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Deutsche Bank: inflazione più alta rischia di provocare recessione
Gli economisti di Deutsche Bank hanno avvertito che
"un'inflazione più alta potrebbe scatenare una recessione
diffusa", a causa dei minori investimenti e dei costi del
credito più alti. Gli esperti hanno anche sottolineato che, al
momento, l'economia degli Stati Uniti si trova nella fase
finale del suo ciclo economico a 10 anni, e che tale fattore di
per sé alimenta i timori sull'arrivo di una recessione
ciclica. Tuttavia, a loro avviso, gli stimoli fiscali
garantiti dalla riforma Trump riusciranno a prevenire un tale
scenario; di conseguenza, l'inflazione sarà il principale
fattore a cui guardare in caso di rallentamento dell'economia
Usa. Milano, Finanza.com Buon giorno
 
Italia: Tesoro, collocati Bot semestrali per 6 miliardi di euro, copertura a 1,57
A fronte di richieste per quasi 9,4 miliardi, questa mattina il
Ministero dell’Economia ha collocato Bot semestrali per 6
miliardi di euro (rapporto di copertura a 1,57). Il rendimento
medio si è attestato al -0,403%, +0,014% in più rispetto al
dato precedente. Mercoledì, data di regolamento dell’asta,
scadranno Bot di pari scadenza per un importo equivalente.
Milano, Finanza.com
 
Zona Euro: attenzione, perché l’inflazione “core” potrebbe deludere (analisti)
Mercoledì è in calendario la pubblicazione dei dati relativi
l’andamento dell’inflazione di Eurolandia a febbraio. Nel primo
mese dell’anno, l’indice dei prezzi al consumo ha segnato un
+1,3% in versione completa e un +1% in quella “core”, al netto
cioè delle componenti più volatili. “Ci attendiamo un dato
‘headline’ in calo all’1,2% mentre l’indice ‘core’ dovrebbe
confermarsi all’1%”, riporta una nota odierna di Barclays. Nel
caso dell’indice depurato, “i rischi sono decisamente al
ribasso”. A livello di singoli Paesi, il dato tedesco è visto
in calo dello 0,1 all’1,3%, quello francese dovrebbe salire
dello 0,1 all’1,6%, l’italiano scendere dall’1,2 allo 0,8% e
quello spagnolo passare dallo 0,7 allo 0,9%. Milano,
Finanza.com
 
marketinsight.it - USA - RALLENTA LA CRESCITA DELL'ATTIVITÀ ECONOMICA NEL DISTRETTO DI CHICAGO A GENNAIO
L'indice del distretto Fed di Chicago sull'attività nazionale
(CFNAI) si è portato a +0,12 punti nel mese di gennaio dai +0,14
di dicembre (rivisto da +0,27). La lettura odierna è inferiore
alle attese degli analisti (+0,25 punti). Il Chicago Fed National
Activity Index è un Indice mensile creato per valutare le
attività economiche generali e [...]
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 
Stati Uniti: indice Chicago Fed National Activity in leggero calo a gennaio
Nel mese di gennaio l'indice Chicago Fed National Activity,
che misura l'andamento dell’attività economica nell’area di
Chicago, è scesa a 0,12 da 0,14 punti. Il mercato si attendeva
un dato in leggero miglioramento a quota 0,20 punti. Milano,
Finanza.com
 
marketinsight.it - OBBLIGAZIONI - L'ATTENZIONE SI SPOSTA SULLE PAROLE DI POWELL
Domani il nuovo Presidente della Fed, Jerome Powell, farà il suo
primo intervento nelle vesti del nuovo ruolo ufficiale davanti
alla Commissione Servizi Finanziari. Scontato l'interesse del
mercato per sentire le parole e cogliere tra le righe qualsiasi
messaggio o presunto tale. Nella stessa giornata, sull'altro
lato dell'Atlantico, parlerà il Governatore della Buba
(Bundesbank), Jens [...]
Leggi la notizia sul sito marketinsight.it
 
Fed, Bullard: timori per rischio che la Fed stia alzando tassi troppo e troppo velocemente
James Bullard, presidente della Federal Reserve di St. Louis, è
preoccupato per il rischio che la Fed stia procedendo in modo
eccessivo e troppo velocemente al rialzo dei tassi di
interesse. A suo avviso, "rialzi dei tassi significativi
rischiano di rendere la politica (monetaria) troppo
restrittiva. Il dibattito su quante strette ci saranno
quest'anno - ha sottolineato - dipende dai dati". Sul
sell-off recente che ha colpito l'azionario, Bullard non ha
mostrato eccessiva preoccupazione, affermando anzi che lo
smobilizzo è stato relativamente benigno, in quanto non è stato
accompagnato da un ripensamento dell'outlook della crescita
economica Usa o globale. Milano, Finanza.com
 
Bce, Draghi al Parlamento europeo: crescita più forte di quanto atteso, fiducia in crescita inflazione
L'economia dell'Eurozona si sta espandendo in modo robusto.
E' quanto ha detto Mario Draghi, numero uno della Bce, nel
corso dell'audizione alla Commissione di Affari economici e
monetari del Parlamento europeo. "La crescita - ha
sottolineato Draghi - è più forte di quanto atteso in
precedenza. Allo stesso tempo, l'inflazione deve ancora
mostrare segnali convincenti di un aggiustamento al rialzo".
Draghi ha anche detto di anticipare un ulteriore miglioramento
dell'occupazione e di ritenere che l'inflazione tornerà a
essere interessata da aggiustamenti verso l'alto. Milano,
Finanza.com
 
Draghi: da misure Bce impatto di circa +1,9% sia su Pil che su inflazione tra 2016 e 2020
Considerando tutte le misure di politica monetaria adottate tra
la metà del 2014 e l'ottobre 2017, l'impatto complessivo
sulla crescita e l'inflazione nell'area dell'euro è stimato,
in entrambi i casi, a circa 1,9 punti percentuali cumulativi
per il periodo tra il 2016 e il 2020. Lo ha detto Mario Draghi,
presidente della Bce, nel corso dell'audizione alla
Commissione di Affari economici e monetari del Parlamento
europeo. "Le nostre misure - aggiunge Draghi - hanno messo
l'economia dell'area dell'euro su un solido percorso di
crescita, guidato da dinamiche interne endogene e quindi più
resistenti a un potenziale rallentamento della domanda
globale". Milano, Finanza.com
 

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