D'accordo con brizione che l'unico termine di paragone comprensibile ad una persona non addetta sia il RATING ..ma sappiamo benissimo quanto sia diventato aleatorio questo valore in questi tempi.
Calza a pennello il post di Curiosina ..perchè mi domando come mai il Giudice, che senz'altro valuterà come "congruo" un investimento in Titoli di Stato nella forma più breve (BOT) piuttosto che in ZC di qualche anno di duration ..NON SI PONGA IL PROBLEMA di valutare SE l'investimento, pur dal rendimento nominale positivo, non sia, ad esempio, marcatamente inferiore all’inflazione producendo un rendimento REALE negativo.
In questo modo la certezza è solo UNA, quella di perdere potere di acquisto. Quindi di compromettere il patrimonio.
Concetto "spinoso" quello della sicurezza in finanza.
Per risponderti, popov...ma come dicevi tu ..già ti sei fatto la tua idea precisa.. a mio avviso il BTP Italia come tipologia protettiva sul rendimento REALE ben sposa la problematica e in seconda battuta io considererei ideali ZC di emittenti solidi (essendo il "Tasso Fisso" per antonomasia...)
IMHO..
verissimo e relativo
nel senso che se l'unità di misura RATING ha dimostrato negli ultimi anni essere opinabile ...l'acquisto di titoli emessi da EMITTENTI SOLIDI lo è ancor di più
di ognuno bisognerebbe analizzare bilanci e posizione di mercato
e questo ogni anno
pertanto diviene improbabile farlo
anche perché l'amministratore di sostegno presta la sua opera gratuitamente
e poi ... l'acquisto di TDS ...oltre che essere diciamo teoricamente superpartes è anche un modo per far acquistare un po' dell'italico debito pubblico.... a discapito della qualità di gestione..
se in ptf ho solo TDS mi prendo un grande rischio
ma non potendo diversificare l'emittente per i motivi di cui sopra non c'è alternativa