SIAMO SPIACENTI, LA VITA DA LEI SOGNATA NON E' AL MOMENTO RAGGIUNGIBILE

Eh beh. Bel tipo.

Il compagno Vauro Sanesi alza il tiro.

“La Giornata del Ricordo non può essere trasformata in quella della dimenticanza.
Purtroppo quando la pietà umana diventa un alibi, per il modo in cui è stato istituito
il Giorno del Ricordo diventa un volgare e trucido strumento di propaganda sovranista e neofascista”.

Queste le sue parole in un’intervista con l’Adnkronos.
 
Non si vuole fare allarmismo, ma è giusto per capire come sono messi e la gravità della situazione.

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La data da segnare sul calendario è il 1 marzo, quando troverà piena applicazione il "Grande Fratello" di Stato.

Ovvero quel sistema investigativo fatto di software spia che, per dirla con le parole del Garante della privacy,
ha tutte le carte in regola di trasformarsi in uno strumento "di sorveglianza massiva" dei cittadini.


In barba ai diritti di riservatezza.

La novità ruota attorno al trojan, virus spia che una volta installato in un dispositivo (computer, cellulare, tablet)
permette di prenderne il totale controllo dall'esterno.


L'utilizzo per i pm del "cavallo di Troia" nelle intercettazioni è stato disciplinato dalla riforma Orlando del 2017
che ne permetteva l'applicazione in determinati ambiti investigativi, poi ampliati (e non poco) dalla legge "Spazzacorrotti" di Bonafede.

"Uno strumento irrinunciabile per le indagini", esultava il ministro grillino a dicembre in occasione dell'approvazione del decreto
che ha apportato ulteriori modifiche e disposto l'avvio dell'applicazione da marzo.
Dimenticando però le ombre di un sistema che fa sorgere perplessità e preoccupazioni.

I trojan infatti sono strumenti spia potentissimi: una volta infettato a tradimento un dispositivo,
permettono di attivarne dall'esterno il microfono o la videocamera, di registrare il segnale Gps,
fare screenshot dello schermo, carpire le password e gli scambi di messaggi.

"Un livello di introduzione nella vita degli individui”, scrive l'osservatorio di Eurispes,
"ben più pervasivo di quello teorizzato dai fautori della più cupa letteratura distopica".

Il problema è che la legge, ancora troppo "astratta", disciplina l'uso dei trojan solo ai fini delle intercettazioni
e non tiene conto di molte altre potenzialità dello strumento.

Non è infatti escluso, per esempio, che possa essere utilizzato "per eliminare contenuti presenti sul dispositivo",
"simulare conversazioni" o ancor peggio "'creare' materiale ad hoc".

Magari inserendo file compromettenti all'insaputa del proprietario.

Per combattere gli abusi occorrerebbe tracciare le operazioni eseguite sul dispositivi con i "file Log",
ma le difficoltà tecniche lasciano perplessi anche gli addetti ai lavori.

Basti infatti pensare che per il procuratore di Messina, Maurizio De Lucia,
"la maggioranza dei Tribunali non risulta ad oggi disporre dei mezzi informatici né di personale adeguato ad affrontare la rivoluzione digitale".
Con tutti i pericoli che ne conseguono.

Tra questi vi sono anche problemi tecnici nelle modalità di consegna delle registrazioni dalle società-spia (private) alle Procure.

Il sistema automatico e i server pubblici non sono pronti e al momento l'unica soluzione sembra essere quella
di caricare i file delle conversazioni su un DVD per poi portarli fisicamente al pm.

Un sistema, come emerso dalle audizioni degli esperti in commissione al Senato, che
"non è assolutamente in grado di garantire l'autenticità, la genuinità e la conformità di quanto prelevato dai server dell'impresa" rispetto a quanto consegnato in procura.

Con il conseguente rischio di manipolazione delle prove. Non solo.
Perché le società dispongono di propri software e i file per essere uniformati necessiteranno di essere "convertiti", rischiando così di rendere "non originale" l'intercettazione.

"L’intero sistema - si legge nella relazione della commissione - potrebbe rivelarsi inefficace o inidoneo a garantire le esigenze di segretezza".

Infine, né Bonafede né Orlando si sono posti il problema di mettere nero su bianco se le conversazioni contenute nei server privati debbano essere cancellate oppure no.

Per il procuratore di Venezia, Bruno Cherchi, "non vi sono sistemi di controllo per accertare (...) se le intercettazioni vengano cancellate dalla ditta che le ha effettuate".

E le dirette interessate ad oggi non hanno ricevuto indicazioni precise.

Il rischio alla fine è le registrazioni vengano conservate in due archivi, forse anche "mediante sistemi cloud in server posti fuori dal territorio nazionale".
Col paradosso di raddoppiare così il rischio di odiose fughe di notizie.

Magari su fatti privati che nulla hanno a che fare con l'indagine in corso.
 
Solo nel nostro povero paese può accadere qualcosa di simile.

Chi sono ?

Ma soprattutto, cosa sono ?

E da chi hanno ricevuto un mandato od un incarico per presentarsi a palazzo ed interloquire ?

Le Sardine entrano nel Palazzo e dettano l'agenda al governo.
 
Si è chiuso nella notte lo spoglio delle elezioni irlandesi di sabato per l’assegnazione di tutti e 160 seggi.

In testa per numero di deputati chiudono a quota 38 i liberal-conservatori.

Segue a ruota la sinistra nazionalista dello Sinn Fein che arriva a 37 seggi.

Mentre solo terzo è il Fine Gale (Ppe) del premier uscente filo-Ue, che si ferma a 35 deputati

Potrebbero essere decisivi i 21 deputati indipendenti,

così come i partiti minori con i Verdi a 12 seggi,

Laburisti a 6 seggi

Socialdemocratici a 6 seggi

Alleanza Anti-Austerity Popolo Prima del Profitto a 5.
 
Osservando il comportamento dell’economia dopo la crisi del 2008 non può non balzare all’occhio
che siamo di fronte al periodo più prolungato di crescita economica del dopoguerra.
Dal 2009 il ciclo economico non si ferma nonostante nel frattempo siano emersi vari fronti di crisi.

Nonostante al malato siano stati somministrate dosi massicce di farmaci, la economia a livello mondiale continua a crescere si ma a livelli asfittici.
Questo senza poter conteggiare tuttavia gli effetti del coronavirus.
Parlavo di un lunghissimo ciclo economico di crescita ma questo è solo apparente e solo a livello macro.

Se osserviamo da vicino la crescita, usando ad esempio il coefficente di Gini,
non possiamo non notare come la crescita di questi anni ha notevolmente aumentato le disuguaglianze sociali.
Un 10% della popolazione si è beneficiato della crescita, dell’abbondante denaro e dei tassi sottozero
ma gran parte della classe media soffre e interi strati di popolazione hanno perso potere acquisitivo.
Basti pensare ad esempio a paesi come l’Italia o gli Stati Uniti .

O a paesi in via di sviluppo come l’India o la stessa Cina dove a fronte di una emergente classe imprenditoriale
ampi strati della popolazione continuano a vivere in miseria o sono molto indebitati rispetto al passato.

Il nuovo modello del turbocapismo ha beneficiato in primis la grande finanza
(i governi hanno salvato in questi anni con denaro pubblico decine di banche in tutto il mondo, Germania in testa),
un gruppo ristretto di imprenditori e imprese che hanno innovato cavalcando le nuove tecnologie
(penso a giganti come Amazon, Tesla, Alibaba, Tencent, Google, Microsoft etc),
managers e lavoratori altamente qualificati legati a tali gruppi e aziende monopolistiche o oligopolistiche, legate in moti casi alla politica.

Al resto del mondo tutta questa crescita ha lasciato solo le briciole.
La condizione di molti lavoratori e non solo nei paesi in via di sviluppo è quella di nuovi poveri, il cui salario in termini reali è diminuito in questi ultimi 10 anni.

Le lobby che comandano il mondo temono il materializzarsi di una nuova crisi perchè molta gente
semplicemente non sopporterebbe una nuova massiccia ondata di licenziamenti, di ulteriore precarizzazione del lavoro.

Purtroppo nulla è eterno e una nuova recessione arriverà, cogliendo il sistema senza munizioni dato che tutte o quasi sono state sparate.

Questo però è un falso problema . Il vero problema che le “elites” dovrebbero porsi è come redistribuire la ricchezza,
come favorire il rafforzamento della classe media e come creare nuove industrie (e nuova occupazione).

Non sono ottimista. Vedo che le supposte “elites” mancano di idee nuove e soprattutto di visione.
Il denaro è l’unica risorsa non scarsa del nuovo turbocapitalismo.

Serve coraggio, una nuova idea di economia solidale.

Se non risolviamo e presto questi enormi problemi il mondo e non solo la economia, collasserà.
 
Alitalia non decolla ed Air Italy chiude.

Con un comunicato stampa Alisarda (ex Meridiana) e AQA holdings (Qatar Airways) comunicano che,
data la situazione del mercato e le perdite, la società va in liquidazione.

Iniziamo dicendo che dovrebbe essere non un fallimento, ma una liquidazione in bonis, ma comunque si chiude.
Si vola , con altri vettori, fino al 25 febbraio, ma i voli successivi saranno rimborsati.

Insomma si chiude, eppure Qatar Airways aveva investito e poteva ancora investire:
infatti la chiusura deriva soprattutto dal fatto che le norme europee vietano ad una società straniera di superare il 49% di partecipazione
in una aerolinea europea che voglia mantenere questo status. Quindi, a fronte delle necessità di ricapitalizzazione,
se Qatar era disponibile, Meridiana no, e questo avrebbe fatto superare il 49%.
Quindi niente ricapitalizzazione e si chiude, lasciando a casa 1200 persone.

Ora ci sono diversi motivi per Merdiana per non partecipare:

  • una situazione internazionale non favorevole al settore;
  • il fallimento del 737 MAX su cui molto aveva puntato la compagnia;
  • il successo scarso delle nuove rotte americane, alcune delle quali già cancellate.
Comunque è ASSURDO che, avendo un investitore disposto a scommettere i propri soldi privati,
non gli si permetta di superare, neanche temporaneamente, il 50% di partecipazione, magari giusti il tempo per salvare l’investimento,
i 1200 dipendenti, mentre si trova un altro partner magari rilanciando la compagnia e mandandola in utile.

Cosa sarebbe cambiato dando, ad esempio, un termine di 24 mesi per la cessione delle quote superiori al 50% ?
Nulla, semplicemente nulla, ma siamo nella follia europea ed i 1200 lavoratori di Air Italy da fine mese sono a casa.

Il ministro dei trasporti De Micheli ha pestato i piedi affermando di “Non essere stata informata”.

Perchè, non basta il pasticcio che hanno combinato con Alitalia, il PD ed i 5 stelle?

Bisogna aggiungere un’altra compagnia aerea da risanare?

Trasformiamo il MIT in una holding del settore aereo nel momento in cui il Coronavirus taglia le prospettive per il trasporto aereo?

Pensiamo di mettere Patuanelli nel CdA?

Teoricamente si potrebbe pensare ad una partecipazione di Alitalia di minoranza, tanto per lasciare Qatar sotto il 49%,
ma che senso avrebbe, senza un piano di rilancio del settore che, fra l’altro, rischia di andare contro il Green New Deal
che vuole tassare i viaggi aerei a favore del treno?



Sarebbe interessante saperlo.
 
Secondo il Vostro punto di vista, è meglio essere previdenti come gli USA ?
oppure disorganizzati, malaccorti, miopi, leggeri come il nostro governo ?

La situazione del coronavirus è sotto controllo.

È talmente sotto controllo che, negli Stati Uniti, il dipartimento federale per la salute ed i servizi all’uomo, HHS,
ha chiesto al dipartimento per la difesa, DoD, di allestire 11 basi per contenimento e quarantena all’interno di aree militari vicino ai grandi aeroporti.

Le aree prescelte sono le seguenti:

  • JB Pearl Harbor-Hickam, HI (HNL)
  • Great Lakes Training Center Navy Base, IL (ORD)
  • Naval Air Station Joint Reserve Base, TX (DFW)
  • March ARB, CA (LAX)
  • Travis AFB, CA (SFO)
  • Dobbins ARB, GA (ATL)
  • Fort Hamilton, NY (JFK)
  • Naval Base Kitsap, WA (SEA)
  • Joint Base Anacostia, DC (IAD)
  • Joint Base McGuire-Dix-Lakehurst, NJ (EWR)
  • Fort Custer Training Center (DTW)
In ciascuna di queste aree verranno creati spazi per accogliere almeno 20 persone più il relativo personale medico.

Queste non sono le aree principali per le Quarantenne, già identificate dal Dipartimento per la salute,
ma si tratta di aree di terza linea che si aggiungono a tutte le infrastrutture già predisposte.

Questa decisione ufficiale fa capire quanto gli Stati Uniti stiano prendendo in modo serio il diffondersi del coronavirus, e quali misure stiano prendendo.

Purtroppo da un lato l’immagine di un centro di quarantena fa venire in mente le scene viste in Cina,
con persone trascinate fuori di casa verso luoghi di concentrazione dei malati.

Evidentemente il governo USA non si aspetta di poter contenere per sempre l’infezione con le misure ordinarie,
e sta predisponendo le misure necessarie per un primo isolamento dei malati.

Sarebbe interessante sapere se misure prime vengono prese in Europa o nel nostro paese.
 
Pensavo di avere un'allucinazione. Camminavo per strada e mi sembrava che i sassi ridessero ........

Con i suoi 8 anni, è la più giovane sostenitrice Anpi della sezione di Feltre e una delle più giovani d’Italia.
Di ieri l’adesione al sodalizio cittadino dedicato alla “Brigata Antonio Gramsci” e presieduto da Gianni Faronato.
 

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