Solo politica

[Val]

Non li voterò MAI

Secondo alcuni rumors
non è escluso che i due non possano aver parlato
di un possibile nuovo partito centrista
con possibile discesa in campo della primogenita del Cav
o addirittura di una manovra per far cadere il governo
e sostituirlo con un esecutivo Pd-Forza Italia.

 

[Val]

Una magistrutura seria dovrebbe agire d'ufficio. Istigazione all'omicidio.

Ennesima uscita ingiustificabile da parte di Christian Raimo, stavolta contro Valditara.

Lo "scrittore e insegnante" ha attacco il ministro dell'Istruzione durante la festa di Avs:

"Il ministro Valditara è un bersaglio debole da colpire come la "Morte nera".
Lui è come la Morte nera di Star Wars, va colpito.
Nella sua ideologia c'è tutto il peggio:
cialtronaggine,
incapacità di avere una bibliografia internazionale,
recrudescenza dell'umiliazione,
abilismo,
classismo e
sessismo".

E poi:

"Bisogna fare una manifestazione non per la scuola, ma proprio contro Valditara".

Fratoianni ha provato a spegnere il fuoco:​

"Nessuna minaccia, né fisica né di altra natura, per nostra intenzione"​

 

[snapo]

Attempt #2

x.com

x.com

Dem disperati...

 

[snapo]

Attempt #2

x.com

x.com

Dem disperati...

Semicit

 

[captain sparrow]

Sanzioni

Le sanzioni sono il nuovo nero – controinformazione.info

www.controinformazione.info

 

[Val]

La commissione UE sta indagando su X, ex Twitter, dall’anno scorso
per accuse di non conformità con il suo famigerato Digital Services Act approvato nel 2022,
uno strumento di censura
che mira a limitare la libertà di espressione sui social media,
con la ridicola scusa di contrastare la disinformazione.

Il commissario UE Thierry Breton, il controverso tecnocrate francese,
che ha preso la cittadinanza senegalese per evadere le tasse,
aveva pubblicato la lettera di avvertimento su X,
poche ore prima che Elon Musk intervistasse, proprio su X,
il candidato alla presidenza degli Stati Uniti Donald Trump.

La Commissione europea ha negato che Breton
avesse ricevuto l’approvazione della sua presidente Ursula von der Leyen per inviare la lettera,
affermando che “I tempi e la formulazione non sono stati coordinati o concordati né con la presidente né con i commissari”

Oggi l’eurocrate ha presentato le sue dimissioni alla presidente Ursula von der Leyen.
Ecco la lettera pubblicata su X.

 

[Val]

BELLO CHIARO

Un ruolo chiave in tutto questo è stato svolto da Mario Draghi, l’uomo di Goldman Sachs,
ex presidente della Banca Centrale Europea ed ex primo ministro italiano.

È stato lui a ideare le sanzioni come strumento di soft power,
è stato uno degli architetti dell’euro come moneta
e uno dei distruttori delle economie di Grecia e Italia,
nonché un grande speculatore nel mondo della Big Pharma e degli armamenti,
e il primo sostenitore della guerra contro la Russia.

Pochi giorni fa, Draghi ha presentato alla Commissione europea un piano per la competitività
– come è stato ironicamente chiamato – dei Paesi europei, chiedendo 800 miliardi di euro di liquidità all’anno
per arginare il rapido declino dell’Europa.

Da dove verranno presi questi soldi, non lo sappiamo:
forse dai conti correnti dei cittadini degli Stati Ue,
forse da nuovi accordi segreti per qualche pandemia,
forse dalle speculazioni delle aziende di armamenti.

Quel che è certo è che ogni volta che entra in gioco Draghi, in Occidente accade qualcosa di oscuro.

 

[Val]

La retorica del burocrate di Bruxelles durante il suo discorso è stata agghiacciante.

Ha parlato della necessità di investire il doppio di quanto fatto con il Piano Marshall dopo la seconda guerra mondiale,
concentrandosi principalmente su telecomunicazioni, intelligenza artificiale, cambiamenti climatici e difesa,
per sostenere gli Stati Uniti e arginare la crescita della Cina e dei paesi orientali.

Una “questione esistenziale”, l’ha definita.

Se il piano fallisce, l’Europa dovrà “rinunciare al suo modello di vita”.

In sintesi, per Draghi il pareggio di bilancio deve essere sancito dalla Costituzione
e la posta in gioco dell’Ue deve riguardare solo le piccole imprese,
mentre non deve esserci freno alla guerra.

Meglio ancora, le piccole imprese devono sparire
e tutto deve essere accentrato il più possibile
in monopoli privati di multinazionali straniere,
legate a grandi fondi di investimento e holding anglo-americane.

 

[Val]

Ed è qui che dobbiamo riflettere:

le sanzioni sono diventate davvero una specie di malattia psicologica.

Prima vengono imposte, poi gli stessi governi occidentali se ne lamentano
perché hanno prodotto effetti disastrosi, ma invece di rimuoverle e cambiare strategia,
si lamentano del problema e per risolverlo propongono di imporre altre sanzioni.

La banalità del male?
Forse no, perché i burocrati europei sono ben consapevoli del disastro epocale in cui hanno gettato il continente.


Può sembrare crudele e brutale, ma bisogna dirlo: il mondo può andare avanti anche senza l’Occidente.

Queste parole non vogliono essere una sentenza definitiva,
ma devono darci la misura del disastro politico ed economico
che i governi occidentali hanno intrapreso e per il quale ora incolpano il resto del mondo.

Questa schizofrenia infantile non avrà modo di continuare.

La proverbiale pazienza asiatica e la determinazione russa
hanno fatto sì che nei due anni e mezzo di sanzioni
i mercati abbiano cambiato la loro geometria,
spostandosi verso Est e verso Sud,
con l’effetto di una crescita globale significativa e dell’apertura di nuovi progetti su lunghi periodi di tempo,
capaci di disinnescare gradualmente l’egemonia del dollaro e la centralità del mercato americano,
che, dati alla mano, sta diventando sempre più pericoloso per gli investitori,
non solo per le imminenti elezioni che generano instabilità,
ma anche perché non c’è più stabilità e non ci sono più garanzie.

Cosa offre oggi l’Occidente guidato dagli anglo-americani al resto del mondo?

Diplomazia aggressiva e autoritaria,
colonialismo culturale e militare,
violenza e depravazione dei valori
e l’abito nero delle sanzioni.

Cos’altro?

La conseguenza logica di questa degradazione è l’estraniazione,
la ricerca di partner migliori.

 

[snapo]

le tre città "più criminali" d'Italia

Milano
Roma
Firenze

con giunte di

sinistra
sinistra
sinistra

le tre città "più criminali" della Toscana eccezionalmente anche tra le prime dieci d'Italia

Firenze
Prato
Livorno


con giunte di

sinistra
sinistra
sinistra

è solo una sfortunata coincidenza...



Funaro : E' colpa della Troca"

Criminalità, dati-choc: tre città toscane tra le dieci peggiori d'Italia. I dati di Umbria e Liguria

Firenze, 16 settembre 2024 - Le grandi metropoli turistiche Milano, Roma e Firenze si confermano anche quest'anno le peggiori nell’Indice della Criminalità 2024 del Sole 24 Ore, la graduatoria su base provinciale che ogni anno permette di scoprire quali sono le province meno sicure. Anche la top...

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