Solo politica (12 lettori)

Daee

Forumer storico
purtroppo l'acqua ad oggi è un bene comune su cui non si possono fare palat* di soldi e quindi non interessa a nessuno sistemare le tubature o creare invasi che darebbero benefici ai più, ma senza tanti giri di soldi.
Comunque dà potere. Le poltrone vengono utilizzate per dare il contentino al politico trombato, allo zaia di turno che resta disoccupati. Un po' di soldi, si resta nel giro delle nomine, un po' di potere.
Poi cosa vuoi che interessi a questi se ci sono perdite di acqua...
 

Val

Torniamo alla LIRA
Il rapporto annuale dell'Unione europea sullo stato di salute dei Paesi membri
disegna in alcune parti e non è la prima volta
- un'Italia sull'orlo della dittatura,
nella quale i cittadini hanno già perso la maggior parte dei loro diritti.


È stato compilato da non meglio precisati burocrati
che hanno ascoltato, oltre a rappresentanti delle nostre istituzioni,
enti e associazioni in maggior parte dichiaratamente ostili a questo governo
e le cui considerazioni, evidentemente, sono state riportate «copia e incolla» come verità accertate.

In questo Paese
la giustizia sarebbe indebolita da riforme punitive,
la libertà di informazione sarebbe a rischio
e la democrazia pure, per via della riforma del premierato.

Si potrebbe portare a testimoni del contrario
Giovanni Toti,
la raccolta degli ultimi tre anni de La Repubblica
e le riforme costituzionali proposte in passato, senza successo, dalla sinistra.

Ma non è questo il punto centrale.

L'assurdità delle accuse è tale che non meriterebbe neppure una risposta.

Il grave è che gli utili idioti utilizzati per compilare tali tesi
non abbiano un moto di dignità, di ribellione per dire:

amici europei, va bene tutto, ma così è davvero troppo e fino a prova contraria questo è anche il mio Paese
e nessuno si deve permettere di prenderlo a calci in questo modo.

Negare l'evidenza.

In Italia la democrazia e i diritti civili sono ben saldi
ma da furbesco strumento di legittima contrapposizione politica
sta diventando un problema psichiatrico.

Che all'estero viene abilmente utilizzato in chiave anti italiana.

Quel rapporto sembra scritto dai sofisti dell'antica Grecia.

Cioè da professionisti dell'oratoria che utilizzando ragionamenti capziosi

«da un lato cerca di indebolire e offuscare il vero
e dall'altro tenta di rafforzare il falso
rivestendolo delle apparenze del vero»

p
er trarne vantaggio politico ed economico.


Segnalo loro che le «riforme illiberali» di questo governo
hanno prodotto occupazione, crescita e quindi benessere,
che a loro volta hanno portato nelle casse dello Stato
oltre venti miliardi in più del previsto di tasse e tributi.

E questo non è un sofismo,
bensì il fatto centrale e vero di questa Italia imperfetta sì,
ma in moto.
 

eusebio

Forumer storico
Comunque dà potere. Le poltrone vengono utilizzate per dare il contentino al politico trombato, allo zaia di turno che resta disoccupati. Un po' di soldi, si resta nel giro delle nomine, un po' di potere.
Poi cosa vuoi che interessi a questi se ci sono perdite di acqua...
a me la cosa che fa più pensare è vedere società quotate e/o comunque multinazionali da paura che negli ultimi tempi vengono accusate di affidare "consapevolmente" questo o quel lavoro a una miriade di società in subappalto "livello sfruttamento" con l'unico scopo di continuare ad aumentare il margine di profitto..... Poi se cala un attimo il lavoro oltre a mettere in difficoltà queste società si mettono a licenziare a destra e a manca e poi vedi lo sportivo di turno prendere xxxx soldi o fare da main sponsor a x società per palate di soldi.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Spero che la moderazione mi lasci DARE DEI COGLIONI ai burocrati europei.

Come ci spiega una fonte qualificata a Bruxelles:

«Si tratta di funzionari dell'istituzione che si occupano della realizzazione del documento.
Hanno una struttura gerarchica nei diversi direttorati e unità
quindi vi sono alcuni funzionari più apicali che vagliano questi lavori.
Il tutto è al di sotto della guida politica del commissario competente
perciò si presuppone ci sia in anche un vaglio politico al vertice della gerarchia».

La commissione di competenza è la Libe
(Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni)
presieduta dal belga Didier Reynders di Renew.
 

Val

Torniamo alla LIRA
L'aspetto strabiliante sono però le fonti adottate dalla Commissione Ue
per redigere il proprio rapporto sullo Stato di diritto in Italia.

Oltre alle realtà istituzionali
sono infatti state utilizzate come fonti alcune associazioni non certo note per la loro imparzialità e terzietà
che negli ultimi due anni si sono caratterizzate per una serie di duri attacchi al governo.

Tra queste figurano Emergency (la cui ex presidente Cecilia Strada è oggi europarlamentare del Pd) e Amnesty International.

Per capire l'orientamento ideologico di queste realtà
è sufficiente leggere i comunicati indirizzati al governo Meloni
o il manifesto di Amnesty presentato alle elezioni del 2022
tra giustizia climatica, legge sulla cittadinanza e via dicendo.

Così nel documento si legge che in Italia

«lo spazio civico continua a essere valutato come ristretto»

e

«gli stakeholder hanno riferito di attacchi verbali da parte di alcuni media e politici contro le organizzazioni,
soprattutto quelle che svolgono attività umanitarie, e di episodi di violenza contro i manifestanti da parte della polizia».

Eppure, a proposito di spazio «ristretto»,
nel rapporto non si spende una parola su ciò che accade nelle università italiane dall'autunno dello scorso anno
dove spesso non viene garantita la libertà di parola o il diritto allo studio a causa delle occupazioni di collettivi e centri sociali.


Tra le altre fonti tenute in considerazione dalla Commissione c'è
Libera di Don Ciotti
e, sul fronte giustizia, l'Associazione Nazionale Magistrati molto critica sulla riforma Nordio.

A livello europeo spicca invece la Open Society Foundations di George Soros.
 

Val

Torniamo alla LIRA
D'altro canto
già lo scorso maggio il presidente della Polonia Andrzej Duda,
intervistato su Il Giornale, aveva messo in guardia sull'utilizzo politico della Rule of Law
da parte dell'Ue riferendosi alla procedura di infrazione aperta contro la Polonia
durante il governo conservatore di Morawiecki

e poi archiviata non appena era cambiato il colore politico dell'esecutivo:

«La chiusura da parte della Commissione Europea
della questione del cosiddetto Stato di diritto in Polonia,
ossia la conclusione della procedura dell'Articolo 7
alla vigilia delle prossime elezioni europee, è una decisione puramente politica.
La questione della rule of law è stata strumentalizzata politicamente
per contrastare il governo conservatore polacco».



A leggere l'ultimo rapporto
e le rimostranze fatte all'Italia
non aveva tutti i torti.

LASCIAMO QUESTA EUROPA DI BUROCRATI SINISTROIDI.
 

Val

Torniamo alla LIRA
Troppo spazio ai giornalai, altro che attacchi verbali.

Vicende italiane:
"La sortita non felice del presidente del Senato Ignazio La Russa"
sulla vicenda del giornalista della Stampa Andrea Joly aggredito da alcuni militanti di CasaPound a Torino.

"A onor del vero domenica La Russa aveva espresso amplissima solidarietà alla vittima,
salvo aggiungere ieri, ecco il suo suicidio, che però non si era qualificato come giornalista".

"Apriti cielo, oggi c'è la scomunica della Stampa con cinque pagine.
Repubblica monta la panna su questa vicenda"

Peccato che nei giorni scorsi in Toscana, a Massa,
si sia verificato un episodio perlomeno altrettanto grave,
con un esponente del Pd che ha stretto al collo un collega della Lega, minacciandolo.
Libero riporta la notizia, gli altri giornali neanche una breve.

Se ne deduce che se volete pestare qualcuno
dovete avere la tessera del Pd,
perché se avete la tessera del Pd il pestaggio è democratico".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ma diciamolo chiaramente. Un'altra che s'è levata dai piedi.
Ora, avanti con la libertà di espressione.

Termina il 10 agosto l’equivoco in Rai
di un presidente del gruppo che critica le decisioni del Consiglio di amministrazione.

Marinella Soldi
ha inviato una lettera di dimissioni al ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti,
azionista di maggioranza del gruppo radiotelevisivo pubblico,
comunicando la sua scelta per “ragioni personali e professionali”.

Nei suoi tre anni ai piani alti del palazzo di viale Mazzini
ha svolto un ruolo da “bastian contrario”
fino allo sgarbo di non essere presente a Napoli alla presentazione dei nuovi palinsesti della stagione 2024-25
.

Ma anche in altre circostanze aveva voluto rimarcare il suo dissenso,
soprattutto dopo l’uscita di scena del Governo Draghi che l’aveva nominata nel luglio 2021

assieme all’amministratore delegato Carlo Fuortes, all’epoca ex direttore dell’Opera di Roma
e quindi poco in sintonia con una grande azienda di informazione, comunicazione e spettacolo.
 

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