si rende conto che, invece, sì. Sono state costrette.
Da chi?
Da tutti noi e dalla società che abbiamo creato. E' una responsabilità di tutti.
Per questo, a me dà molto fastidio che tantissimi parlino di bordelli legalizzati come "il meno peggio", come "una soluzione migliore", come, anzi, di una risorsa economica per lo stato.

Che messaggio trasmettiamo, così dicendo, ai ragazzi e alle ragazze di oggi?

Sono molto sconfortata e soprattutto molto molto delusa che quando di parla di ragazzine che si prostituiscono ci siano in giro personaggi, giornalisti, opinionisti, che ritraggono queste poverine come delle "mangia uomini, avide e prive di valori".
Si colpevolizzano delle innocenti ragazzine che non sono altro che il "prodotto" di quel che vedono e vivono e dei discorsi di quelli che dicono che "gli uomini non possono fare a meno del sesso", che "una donna ha la sua fortuna tra le gambe", "che in fondo lavorare in un bordello legale è un lavoro come un altro".... Ecc.
 
Ultima modifica:
resta molto complicato

gli uomini sono vittime del modello maschile ...

... e tante volte a molti di loro fa comodo continuare ad esserlo, perché prenderne consapevolezza è faticoso e comporta cambiamenti culturali che non tutti vogliono:-o

(lo stesso vale per le donne, ma il dibattito femminile e femminista, in tema è più avanzato e strutturato, anche se non tanto come sarebbe auspicabile)
 
Stai facendo esempi che oggi non stanno né in cielo né in terra.
Una volta si moriva a 35 anni, per forza che l'ingresso nell'età adulta era tanto anticipato!
E gli studi di pedagogia che ci sono oggi non sono nemmeno lontanamente paragonabili a quelli di allora.

Restiamo al presente. Perché una ragazzina di 14 anni (pensa alla tua che ne ha 15!!!!!!!) "decide" di prostituirsi? E perché è sbagliato parlare di "decisione consapevole"?

Perché le bugie, per quanto le incarti NON diventano caramelle...

Esempio: se vedete il vostro vicino andare in giro con dei palloncini legati attorno alla testa lo trovate strano, certo. Ma pensate di vederlo tutti i giorni, per anni. Pensate di vederlo da quando eravate piccoli/e a quando diventate adolescenti. E che quotidiani, tv, internet mostrino continuamente uomini con palloncini in testa fare qualsiasi cosa. Che politici, opinionisti e chiacchiere da web e chiacchiere da bar parlino al proposito di modernità, di paradigmi che cambiano e di falsi e stupidi moralismi. L'uomo con i palloncini diventa "normale". Se lo trovate ancora strano siete solo o degli stronzi liberticidi. Ma non è "normale", è "normalizzato": e c'è differenza. (Vi preciso che questo è solo un esempio: non ho nessun problema con l'eventuale vicino di casa che voglia farsi un cappello con gomma e gas elio :D )


Vi sono molti modi in cui noi esseri umani apprendiamo cos'è il mondo, in quale cultura viviamo, cosa ci si aspetta da noi: le relazioni familiari e sociali, la scuola, la religione, la politica, i media.

Mettiamo, facendo un altro esempio, che l'immagine pervasiva del corpo femminile nella maggioranza di questi ambiti sia quella "in vendita" o "in offerta". Mettiamo che i politici dicano al proposito cose come "E' assolutamente legittimo prostituirsi per fare carriera." e "Per fare carriera ognuno di noi utilizza quel che ha, l’intelligenza o la bellezza"(qualcuno ha in effetti detto queste esatte parole il 13.9.2010 :wall: ).

Mettiamo che pubblicità, spettacoli, televisione, internet, amici e conoscenti, alcuni genitori e insegnanti e prestigiosi "intellettuali", incoraggino le bambine e le ragazze a basare la loro autostima e a misurare il loro successo sulla rispondenza ad un modello ipersessualizzato da vendere al mercato neoliberista del sesso.

Mettiamo che ci sia anche chi decanta le gioie della "libera scelta", portando ancora più vicino allo zero la possibilità per una ragazza di ascoltare qualcosa di diverso.

Mettiamo che la nostra società sia così atomizzata, avara di orizzonte e futuro, priva di sogni, da indicare gli abiti di lusso, gli accessori costosi e i cellulari ultimissimo modello come mete per un'esistenza e indicatori di status della stessa…

Le adolescenti non sono cieche e sorde, sapete. Che conclusioni vi aspettate che traggano?

Non è che queste giovanissime siano "prive di valori", tutt'altro. Hanno i valori della società in cui vivono. Non è che queste giovanissime abbiano attraversato la faccenda con la massima leggerezza e felicità (l'uso di stupefacenti, i vari episodi di fughe e le attestazioni di "schifo" sono rivelatori in questo senso), è che la cocaina e il ribrezzo e i soldi come unico scopo-motivatore-sogno li hanno normalizzati gli adulti, giorno dopo giorno e con ogni mezzo, ripetendo loro che la vita per una donna va così e non può andare in nessun altro modo.


Non ci sono aspirazioni accessibili ad una femmina della specie umana che non comportino il compiacere/servire un maschio o più maschi, e il cercare di trarre da ciò il massimo vantaggio: questo dicono, questo vogliono che le bambine e le ragazze e le donne credano. Molte lo fanno. Ma resta una vergognosa e violenta menzogna.

Non parliamo di minorenni che si prostituiscono. Parliamo di pedofili che comprano bambine.

E diciamolo, che non è normale. E che tantissima colpa ce l'abbiamo tutti. Non è vero che "siccome io insegno in modo diverso ai miei figlie e alle mie figlie, è un problema degli altri". I nostri figli e le nostre figlie ci vivono con gli altri. Usano i media.

E, il fatto stesso che da più parti, anche qui, si parli di ragazzine che non sono state costrette è indicativo del fatto che non ci si rende conto che, invece, sì. Sono state costrette.
Da chi?
Da tutti noi e dalla società che abbiamo creato. E' una responsabilità di tutti.
Per questo, a me dà molto fastidio che tantissimi parlino di bordelli legalizzati come "il meno peggio", come "una soluzione migliore", come, anzi, di una risorsa economica per lo stato.

Che messaggio trasmettiamo, così dicendo, ai ragazzi e alle ragazze di oggi?

Sono molto sconfortata e soprattutto molto molto delusa che quando di parla di ragazzine che si prostituiscono ci siano in giro personaggi, giornalisti, opinionisti, che ritraggono queste poverine come delle "mangia uomini, avide e prive di valori".
Si colpevolizzano delle innocenti ragazzine che non sono altro che il "prodotto" di quel che vedono e vivono e dei discorsi di quelli che dicono che "gli uomini non possono fare a meno del sesso", che "una donna ha la sua fortuna tra le gambe", "che in fondo lavorare in un bordello legale è un lavoro come un altro".... Ecc.


prego: semmai si avrebbe da dire che si aveva più considerazione sulla maturità delle persone
la durata (media) della vita c'entra assai poco: c'entra assai di più il tipo di educazione e di presa di coscienza che veniva chiesto ad un individuo

francamnete poi il resto ... cosa c'entrano 'gli studi di pedagogia che ci sono oggi' ?
a giudicare dalle loro azioni, posso ben dire che un diciassettenne medievale era assai eno 'bamboccione' di tanti adolescenti di oggi ... o pensi che Grande Fratello, Veline, Barbie e Playstation siano il fortunato esito di studi di pedagogia?????

sul fatto che 'siano state costrette' creiamo un loop logico perfetto: con questa frase stai dicendo che anche i loro clienti 'sono stati costretti' Da tutti noi e dalla società che abbiamo creato. E' una responsabilità di tutti.
è un concetto da Riformato: io sono più cattolico e penso che vi sia una responsabilità personale in quello che facciamo

sui cenni alle bugie , sui riferimenti personali a me e ai miei, per questa volta lascio passare: imho una discussione su un forum aperto al pubblico non dovrebbe coinvolgere le persone coinvolte ma solo i loro pensieri






resta cmq che la mia posizione in merito è chiarissima:
SIA BEN CHIARO che questa non è la mia posizione in merito:
io sono CONTRARIO al matrimonio (anche di settimo grado) fino al raggiungimento (comprovato) della età della ragione, intendendo con ciò che proibirei il matrimonio per sempre a gran parte della Razza Umana :cool::cool:




dixit :cool:
 
... e tante volte a molti di loro fa comodo continuare ad esserlo, perché prenderne consapevolezza è faticoso e comporta cambiamenti culturali che non tutti vogliono:-o

(lo stesso vale per le donne, ma il dibattito femminile e femminista, in tema è più avanzato e strutturato, anche se non tanto come sarebbe auspicabile)


avanzato e strutturato forse ma assai parzializzato: lo vedo solo al femminile, l'analisi della 'questione femminile' e non della 'questione dei modelli di equilibrio'
e francamente non vedo passi avanti, ma passi laterali .. di distanziamento, in un'altra direzione, ma sempre di distanziamento

scelta del tutto lecita, indubbiamente



ma non era Socrate a dire che chi cammina troppo a sx su una strada finisce in un fosso, proprio come chi cammina troppo a dx ?? :mumble::mumble:
 

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